Per Tamara Fumagalli posta da Buckingham Palace
“Quando ero piccola, c’erano due grandi punti fissi nella mia vita: il Papa e la Regina Elisabetta”. Esordisce così Tamara nel raccontare la singolare vicenda che l’ha vista ricevere una lettera della prima autorità del Regno Unito. Da anni, dunque, l’insegnante di inglese aspirante scrittrice ed appassionata di viaggi sognava di scrivere a Queen Elizabeth, una vera icona del nostro tempo. E a luglio, dopo essersi fatta coraggio ed aver comprato una scorta di carta da lettere in stile giapponese, ha spedito la missiva.
“Nella lettera, che alla fine è venuta lunga ben quattro pagine” spiega “le ho scritto che quello era uno dei primi compleanni che trascorrevo in Italia”. Tamara, infatti, è solita passare le estati nel Regno Unito, ma la tradizione è stata interrotta a causa del Covid. “Le ho anche raccontato della grande stima che nutro per la Royal Navy, la marina militare britannica” dice con un sorriso, ricordando di quella volta in cui, durante un viaggio in Cornovaglia, era stata impossibilitata a scendere dalla scogliera per arrivare in spiaggia, vedendo allontanarsi a malincuore la figlia Emma ed il marito. Allora, come in un film, si erano presentati alcuni uomini in divisa, offrendole un passaggio prima sulla loro jeep e poi in braccio fino ad una seggiola sulla spiaggia, da cui Tamara aveva potuto ammirare l’oceano. L’Inghilterra è stato poi il primo Paese a farle conoscere i mobility scooter, riaccendendo in lei la speranza di poter vivere una vita piena anche con una disabilità.
G.Co.