Merate: la rotonda si prenderà 1,5 metri di piazzale S. Carlo. ''La rotatoria non è la soluzione migliore, temo nuovi incidenti''


Aperto dal 1954, il garage San Carlo di oggi non è più quello di una volta. E non solo perchè le auto che vende hanno ovviamente seguito il passo dei tempi, o perchè in officina sono arrivati strumenti più moderni, ma anche per via del notevole ridimensionamento che il suo piazzale, dove vengono esposti i veicoli, ha subìto negli anni. Ora che su viale Verdi incombe la maxi riqualificazione, arretrerà ancora di più verso l'edificio che ospita uffici, officina e la parte ''indoor'' dello showroom.

''Un tempo occupava praticamente tutto l'incrocio, poi è stato fatto il viale ed è rimasto quel che si vede ora'' ha spiegato Carlo Colombo, titolare del garage. L'intervento che subirà il viale, impostato dall'Amministrazione Massironi e ultimato dall'attuale guidata da Panzeri, e in particolare la realizzazione della rotatoria al posto dell'incrocio semaforico farà perdere allo spazio espositivo esterno dell'esercizio storico almeno un metro e mezzo.

La planimetria pubblicata sul sito del comune di Merate alla tavola 10 presenta un refuso, con la Via Trieste e la Via Turati "invertite"

 

''Il 22 settembre ho scritto al Comune e ho già potuto confrontarmi con l'architetto e il vicesindaco Giuseppe Procopio'' ha spiegato Colombo. ''La volontà di venirmi incontro per il momento mi è sembrata esserci. Non chiediamo molto, solo di poter limitare il più possibile la larghezza del marciapiede a raso che vogliono realizzare su quello che al momento è una nostra proprietà. A quanto ho capito, tuttavia, i giochi sono fatti e non c'è molto da aspettarsi''.

Il titolare del garage San Carlo, probabilmente l'esercizio maggiormente colpito dagli espropri che conseguiranno alla realizzazione delle rotonde, ha fatto intendere di non voler intentare una causa al Comune, ma di voler ottenere uno ''sconto'' sulla quantità dell'esproprio ragionando con i tecnici.

 

''Comprendo che l'intervento venga fatto per il bene collettivo, perciò non staremo qui a fare la guerra'' ha proseguito Colombo. ''Dal mio punto di vista la rotonda non è affatto la soluzione migliore. Qui ci sono nato e penso di conoscere questa zona della città. Da un po' di anni il semaforo viene fatto funzionare anche di notte perchè era un susseguirsi di incidenti, anche mortali. E se c'è una cosa che garantisce un semaforo, magari intelligente, è proprio di rallentare il flusso del traffico. Con la rotonda il mio timore è che le auto torneranno a sfrecciare e torneranno gli incidenti. Mi preoccupano poi molto gli attraversamenti pedonali, soprattutto perchè è una zona frequentata da bambini e famiglie, oltre che il passaggio delle ambulanze e degli autobus scolastici. E poi, diciamolo chiaramente. Questo intervento mi sembra un palliativo per non risolvere il problema del semaforo di Cernusco che tutti vogliono evitare''.

 

A.S.
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