Merate: il 'Motogiro d'Italia' è di Bonanomi che vince con una MV Augusta del 1956
Il meratese Marco Bonanomi, presidente del Motoclub di Merate, in sella alla MV Agusta CSTL 175 del 1956 ha vinto la Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia 2020, la gran fondo delle moto d’epoca organizzata dal Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri e realizzata in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.
Marco Bonanomi, presidente del Moto Club di Merate
Il pilota di Olgiate Melgora (LC) al suo secondo successo consecutivo, ha avuto la meglio, al termine di sei tiratissime tappe contro il cronometro, per poche frazioni di secondo, sul folignate Marco Tomassini (Gilera Super Sport 175 del 1955). Sul podio anche l’altro lombardo Giacomo Viganò (Moto Morini GT 175 del 1956) che di un solo decimo ha estromesso dal terzo gradino il corregionale Paolo Mattioli (Moto Morini Tressette 175 del 1957).
Oltre alla classifica della rievocazione storia che ovviamente è quella di maggior interesse, l’evento prevedeva altre tre classifiche che hanno visto il tedesco Michael Cassel (Benelli Sei) primeggiare nelle “Classic”. Cassel aficionados della manifestazione ha preceduto i connazionali Bernard Witte (BMW R60 Z) e Karl Heinrich Pecher su Morini 3 ½. Il giornalista Claudio Antonaci su Benelli Imperiale 400 ha vinto la Motogiro turistica davanti alla tedesca Brighitte Benner e al modenese Costantino Cavazzoni (Kawasaki 650) che è stato anche l’artefice della bellissima accoglienza organizzata a Novellara, sua città di residenza e che all’ultima speciale ha estromesso dal podio il tre volte campione del mondo Pierpaolo Bianchi. Infine due umbri sol podio delle Vintage: Mauro Fortunati e Andrea Angiolini entrambi su Gilera.
La gara, ovviamente svoltasi con la formula di regolarità, si è tenuta dal 14 al 19 settembre e in sei tappe i concorrenti hanno percorso poco meno di 1700 Km. La partenza è avvenuta nello splendido contesto del castello Scaligero di Villafranca di Verona, dove si sono tenute anche le prove speciali di inizio e fine manifestazione. La carovana formata oltre che dalle moto anche da una trentina di splendide auto d’epoca ha fatto poi tappa a Cortina D’Ampezzo, Trento, Salsomaggiore Terme, Montecatini Terme per concludersi ancora a Francavilla.
Bonanomi, primo a destra, vincitore del Motogiro d'Italia
Lungo il percorso sono stati attraversati piccoli e grandi centri, in molti di questi le Pro Loco, i Moto Club locali e le pubbliche amministrazioni, hanno organizzato splendide accoglienze; pur nel rispetto delle norme anti “Covid”, non sono mancati punti ristoro dove le organizzazioni locali hanno messo a disposizione il meglio dei loro prodotti enogastronomici che come di consueto sono stati ben accettati dai partecipanti che spesso si sono soffermati anche a visitare musei e collezioni di moto, auto e realtà cittadine.
Oltre agli iscritti alla gara ci sono stati anche partecipanti che hanno scelto il Motogiro per fare del vero e proprio turismo in moto, fra questi la coppia formata da Vittorio Galli e Liviana Devalentin che a bordo si un sidecar BMW di oltre settanta anni hanno sempre chiuso la carovana fra gli applausi dei numerosi spettatori che assistevano all’evento.
“Non è stato facile organizzare questo evento – ha dichiarato il presidente del Moto Club Massimo Mansueti – infatti oltre alle restrizioni per la pandemia, ci siamo trovati alla fine con un quinto dei partecipanti previsti a maggio, sono mancate in modo particolare quasi tutte le presenze dall’estero che sono la gran parte dei nostri iscritti. Abbiamo scelto comunque di non saltare l’appuntamento confidando che questo nostro sforzo venga ripagato l’anno prossimo con una grande partecipazione come accadeva in passato. Al momento ci sono varie ipotesi sul tracciato 2021 che renderemo ufficiale a breve, dopo il consueto consulto con gli iscritti”.
Complimenti al sodalizio ternano sono stati espressi in occasione delle premiazioni da parte del delegato della Federazione Motociclistica internazionale Panagiotis Kalaitzis che ha ricordato come il Motogiro 2020, “sia stato l’unico evento mondiale itinerante di quest’anno riservato ai motori. Infatti tutte le altre gran fondo sia d’epoca che turistiche sono state annullate a causa della pandemia”.