Merate: al via il festival di Teatro di Ronzinante con la Compagnia degli Evasi

In un'atmosfera molto serena grazie alla collaborazione degli spettatori e all'accurata e organizzata accoglienza messa a punto dai volontari del sodalizio meratese, ha potuto prendere il via, in totale sicurezza, sabato 10 ottobre 2020 la quinta edizione del Festival di Teatro organizzato da Ronzinante Teatro con il patrocinio del Comune di Merate e dell'Unione Italiana Libero Teatro.
A rompere il ghiaccio la Compagnia degli Evasi di Castelnuovo Magra che hanno portato in scena "Senza Hitler" di Edoardo Erba, uno spettacolo molto intenso che ha molto colpito il pubblico. Una storia basata su una "realtà" possibile ma che non si è mai realizzata: siamo negli anni '50 in una Berlino che non ha subito bombardamenti ma che è sotto il giogo della socialdemocrazia svedese, in una Germania che non ha innescato conflitti e che non ha mai conosciuto il potere di Hitler. Perché? Semplicemente perché Adolf è diventato un pittore, semplicemente per Adolf è stato accettato trent'anni prima all'Accademia di Vienna, semplicemente perché Adolf non è diventato il Fuhrer. Ma in questa "realtà" mai realizzatasi, Hitler è comunque un personaggio controverso, diabolico, dominato dal rancore e dal risentimento verso gli Ebrei, verso i politici, verso la società civile, la critica che non riconosce il suo talento. Solo una donna, una tale Eva Braun, seppur maltrattata, riesce a stargli accanto. E un'altra donna, invece, una certa Anne Frank oramai trentenne, riuscirà a far riaffiorare il vero spirito, quello si reale, che ha pervaso l'Hitler che la Storia ha conosciuto.


Un'interpretazione magistrale quella di Andrea Carli nei panni del pittore austriaco che si è calato con rara intensità nel ruolo del dittatore mai divenuto tale. Una caratterizzazione ricercata e precisa nei gesti, nella mimica e nella voce. Al suo fianco le due attrici Nicoletta Croxatto (Eva Braun) e Lucia Carrieri (Anne) hanno supportato il tutto con una buona presenza scenica, il tutto coadiuvato da un'attenta regia che grazie alle luci ha ricreato in maniera precisa l'atmosfera di un piccolo e malconcio appartamento berlinese. Unico neo la lentezza di alcuni tratti dello spettacolo dovuti ad un testo affascinante ma che forse ha voluto fare un po' troppi richiami alla Storia, quella realmente accaduta. Lo spettacolo ha trovato il consenso di quasi la totalità degli spettatori che, come tutti gli anni, ha potuto esprimere il proprio giudizio al termine della rappresentazione, contribuendo all'assegnazione, che avverrà al termine della fase a concorso, del premio per il maggior gradimento.


E' fissato per domenica 25 ottobre alle 17,30 il secondo appuntamento del Festival, con "A Republica de mati" messo in scena da Satiro Teatro: Siamo nel giorno delle prime elezioni libere in Italia, nel 1948. Tutti a votare, comprese le donne ma... non i "mati". Ma Ugo, "mato de guera", dopo essere sopravvissuto a due confitti, battaglie, malattie ed elettroshock, le idee le avrebbe ben chiare. Da una par te del palco, sui muri di una Treviso dimenticata, il manifesto della Democrazia Cristiana, con lo scudocrociato, dall'altra quello del Pci, con la falce e il martello. Simboli sbagliati, secondo Ugo: il primo vorrebbe simboleggiare laprotezione, ma ricorda solo il dolore e la paura; il secondo incarna l'anima del lavoro manuale, ma può diventare strumento di rabbia. Il protagonista preferirebbe il par tito del "badile e rastrello": il badile serve sempre, a costruire case come a seppellire gli uomini; il rastrello simboleggerebbe la capacità di raccogliere l'anima popolare.


Come già anticipato lo spettacolo è tutto esaurito, ma è possibile mettersi in lista d'attesa nel caso qualche abbonato rinunciasse all'ultimo momento. L'invito degli organizzatori è di rimanere aggiornati sui canali social di Ronzinante Teatro e del Festival (@ronzinanteteatro e @festivalteatromerate) o contattando il 3355254536 per conoscere eventuali disponibilità di posti per le varie serate.
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