Paderno: da 25 anni al servizio degli anziani e dei più fragili. L'Auser Filo d'Argento del Meratese festeggia l'anniversario
Il momento delicato che stiamo attraversando non consentirà festeggiamenti in grande ma la data è comunque da incorniciare. Il prossimo 2 novembre infatti l'Auser Filo d'Argento del Meratese con sede a Paderno celebrerà il suo 25esimo anniversario, un traguardo che rende orgogliosi le numerose persone che in tutti questi anni hanno potuto toccare con mano l'umanità e l'affetto spontaneo che i volontari dalla polo color arancio hanno trasmesso in ogni singolo secondo della loro attività, nel dare un passaggio ai più fragili o nel fare compagnia a chi è più solo, anche con una banale telefonata.
Un traguardo che l'attuale presidente Elisa Mapelli, per tutti ''Betty'', avrebbe voluto festeggiare almeno con un pranzo sociale, chiamando a rapporto tutti i volontari.
Tra le altre cose, infatti, il Presidente Mattarella, attraverso il suo consigliere Sergio Guerrini, ha scritto che ''i volontari dell'Auser Filo d'Argento del Meratese, coltivando e trasmettendo anch'essi un senso di soddisfazione personale e un ottimismo per se stessi e per il mondo, rappresentano un antidoto alle chiusure e agli egoismi che possono generarsi di fronte a momenti di difficoltà personale o collettiva''.
Ed effettivamente, nel '95, l'Auser con sede in Piazza Vittoria portò nel Meratese una vera e propria ondata di solidarietà e di cura del prossimo. ''Lo stimolo fu un po' quello che ebbe cinque anni prima il fondatore dell'Auser a livello nazionale, Bruno Trentin. Allora come oggi c'era bisogno di qualcuno che si prendesse cura degli anziani con più difficoltà, di chi non riesce a trovare un supporto nella sua sfera famigliare. La forza della nostra associazione sono da sempre i volontari. Sono persone di cui ci si può fidare ad occhi chiusi. Il loro rapporto con gli utenti non è solo una banale formalità. C'è una signora, ad esempio, che è rimasta vedova e per ogni visita che doveva fare veniva accompagnata dal marito. Ora che non c'è più, ha chiesto una mano all'Auser, inizialmente era diffidente. Ci è voluto poco però perchè i volontari che ora la seguano la facessero sentire accompagnata e sostenuta''.
I volontari dell'Auser con il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio e don Antonio Caldirola
Nel 1995, quando partì l'attività dell'Auser padernese - solo in quanto a collocazione della sede dal momento che opera in tutto il territorio -, i volontari erano 17, 6mila i chilometri macinati, 900 le ore di servizio e 23 gli utenti assistiti. L'anno scorso il sodalizio ha chiuso il bilancio con un volume di attività decisamente più ampio: 212 le persone aiutate, 128mila i chilometri percorsi per loro, 7.600 le ore offerte dai volontari – in tutto 77 - e 9.504 i servizi effettuati.Un traguardo che l'attuale presidente Elisa Mapelli, per tutti ''Betty'', avrebbe voluto festeggiare almeno con un pranzo sociale, chiamando a rapporto tutti i volontari.
A sinistra il presidente Elisa Mapelli, per tutti Betty
Ma per quest'anno, visto come sono andate le cose, l'Auser si dovrà ''accontentare'' della risposta che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto avere ad una lettera che Betty Mapelli aveva inviato nel novembre del 2019. ''Volevo mettere in risalto l'impegno dei volontari'' ha spiegato ''Non mi aspettavo che la risposta sarebbe arrivata subito, e invece una decina di giorni dopo ci è stata recapitata. Il Presidente ha colto nel segno il mio messaggio, riuscendo a gratificare penso ognuna delle persone che contribuiscono all'attività dell'Auser''.Tra le altre cose, infatti, il Presidente Mattarella, attraverso il suo consigliere Sergio Guerrini, ha scritto che ''i volontari dell'Auser Filo d'Argento del Meratese, coltivando e trasmettendo anch'essi un senso di soddisfazione personale e un ottimismo per se stessi e per il mondo, rappresentano un antidoto alle chiusure e agli egoismi che possono generarsi di fronte a momenti di difficoltà personale o collettiva''.
Ed effettivamente, nel '95, l'Auser con sede in Piazza Vittoria portò nel Meratese una vera e propria ondata di solidarietà e di cura del prossimo. ''Lo stimolo fu un po' quello che ebbe cinque anni prima il fondatore dell'Auser a livello nazionale, Bruno Trentin. Allora come oggi c'era bisogno di qualcuno che si prendesse cura degli anziani con più difficoltà, di chi non riesce a trovare un supporto nella sua sfera famigliare. La forza della nostra associazione sono da sempre i volontari. Sono persone di cui ci si può fidare ad occhi chiusi. Il loro rapporto con gli utenti non è solo una banale formalità. C'è una signora, ad esempio, che è rimasta vedova e per ogni visita che doveva fare veniva accompagnata dal marito. Ora che non c'è più, ha chiesto una mano all'Auser, inizialmente era diffidente. Ci è voluto poco però perchè i volontari che ora la seguano la facessero sentire accompagnata e sostenuta''.
Betty Mapelli e Gianmario Panzeri
L'associazione ha sempre avuto sede a Paderno, anche se prima era collocata in alcuni locali di Palazzo Tamburini, operando su tutto il territorio: Merate, Robbiate, Montevecchia, Verderio, Osnago, Bernareggio, Cernusco, Cornate e Busnago. Il primo presidente fu Severino Sferch di Osnago e il suo vice Gianfranco Ramelli, del quale Betty Mapelli raccolse l'eredità nel 2013, dopo tre anni di volontariato.''Ho sempre lavorato in ufficio, occupandomi di marketing per una multinazionale'' ha raccontato ''Quando smisi feci una promessa a me stessa: mai più un lavoro così impegnativo ma oggi mi ritrovo forse più occupata di allora. Iniziai per caso, quando un'amica mi chiese di confezionare dei pacchi per l'associazione. Entrai ben presto a fare parte del gruppo di volontari, seguendo a poco a poco ciò che faceva Ramelli. Ora sono al mio secondo mandato e l'anno prossimo, quando ci sarà il rinnovo del consiglio direttivo, mi auguro di trovare qualcuno che potrà prendere il testimone. Credo infatti che per tutte le cose servano sempre forze fresche, in grado anche di portare novità. E' ciò che ci aiuta a progredire''.
Ma prima di allora, come spiegato da Betty Mapelli, l'associazione come tante altre dovrà fronteggiare le difficoltà connesse alla pandemia che ha segnato il 2020. Buona parte delle attività dell'Auser nel corso del lockdown sono state infatti sospese (ad eccezione della consegna a domicilio della spesa) e molte spese sono state affrontate per adeguare i mezzi e i locali utilizzati dall'associazione, così come per fornire di DPI gli operatori, che non passano certo indenni dal timore del contagio. ''Ora che le attività stanno a poco a poco riprendendo ci troviamo con meno volontari rispetto a prima'' ha spiegato il presidente, lanciando un appello tra i cittadini a ''sposare'' la causa dell'Auser.
La risposta ricevuta da Simone Guerrini, consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
A.S.