Bellusco: le reazioni della politica dopo il caso ''scuola''

La situazione verificatasi mercoledì alla scuola secondaria Falcone e Borsellino di Bellusco ha già suscitato un certo rumore politico. Mentre sulla vicenda è puntata l'attenzione della Prefettura e del Ministero dell'Istruzione, per chiarire le responsabilità derivate dalla presunta mancata sanificazione adeguata degli ambienti, è montata in fretta anche la polemica sulla scelta discussa presa dalla scuola e nella fattispecie dalla dirigente scolastica, Laura Sisca. Tra molti genitori impossibilitati a recuperare i propri figli immediatamente al plesso, la collaborazione tra le famiglie e la gestione da parte della Polizia Locale che si è presa cura di chi non poteva fare rientro subito, sono state determinanti per garantire la loro sicurezza.

Roberto Invernizzi, Emanuele Pellegrini e Massimiliano Capitanio

Anche se diversi gruppi di minorenni pare si siano visti comunque girare per le vie senza accompagnatori.
Come detto, la politica si è già mossa sul caso. Il senatore concorezzese della Lega Massimiliano Capitanio in particolare ha parlato delle prossime azioni che andrà a mettere in campo in Parlamento, non condividendo la scelta del governo di accordare l'utilizzo delle scuole per le consultazioni. "Presenterò una interrogazione alla Camera per capire quale sia stato il supporto garantito dallo Stato ai Comuni e se si voglia inviare degli ispettori per stabilire le esatte responsabilità - ha fatto presente il senatore - Purtroppo questa situazione è figlia della folle gestione del Governo, che mai avrebbe dovuto utilizzare le scuole per le elezioni a pochi giorni dalla ripresa dell'anno scolastico. A pagare sono ancora una volta studenti e famiglie". Sul tema delle responsabilità si è inserito anche il commento di marca PD, dell'ex sindaco Roberto Invernizzi, che come abituato, non ha usato molti giri di parole per spiegare la sua visione sui fatti.
"Nessuno poteva e doveva chiudere quel cancello. Prima di un gesto così violento, lo ripeto violento, si sarebbe dovuto fare di tutto. O semplicemente fare quello che andava fatto. Tutti abbiamo l’obbligo morale di non chiuderlo più, di lavorare perché resti aperto il più a lungo possibile. Semplicemente facendo la nostra parte ed anche un pezzo in più del nostro dovere". Sulle tempistiche di avvertimento impiegate dalla scuola nei confronti delle famiglie, si è invece soffermato il senatore della Lega Emanuele Pellegrini.
"Al netto di eventuali certificati di sanificazione che, secondo il sindaco, sono in possesso dell'amministrazione, cio che è accaduto a Bellusco è sicuramente inqualificabile. Perché, se è vero che poche "scatole" di materiale rimasto sono state spostate in pochi minuti (e allora ci chiediamo perché non sia stato fatto prima), è inaccettabile che le famiglie di fronte a una situazione simile non siano state avvisate immediatamente. Che non siano stati allertati  i genitori è inqualificabile. Chi ha sbagliato deve assumersi le proprie responsabilità. Per questo, ci interesseremo a tutti i livelli perché venga fatta chiarezza e siano accertate le responsabilità". Reazioni diverse nel merito, ma nella sostanza tutte orientate a cercare di far emergere con chiarezza come si sia potuto verificare un simile disguido, in un momento per giunta particolarmente delicato sul fronte delle procedure di prevenzione per la sicurezza sanitaria.
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