La cornamusa bergamasca di Guerino Previtali ha rallegrato il centro città nel pomeriggio di lunedì 21 dicembre con le note di famose melodie natalizie. Invitato a portare un tocco di festa dai volontari dell'Avis e dai commercianti, vestito con la tradizionale mantella e indossando il cappello, il musicista originario di Suisio, artigiano di professione ma che ha imbracciato la cornamusa 15 anni fa e non l'ha più lasciata, è stato apprezzato dalle persone che si trovavano in centro per una passeggiata e per gli acquisti.
Reduce da diverse “esibizioni” nelle piazze di diversi paesi, con la “Berghem baghett”, prima banda di cornamuse bergamasche, sta portando quel tocco di atmosfera che per via del covid è stato cancellato. Alla RSA di Stezzano, ad esempio, c'è stato un momento molto commovente con un piccolo concerto di cornamuse organizzato da un marito che, alla moglie ricoverata e malata di Alzheimer, ha voluto regalare un'emozione indimenticabile. Lo stesso vescovo di Bergamo ha dato mandato alla banda di viaggiare per le Rsa edlla provincia con musiche di Natale che potessero far tornare indietro negli anni e nei tempi.
“Le persone stanno apprezzando ancora di più queste musiche” ha spiegato Guerino che, instancabile, accompagnato dall'amico Massimo Isetti, ha percorso piazza Prinetti e via Manzoni per un paio di ore, incurante del freddo “siamo in un momento difficile, per tanti anche doloroso. Sentire le musiche che una volta raccontavano il Natale ci fa forse riscoprire il senso di questo momento”.
S.V.
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