Merate: il 4 novembre onorando i morti di guerra e pandemia. Il sindaco cita il Papa: non facciamoci rubare la speranza

E' stato un quattro novembre ancora più mesto di quanto le note del silenzio ogni anno scandiscono ricordando i caduti delle guerre. Guerre rigorosamente al plurale perchè se quelle del secolo scorso erano state per difendere i confini dall'invasore quella in corso è per la sopravvivenza.


Dopo la funzione religiosa nella parrocchiale di sant'Ambrogio, in forma ridotta e senza alcun corteo ufficiale, la commemorazione ai caduti si è spostata in piazza degli Eroi. Qui davanti al monumento sulle note della tromba, rivolgendo lo sguardo alla corona di alloro bardata del tricolore, con sfondo il municipio tinto dei colori della Patria, autorità, alpini, rappresentanti del mondo della scuola e dell'associazionismo, semplici cittadini hanno tributato il loro omaggio a chi ha combattuto e combatte tutt'ora.

VIDEO

https://youtu.be/qDZir168HN4


Tre i punti cardine su cui il sindaco Massimo Panzeri ha voluto soffermarsi nel suo breve discorso. Il ricordo per gli italiani che hanno perso la vita per il Paese, la libertà e un futuro di pace. E in questo ricordo sono stati comprese anche le vittime di questa pandemia.
Lo spirito di unità che deve essere il vaccino cui affidarsi per vincere questa sfida, lasciando da parte le contrapposizioni.

Galleria fotografica (vedi tutte le 17 immagini)



Infine il senso di responsabilità che è il presupposto per ricostruire e garantire un futuro che oggi appare incerto.
Rivolgendosi infine alle giovani generazioni e spronandole a far emergere lo spirito di rinascita per il Paese, il sindaco ha poi concluso con un augurio mutuato da Papa Francesco “Non facciamoci rubare la speranza.

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.