Merate, dr. Perego: ''Per la prima volta noi medici uniti per aiutarci e confrontarci”. Riviste le date delle sedute vaccinali

Qualcosa di "buono" da questa emergenza sanitaria si riuscirà a tirare fuori. Per la prima volta i medici di medicina generale di Merate hanno scoperto una unità d'intenti e mai come ora il ritrovarsi assieme per discutere i problemi da affrontare e i piani da predisporre si è rivelato utile ed è stato soprattutto un modo per non sentirsi abbandonati.

"Si è creata una coesione che in 38 anni mai avevo visto" ha raccontato il dottor Dario Perego che nelle scorse settimane si è incontrato più volte con gli altri sette colleghi (nove in tutto sono i medici di famiglia operanti a Merate, ndr) "Abbiamo scoperto un interesse e una disponibilità da parte di quasi tutti a ipotizzare una sorta di medicina di gruppo e questo è stato un grande risultato perchè ci siamo sentiti confortati a vicenda e ci siamo appassionati ancora di più alla nostra professione in un momento come questo di grande difficoltà. Nel primo lockdown eravamo abbandonati a noi stessi, ognuno faceva da sé e da nessun livello abbiamo ricevuto supporto. Ora siamo più preparati e soprattutto abbiamo trovato una unità che ci consente di lavorare assieme, di confrontarci, di trovare soluzioni condivise che possano essere di aiuto non solo alla gestione del lavoro ma soprattutto all'utenza".
Una di queste sono le vaccinazioni che saranno fatte negli spazi messi a disposizione dall'amministrazione comunale (negli anni passati ogni medico vaccinava i suoi pazienti nel proprio ambulatorio, ndr).



In realtà le sedute erano state programmate a partire dal 17 di novembre e alla cooperativa Cosma erano stati forniti i numeri di telefono degli over 65 da sottoporre a vaccinazione, offrendo loro data e luogo per l'appuntamento. La comunicazione giunta tre giorni fa dalla regione della indisponibilità delle dosi di vaccino fino al 18 ha fatto saltare tutta la programmazione dal 17 al 20 e così a Merate si è dovuto rivedere una parte del calendario.
La collaborazione tra tutti i medici, di concerto con l'amministrazione comunale che ha supportato passo passo tutto il cammino individuando le sedi idonee, ha permesso di stilare nel giro di un paio di giorni un nuovo calendario, di condividerlo, approvarlo e diffonderlo.
"Nessun paziente over 65 sarà richiamato, semplicemente abbiamo traslato gli appuntamenti mantenendo lo stesso giorno della settimana, l'ora e il luogo. Chi non era stato contattato la prima volta, probabilmente perchè non aveva risposto al telefono o comunque per un disguido, può mettersi in contatto con il proprio medico di fiducia per concordare la data".
Ma la situazione in città oggi com'è?
"La settimana appena trascorsa è stata di sicuro più leggera, con una minore pressione e meno richieste da parte delle persone. Certo ci sono la paura e la preoccupazione e si stanno generando forme di psicosi che esulano dalla malattia ma che sono provocate dal clima che ci circonda. A tutto questo va aggiunta l'incertezza economica e si comprende come ci troviamo a dover curare non solo i sintomi del Covid ma ben altre patologie".

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