Cambia Merate contro la mancanza di PL in centro nella 1^ domenica di zona gialla

"Se ciascuno non fa la propria parte, non se ne esce".
La minoranza di Cambia Merate si scaglia contro l'amministrazione comunale che non ha prestato nemmeno "un minimo di  attenzione" per prevedere pattugliamenti in centro per la verifica del rispetto delle regole anti covid.
L'inserimento della Lombardia in zona gialla ha riversato nelle strade e nelle piazze centinaia di persone desiderose di normalità.
La maggior parte si è dimostrata rispettosa delle regole ma tanti, specialmente giovani, si sono dimostrati irrispettosi. E questo senza che alcuna pattuglia della polizia locale fosse stata preventivamente allertata di effettuare un servizio in centro.
“Non serviva certo la sfera di cristallo per considerare che nella giornata di domenica si sarebbe verificato quanto abbiamo visto, specie in corrispondenza di alcuni esercizi pubblici. Eppure dall’Amministrazione comunale non c’è stato neppure questo minimo di attenzione. Non ci sono vigili per contrastare i furti, non per ricordarci che occorre tenere alta la guardia contro il Covid”.
TROPPO DISORDINE IN CENTRO, NEPPURE UN VIGILE A FAR RISPETTARE LE REGOLE

Quanto si è verificato nella giornata di domenica, in centro città, è poco edificante. Anzi, pericoloso.
Se la maggioranza di persone, tra cui tante famiglie che hanno riempito le vie e le piazze di Merate, ha rispettato con scrupolo e attenzione le ormai arcinote regole che ci preservano dal Coronavirus, minoranze non poi così esigue se ne sono bellamente fregate.
E, purtroppo, come ormai sappiamo, bastano pochissime persone, inconsapevoli diffusori del virus, a creare focolai.
Non tacciamo i dettagli: a fregarsene delle regole di salute pubblica, sebbene non fossero i soli, erano parecchi giovani e giovanissimi. Quelli nel pieno della scolarizzazione, che più tutti accedono alle informazioni scientifiche, e non alle scemenze negazioniste che la didattica, seppure a distanza, dovrebbe aver contrastato.
Non si tratta di essere bacchettoni, dimentichi di cosa significhi avere vent’anni o giù di lì, ma di ricordare anche a tutti che occorre solidarietà e rispetto per le fasce della popolazione più vulnerabili.
Tutti abbiamo bisogno di normalità, desiderio di socialità; di vedere familiari, amici e conoscenti. Di una chiacchiera. Ma non per questo dobbiamo, con il maggior numero di morti su abitanti in Europa, permetterci di fare potenzialmente del male agli altri.
Occorre ricordare che ciascuno di noi deve fare la propria parte. Ora che sappiamo cosa si deve e cosa non si deve fare.
Chi scrive non apprezza toni etici e ancor peggio paternalistici da parte di chi ha responsabilità di governo a qualunque livello, ma forse, considerato quel che si verifica, viene forse da dire che qualcuno merita di essere trattato come fosse un bambino.
In aggiunta a quelle individuali, esistono le responsabilità politiche. Perché mai, in una immaginabile e prevedibile situazione di assembramenti, non si è visto un agente della Polizia locale di Merate, per le vie del centro?
Non serviva certo la sfera di cristallo per considerare che nella giornata di domenica si sarebbe verificato quanto abbiamo visto, specie in corrispondenza di alcuni esercizi pubblici. Eppure dall’Amministrazione comunale non c’è stato neppure questo minimo di attenzione.
Non ci sono vigili per contrastare i furti, non per ricordarci che occorre tenere alta la guardia contro il Covid. Se ciascuno non fa la propria parte, non se ne esce.

Aldo Castelli, Patrizia Riva, Gino del Boca,
Alessandro Pozzi, Roberto Perego
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.