Merate: Giampiero Airoldi si laurea con la tesi sul CoderDojo, una 'palestra di media e counseling educativo'
Giampiero Airoldi
Il focus è in particolare sull’aspetto educativo del bambino, cosa su cui anche Giampiero si è concentrato e che traspare già dal titolo della tesi, che vede il Coderdojo come una “palestra di media e counseling educativo”. “Ho cercato di inserire un fil rouge e di osservare come all’interno dell’associazione ci siano queste similitudini” ha chiarito “che contribuiscono a formare nei bambini un pensiero critico, dando così il contributo di una piccola goccia nel mare della comunità educante”.
Il CoderDojo (dall’inglese ‘to code’, programmare, e da ‘dojo’, scuola di arti marziali in giapponese) è lontano dal concetto di scuola. Qui, i bambini lavorano in gruppo, in un ambiente cooperativo in cui c’è il supporto dei Mentor, volontari che fanno un po’ da counselor, che ascoltano e guidano. “L’etica del gruppo è quella del ‘chiedi a tre e poi chiedi a me’ ha proseguito Giampiero nel suo racconto “in modo da proporre un ascolto attivo e non direttivo”. Da marzo, l’associazione ha eliminato gli incontri in presenza, iniziando però a proporre delle attività online il sabato pomeriggio. Durante gli incontri, i volontari hanno presentato alcune piattaforme, oltre a Scratch, software sviluppato dal MIT di Boston, che permettessero di realizzare dei piccoli giochi interattivi.
Giampiero ha dimostrato che dall’entusiasmo di un piccolo gruppo di persone mosse da una passione forte possa nascere qualcosa di grande, che l’ha addirittura portato ad indossare la tanto sognata corona d’alloro.
G.Co.