Progetti e attentati: tutto finisce in polvere?

I giallisti ci insegnano che le prime 48 ore sono decisive per risolvere un caso. Le probabilità si dimezzano se non si trova una pista concreta entro questo spazio temporale. Dalla distruzione delle nostre due automobili per mano di un delinquente presumibilmente armato di tanica di benzina di ore ne sono passate oltre 300. Senza una notizia, una convocazione, anche se di pura cortesia da parte del Comandante la Compagnia carabinieri di Merate, a noi del tutto sconosciuto o dei vertici provinciali dell’Arma.

Se non fosse stato per la straordinaria ondata di solidarietà giunta dalle Amministrazioni comunali, dai lettori, dai colleghi giornalisti di carta stampata, radio e tv, da un numero imprecisato di amici e conoscenti, beh parrebbe che lunedì 12 ottobre alle ore 20 nulla sia successo in via Volta a Sartirana.

Invece qualcosa di gravissimo è successo che avrebbe potuto avere conseguenze spaventose se le vittime non avessero operato a rischio della propria incolumità per contenere le fiamme in attesa dei vigili del fuoco (rapidi e precisi nell’intervento).

Dobbiamo cominciare a credere che come altre denunce in passato, superata l’emotività del momento il fascicolo finirà in qualche scaffale ad attirare la polvere del tempo, buono solo per le statistiche?

Attendiamo fiduciosi. Nel frattempo, restando in tema polvere, giustappunto rispolveriamo qualche dossier che riguarda la nostra Amministrazione comunale. La cronaca ci segnala che altre piante di alto fusto e avanzata età sono state sradicate. Dall’inizio della consigliatura Panzeri dovremmo essere a circa 300 alberi eradicati contro una ventina messi a dimora, che sopravvivono striminziti. Ma non è che nel programma elettorale di Più prospettiva per un refuso tipografico il disboscamento è diventato rimboschimento?



Andrea Robbiani, assessore all’ambiente e ecologia

Settembre 2019 è passato, ed è pure passato settembre 2020. Settembre è il mese delle impressioni. Dai tempi dell’assessore Vivenzio l’impressione dei responsabili di turno dei dicasteri ambiente e urbanistica è che quello sia il mese della firma dell’accordo con i proprietari dello stagno di San Rocco da acquisire temporaneamente o in via definitiva al patrimonio pubblico. Invece siamo a fine ottobre e ancora nulla si sa. Dobbiamo anche qui attendere fiduciosi il 2021?


Giuseppe Procopio, assessore all’urbanistica

Riserva lago Sartirana, ci era parso di capire che alcuni lavori, soprattutto in materia di pulizia delle aree circostanti il lago, alleggerimento di canneti e isole e riossigenazione delle acque sarebbero stati effettuati rapidamente, in attesa dell’appalto per l’opera omnia, cioè l’asportazione del sedime dal fondo del lago per almeno 50 centimetri. Ci sono novità in questo senso oppure come nel caso delle auto incendiate passato il colpo della moria di pesce a quintalate i progetti tornano nei cassetti?
Claudio Brambilla
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