Inquinamento: le polveri sottili tornano su tutta la Brianza. Soglia superata quasi ovunque. Bene invece l’area lecchese

Agosto, settembre, ottobre, tre mesi con aria pulita o comunque valutata dall’Arpa regionale “buona”. Mai un superamento delle diverse soglie poste per Ozono, tipico inquinante estivo, PM 10 e PM 2,5. E tutto nei limiti fino al 31 ottobre, nonostante l’accensione di alcuni riscaldamenti già dalla metà del mese. Poi il 31 fine dell’incantesimo. E inizio dei dolori. Le rilevazioni “a tavolino” su modelli, hanno indicato per le polveri sottili sconfinamenti oltre al valore limite di 50 microgrammi per metro cubo a Casatenovo (55), Missaglia (52), Cernusco (53), Lomagna (56). Merate si è fermata proprio sulla soglia con 50 mµ/mc. Bene invece nelle aree lecchesi dove da Lecco a Moggio, da Calolziocorte a Mandello, da Valmadrera a Colico non si sono registrati superamenti di soglia, né il 31 ottobre né nei giorni successivi, almeno fino al 3 novembre. Perché l’1 e il 2, complice una buona ventilazione e qualche goccia di pioggia, hanno visto il mantenimento delle polveri sottili sotto 50.
Ma dal 3 la situazione è cambiata anche a Merate la cui centralina ha fatto registrare il primo superamento di stagione: 56 mµ/mc.  Stessa sorte per i comuni del casatese-oggionese e quelli dell’hinterland meratese. Casatenovo 54, Missaglia 50, Oggiono 55, Cernusco 51, Lomagna 52.
Restano ancora in buone condizioni atmosferiche le aree lecchesi e i paesi lacustri, da Abbadia a Colico.
Ma, temiamo, sia solo questione di giorni.
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