Airuno: respinta l'istanza di incidente probatorio sulle capacità di Gilardi. Oltre alle perizie, agli atti anche una CTU

Il tribunale di Lecco
Respinta dal gip Salvatore Catalano la richiesta di incidente probatorio avanzata dall'avvocato Andrea Artusi, difensore di sei delle sette persone (tra cui il badante Ibrahim El Mazoury) imputate per circonvenzione di incapace nei confronti del benefattore airunese Carlo Gilardi. Per tutti loro infatti, il sostituto procuratore Andrea Figoni ha chiesto - al termine delle indagini - il rinvio a giudizio, con udienza preliminare fissata il prossimo 2 febbraio.
L'istanza della toga lecchese era finalizzata ad una ulteriore perizia in contraddittorio per stabilire la capacità di intendere e di volere del novantenne, attualmente ricoverato all'Airoldi e Muzzi di Lecco, e al centro nelle ultime settimane di un vero e proprio caso mediatico.
Ma il giudice Catalano ha rigettato la richiesta: a suo dire infatti, non sussisterebbero in questa fase le condizioni di urgenza per procedere all'incidente probatorio. Non ci sarebbe inoltre pericolo che le condizioni dell'anziano subiscano a breve termine un tracollo tale da mutare in maniera drastica il suo stato di salute.
Cinque, secondo quanto riferito dalla trasmissione televisiva Le Iene le perizie (di parte) che attesterebbero la capacità di intendere e volore del professore. In realtà c'è anche una CTU, ovvero la consulenza tecnica affidata ad un professionista dal giudice tutelare Marta Paganini, datata ottobre 2020 (una settimana prima dell'ingresso di Gilardi in casa di riposo) che attesterebbe un quadro meno roseo, certificando l'incapacità del 90enne di badare a sè stesso e l'incapacità di discernere "il bene dal male" ovvero chi si approfitta del suo riconosciuto buon cuore.
E proprio sul tentativo di accertare la piena volontà e consapevolezza da parte dell'airunese nel voler aiutare le persone a lui vicine, finite poi nel registro degli indagati a seguito di un esposto presentato dall'allora amministratore di sostegno, si giocherà probabilmente la linea difensiva, anche se è ancora presto per conoscere la strategia adottata dal legale e l'eventuale ricorso a riti alternativi piuttosto che al dibattimento. Gli imputati sono uomini di origine marocchina e tunisina, (due sono fratelli, in Italia da tanti anni, due sono irreperibili) e negli anni hanno beneficiato della bontà di Carlo, espressa in diversi modi, sia con elargizioni di denaro che di ospitalità nella sua casa. E' bene comunque sottolineare che la capacità di intendere e volere non è comunque così rilevante in relazione al reato contestato agli stranieri tale anche qualora dovesse essere sostenuto che si siano approfittati un un soggetto in ragione della sua particolare fragilità.
L'udienza preliminare è fissata per il 2 febbraio. In aula si presenterà anche l'avvocato Stefano Pelizzari, scelto dall'attuale amministratore di sostegno Elena Barra per rappresentare, in sede penale, il signor Gilardi.
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