IHI: continuiamo a investire e innovare, senza fughe in avanti

La sede di Cernusco (immagine tratta dal sito aziendale)
Caro Direttore,
con riferimento al vostro articolo "Alla IHI di Cernusco e Verderio attivata la cassa integrazione, contrattazione ferma" pubblicato in data 4 Gennaio (forse a seguito di un precedente intervento di "Un lettore" che vaticinava tempi cupi in IHI?), riscontriamo con perplessità l'atteggiamento del rappresentante di un'Organizzazione Sindacale che, in questi giorni già difficili cause pandemia, terremoti, nevicate e reali cause crisi industriali, si prende la briga di far passare suggestioni dal contenuto ambiguo: scenari catastrofici segretamente in preparazione?
Troviamo deludente la tattica di "buttare in piazza" ricostruzioni parziali di bozze di accordi aziendali, con intento provocatorio. Tattica stantia e forse indotta da frustrazione personale, calcistica, confindustriale, politica, cosmica: o sindacale, visto che prima di Natale, i due RSU aziendali appartenenti alla medesima Organizzazione dell'intervistato si sono spontaneamente dimessi. Organizzazione che, ad oggi, non ha rappresentanti in IHI. Crediamo sarebbe più proficuo concentrare gli sforzi su altri contesti, dove i problemi sono conclamati e non insinuati.
Per stile IHI, non diamo risonanza di noi stessi via media: preferiamo continuare a metterci ogni giorno nome e faccia in fabbrica, da 167 anni in Giappone e da 25 in Italia, di cui gli ultimi 10 con la squadra di direzione attuale (tutta italiana) a Cernusco e Verderio.
Continuiamo ad investire ed innovare in Italia. Senza fughe in avanti, perché è guardando al futuro che si può risollevare il presente - ma è nel presente che lavoriamo, viviamo, mangiamo e prepariamo il futuro delle nostre famiglie. Fin dal 2016 i nostri dipendenti sanno che saremmo andati incontro ad anni di contrazione dei volumi, stante l'inaudita rivoluzione automobilistica in corso (che i leoni da tastiera ed alcuni commentatori scoprono solo oggi, mal interpretando). E fin dal 2016 sanno che il 2021 sarebbe stato l'anno in cui raccogliere i primi frutti degli investimenti in innovazione, grazie all'impegno immancabile di tutti i dipendenti, con una progressiva risalita lungo i prossimi tre anni, caratterizzata da nuovi progetti e nuovi prodotti.
I clienti storici e quelli nuovi, a Maranello, Modena, Torino, Stoccarda, Ingolstadt, Pechino, Detroit, Tokyo, pur nelle ristrettezze di una fase economica epocale, premieranno la nostra dedizione alla qualità, alla sicurezza, alla sostenibilità: a Cernusco e Verderio.
Certo nel 2016 non potevamo prevedere una pandemia biblica nel 2020 che ha impattato duramente tutto il comparto automotive, noi compresi. Ma la suggestione per cui "Il coronavirus non ha fatto altro che aumentare le prospettive negative" è falsa e tendenziosa.
Nei fatti e nei numeri, la risalita è già iniziata. Lenta ma visibile. I volumi di produzione sono pubblicati ogni mattina in chiaro negli InfoPoint aziendali, reparto per reparto, linea per linea, turbo per turno. Nonostante la "contrattazione ferma", IHI prosegue ad attuare tutte le misure collettive e individuali di gestione, di welfare, di formazione, di supporto e di salute che ha introdotto negli anni; al tavolo di contrattazione, dispetti o mandati politici non c'interessano.
Nonostante la pandemia e le frustrazioni, lavoriamo insieme in modo trasparente e dialoghiamo ogni giorno con chi vuole dialogare sia informalmente alla macchinetta del caffè, sia formalmente nel quadro di relazioni industriali condotte in modo pragmatico.
Meno con chi preferisce far passare suggestioni.
Conoscendo solo superficialmente il merito delle crisi industriali a noi vicine, ci siamo attenuti ad una sommessa espressione di vicinanza e di partecipazione, senza fare confronti o paragoni. Ma possiamo con serenità e con autorevolezza affermare che la storia, la presenza e la serietà di IHI sono note a tutti i nostri dipendenti, i nostri clienti, i nostri fornitori; e parlano per noi, rimandando le suggestioni ai mittenti.
Il tempo è galantuomo, ha un passo cauto ma lungo e disteso. Le mezze verità sono spicce ma, come le bugie, hanno le gambe corte e storte.
Un augurio per un Nuovo Anno di ripartenza e di concreto ottimismo. 
 

P.S. Chi ci conosce lo sa, agli altri lo esplicitiamo: non faremo il gioco di chi ama le arene a botta e risposta e non risponderemo ad ulteriori suggestioni. Il chiasso non c'interessa. Chi ci vuole parlare sa dove trovarci.
La Direzione di IHI Charging Systems International S.p.A.
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