Gioielli da Osnago a Cosenza non pagati, imputato assolto

Si è dovuto difendere dall'accusa mossagli di insolvenza fraudolenta per fatti risalenti al 2017 e nella giornata di venerdì il 36enne residente a Cosenza, è stato assolto dal Tribunale di Lecco per non aver commesso il fatto.
Alla gioielleria dell'uomo risultava intestata una fattura per una fornitura di preziosi mai pagata pari a 50.000 euro.

L'ordine sarebbe stato spedito in Calabria direttamente da una società di Osnago costituitasi parte civile e rappresentata dall'avvocato Ivano Maina.

Di quei 50.000 euro in gioielli solamente 2.000 euro sarebbero tornati alla società meratese, restituiti sotto forma di due anelli solitari, mentre del resto della partita di preziosi non vi sarebbe stata più traccia, nemmeno dopo mesi, quando un intermediario si era spinto fino in Calabria per far valere il credito nei confronti del rivenditore cosentino. All'incontro sarebbe stato presente solo l'imputato, che si era rifiutato sia di pagare il prezzo che di restituire la merce acquistata, facendo così scattare le indagini.

Alla richiesta del Vpo Pietro Bassi della condanna dell'imputato e dell'applicazione di una pena pari a 2 anni e 900 euro di multa si è associata la parte civile, che ha avanzato al giudice una richiesta di provvisionale pari al valore della fattura non pagata (decurtata dal valore degli anelli resi).
L'avvocato Giuditta Candiani ha chiesto l'assoluzione del proprio assistito perché il fatto non sussiste e, in subordine, per non aver commesso il fatto, in quanto il suo assistito sarebbe risultato estraneo ai fatti.
Richiesta che è stata accolta dal giudice maria Chiara Arrighi.

F.F.
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