Ai lettori allineati e ai tre geni al governo

Eppure l'Oms aveva lanciato un allarme specifico sul virus proveniente dalla Cina.
«Sì, l'Organizzazione mondiale della sanità lo aveva fatto il 5 gennaio, e il 31 gennaio il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza».

Lei ritiene che a quel punto il nostro Paese fosse pronto?
«Eravamo impreparati. Questo ormai mi pare un dato acquisito. Finora abbiamo rilevato purtroppo che c'è stata tanta improvvisazione».

La mancanza di un piano di intervento potrebbe diventare l'alibi di direttori sanitari, manager delle Asl e politici?
«I piani per combattere una normale influenza già prevedono la sanificazione dei reparti, l'evacuazione di alcune sale, percorsi differenziati per i malati. Noi stiamo verificando se queste misure siano state prese, dobbiamo scoprire come sia stato possibile che in questa zona ci sia stato il numero più alto di contagiati, malati, vittime».
E' un brevissimo estratto dell'intervista di Fiorenza Sarzanini pubblicata dal Corriere online a Antonio Chiappani, Procuratore della repubblica di Bergamo dopo aver retto la procura di Lecco per diversi anni.

Abbiamo ripreso questi passaggi a beneficio dei lettori che hanno duramente contestato il nostro editoriale molto critico verso il Governo e le sue iniziative nel contrasto all'epidemia da Covid 19.

L'inchiesta approderà inevitabilmente a Roma e si vedrà se i magistrati dell'ex porto delle nebbie riusciranno a dimostrare le gravissime responsabilità del Presidente del Consiglio e del ministro della Salute nel disastro italiano.

Meno rilevante dal punto di vista pandemico ma non irrilevante - per quanto ne dicano Germano Bosisio e soci - il danno provocato ai cittadini con disposizioni a dir poco assurde. Finalmente dopo un mese di blocco della circolazione fra comuni anche il presidente dell'Unione province italiane Michele Di Pasquale (PD) sindaco di Ravenna ha scritto al Governo sottolineando l'enorme disparità tra il cittadino che risiede in uno dei piccoli comuni italiani e un altro che invece vive in una città. Il piddino per non disturbare troppo l'amico Speranza - che invece l'ha stroncato - si limitava ai giorni di Natale. Ma se vale per Natale vale anche per tutto l'anno. Comunque, finalmente se n'è accorto anche lui che così non può funzionare, che si sono creati cittadini di serie A e serie B. Chi può girare per Milano beneficiando di tutto quanto la città offre e chi è costretto nel perimetro della Valletta Brianza. Ora a un mese dal blocco si è deciso a chiedere limitazioni entro la provincia, non entro i confini comunali. Era ora. Meglio tardi che mai. Sorprende il silenzio di  Mauro Guerra, presidente dell'Anci Lombardia che pure sa bene come oltre mille dei millecinquecento comuni lombardi non arrivano a cinquemila abitanti al che si desume abbiano una  superficie piuttosto ridotta.

A infilare l'ultimo chiodo sono i lettori stessi. Quello di Robbiate che ha la casa a ridosso di Merate e rischia la multa se mette un piede in fallo, o l'altro di Verderio ex inferiore che addirittura  uscendo dal cancello sconfina in un'altra provincia o il terzo di Cernusco, che risiede al "fabbricone" dove c'è la farmacia per intenderci, che se attraversa l'ex statale a ovest o cammina per dieci metri a nord e a est entra in Merate, quindi è sanzionabile. O ancora quei cittadini che sono stati aspramente rimproverati da una vigilessa di Merate perché sostavano a cinque metri dal bar sorseggiando (si fa per dire) un caffè al freddo, sotto la pioggia. Avrebbero dovuto disperdersi in piazza, ciascuno col bicchierino in mano. E, per chiudere in bellezza, dopo centinaia di anni non si è tenuta la tradizionale Fiera di Sant'Ambrogio e dell'Immacolata, lunedì 7 e martedì 8 dicembre. Però l'8 dicembre si è tenuto il consueto mercato del martedì. Ma stiamo dando tutti di matto o siamo noi che ancora non ci rassegniamo alla stupidità? 

Tutto questo, poi, per generare quale risultato? Che l'Italia ha il più alto tasso di letalità tra decessi e malati al mondo in relazione al numero degli abitanti (1.91 in Usa - 3.47 in Italia), il maggior calo del Pil in Europa, secondo le ultime stime appena sopra la Spagna  e l'inefficienza massima nell'erogazione di bonus, cassa integrazione e ristori. Però che geni Conte, Speranza e Boccia.
Claudio Brambilla
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