Economia: presentato il corso per il settore agroalimentare

Si è tenuta nella mattinata di venerdì 30 ottobre la conferenza stampa per la presentazione dell’edizione 2020-2022 del “Corso ITS Tecnico Superiore specializzato nell’innovazione della filiera agroalimentare, nel controllo qualità e nella gestione della produzione”, promosso dalla Fondazione Istituto Tecnico Superiore per l’Innovazione del Sistema Agroalimentare. Il corso è rivolto ai giovani interessati a un futuro in ambito agroalimentare e i prerequisiti per potervi accedere sono il possesso di un diploma di scuola superiore, l'età inferiore ai 30 anni e il non disporre di un lavoro.
La conferenza stampa, in via telematica, è stata moderata da Francesca Zucchi, responsabile comunicazione e ufficio stampa di Confindustria Lecco e Sondrio e ha visto la partecipazione di Franco Moro (Presidente Fondazione ITS), Emilio Mottolini (presidente categoria merceologica alimentare Confindustria Lecco e Sondrio), Plinio Agostoni (vicepresidente ICAM) e Stefania Palma (responsabile area risorse umane Confindustria Lecco e Sondrio e membro della giunta esecutiva della Fondazione ITS).
L’incontro si è aperto con l’annuncio dell’avvenuta ufficializzazione del finanziamento da parte di Regione Lombardia e con la comunicazione dei cambiamenti che interesseranno il biennio formativo 2020-2022. A prendere la parola per prima è stata Stefania Palma che ha esposto le numerose novità, prima tra tutte il rinnovo del corso rispetto alle edizioni precedenti. Da quest’anno infatti saranno inseriti nel piano di studio moduli innovativi legati ai temi della sostenibilità e dell’automazione industriale all’interno del settore agro-alimentare. Anche la modalità organizzativa presenterà delle diversità rispetto al passato, parzialmente dovute alla attuale emergenza sanitaria. “La regione ci ha autorizzati, stante la situazione di crisi pandemica, a realizzare attività di formazione in parte anche in modalità di didattica a distanza. Questo da un certo punto di vista potrebbe essere considerato come un aspetto negativo, nella realtà dei fatti può diventare un valore aggiunto perché significa per noi aprire le porte a tutto un bacino di utenza di potenziali studenti che provengono anche da altre province della Lombardia” ha affermato la responsabile dell’area risorse umane. Il corso, riservato esclusivamente a residenti domiciliati in Lombardia, prevederà anche attività di formazione in presenza. Tuttavia, il comitato tecnico-scientifico della Fondazione ha optato per la realizzazione di lezioni “itineranti”, che non si svolgeranno solo presso le sedi dei soci della Fondazione di Sondrio ma anche nella provincia di Lecco, proprio per agevolare coloro che venendo da altre province possono raggiungere con più facilità la località lariana rispetto a Sondrio.


La dott.ssa Palma ha poi comunicato che le attività didattiche avranno inizio alla fine di novembre. Il termine per le preiscrizioni è il 6, dopo di che a partire dall’11 si svolgeranno le selezioni, articolate in un test scritto online e in un colloquio motivazionale orale. Affinché il corso possa partire è richiesto un minimo di 20 partecipanti. Per garantire un’ottima qualità di insegnamento, il numero massimo di studenti ammessi sarà di 25. Per incentivare la frequenza, saranno erogate dalla Camera di Commercio di Sondrio delle borse di studio atte a coprire l’intera retta di iscrizione al primo anno, pari a 500 euro. Il corso prevede infatti una retta a carico degli studenti di 1.000 per l’intero biennio: i restanti costi vengono totalmente assorbiti dalla Regione Lombardia, che a tal fine ha stanziato un fondo di poco meno di 200.000 euro.
Come è emerso nel corso della conferenza, i punti di forza di questa opportunità formativa sono molteplici. Oltre alle agevolazioni economiche e alla percentuale di occupabilità che a conclusione di un percorso di istruzione tecnico-superiore a livello nazionale si attesta tra l’80 e il 90%, la possibilità di svolgere 800 ore di tirocinio in azienda costituisce per gli studenti uno strumento unico per poter entrare e farsi conoscere all’interno del mondo del lavoro locale, un mondo del lavoro che a detta di Emilio Mottolini è sempre più alla ricerca di profili professionali formati da corsi ITS. “È un progetto in cui crediamo e il territorio ci chiede di indirizzare i giovani in un ambito di lavoro e di conoscenze tecniche da affiancate a quelle scolastiche. Le aziende hanno bisogno di tali figurea” ha affermato il presidente di categoria Emilio Mottolini.
Anche Plinio Agostoni ha rimarcato il valore peculiare dei corsi ITS e per farlo ha spiegato le ragioni per cui ICAM ha deciso di partecipare a questo progetto. “ICAM sta crescendo in questi anni in maniera molto importante e il motivo della sua crescita risiede nell’aver intercettato delle tendenze che sono quelle di un mercato sempre più esigente, alla ricerca di qualità controllata, quindi di controllo qualità, tracciabilità, sostenibilità, controllo filiera, eticità: questi sono gli elementi che trainano il settore. Tutto questo comporta un bisogno sempre maggiore di persone con un certo tipo di preparazione, sia come mentalità che come competenza. Il percorso che viene effettuato all’interno di ITS della nostra Fondazione è un percorso che va in questa direzione e serve a tutto il comparto della nostra regione, del nostro territorio ma direi anche italiano in generale”.
Da ultimo, è stato Franco Moro a prendere la parola. “L’agroalimentare in questo momento molto molto difficile per tutti e tutto è forse il comparto che riesce a galleggiare bene. L’importante è non andare a toccare la qualità, che per noi è indispensabile, nemmeno nei momenti difficili. Per questo abbiamo bisogno di ragazzi efficienti e il nostro corso deve andare avanti”, ha concluso Franco Moro, presidente della Fondazione.
Ar.S.
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