Ma con un'attenzione alla terra spiegano i fratelli Crippa, "come ci ha insegnato papà"
“In ogni occasione papà ci dice una cosa: ciò che conta nella vita è la terra…”. E loro, Cristiano e Roberto, hanno fatto tesoro del prezioso suggerimento del padre prestando grande attenzione ai temi ambientali ma anche sociali. La Technoprobe infatti non è solo business, ma è anche impegno a favore dell’ambiente. E così accade che accanto alla futuristica azienda di via Cavalieri di Vittorio Veneto sia nato un orto sociale, curato dalla Cooperativa El Paso.
I fratelli Crippa insieme al papà
Nelle scorse settimane l'azienda ha acquisito una vasta porzione di terreno attiguo alla sede di via Cavalieri di Vittorio Veneto e che comprende anche la vecchia Cascina Andegardo. Si tratta di un'area agricola che confina con l’orto sociale gestito dalla “El Paso”.
“L’intera area e anche la cascina verranno destinate ad un uso sociale – ci ha spiegato Roberto Crippa anticipando alcune idee sul suo futuro utilizzo - L'edificio è messo decisamente male ed è necessaria una radicale ristrutturazione. Stiamo valutando le diverse possibilità di utilizzo, ma di certo quello che abbiamo in mente è un uso sociale. La restante area invece verrà piantumata. Anche qui manca ancora un progetto preciso ma vorremmo che diventasse un bosco urbano, magari con un grande parco giochi nel verde aperto a tutti i bambini”.
“L’orto sociale attualmente dispone di un’area di 20 mila quadrati a cui ora si aggiungono altri 35 mila di terreno, oltre ai 15 mila metri quadrati su cui sorge la cascina. In questa area vogliamo valorizzare e mettere in pratica i suggerimenti di papà. Il suo attaccamento alla terra è per noi un grande esempio che stiamo concretizzando con questo intervento: vorremmo creare un bosco urbano aperto a tutti quanti amano la natura e la terra”.
Ironia della sorte, l'area e la cascina si trovano tra la via Cavalieri di Vittorio Veneto e il terreno su cui l’impresa Valagussa ha annunciato tempo fa di voler realizzare l'impianto per la produzione di asfalto. Una decisione che ha suscitato vibranti proteste da parte di cittadini, associazioni e forze politiche.
Un'ipotesi che ora sembrerebbe tramontata definitivamente, anche se manca ancora l'ufficialità.
I timori per le conseguenze ambientali che un tale impianto avrebbe comportato saranno sostituiti dal “rumore” di un bosco che cresce.
Angelo Baiguini