Cernusco: la 'Apple' conferma la commessa da 40 milioni di $ Technoprobe progetta nuovi investimenti in logistica e prodotti

Hanno tirato un profondo respiro di sollievo al termine della conference call con Apple, i fratelli Cristiano e Roberto Crippa, azionisti di maggioranza della Technoprobe di Cernusco Lombardone. L'azienda fondata da Steve Jobs, al termine della riunione iniziata in Italia alle 6 del mattino per via del diverso fuso orario e conclusasi due ore dopo, ha confermato una commessa per il 2021 per un controvalore di oltre 40 milioni di dollari.
Un grande risultato che consente alla multinazionale tascabile, che produce apparecchiature per il controllo dei chips e schede madri, di guardare al nuovo anno con ottimismo. Soprattutto conferma la bontà della scelta di non interrompere l'attività anche nei momenti più difficili della pandemia. Una scelta che non era per nulla scontata…



Roberto e Cristiano Crippa

“Inizialmente la Fiom ha fatto pressioni perché interrompessimo la produzione - ci ha detto Roberto Crippa - ma noi eravamo consapevoli che una decisione simile avrebbe rappresentato la fine… Avremmo perso quote di mercato e clienti a favore dei nostri concorrenti che non hanno mai smesso di produrre. Oggi ci troveremmo con la metà dell'attuale personale e avremmo pregiudicato lo sviluppo dell’azienda”.
La Technoprobe può quindi considerarsi un’azienda “Covid free”, grazie ai rigidissimi protocolli di prevenzione attuati allora e tuttora in vigore. Inoltre grazie allo smart working circa duecento dipendenti stanno lavorando da casa e potranno continuare a farlo anche in futuro, alternando il lavoro da casa alla presenza in azienda.
“Proprio nel periodo del lockdown sono avvenute quelle che noi chiamiamo “finestre di qualifica”, nelle quali di fatto si acquisiscono le commesse per l'anno successivo. Se non fossimo stati attivi in quel periodo le commesse sarebbero passate ai nostri concorrenti con conseguenze inimmaginabili. Una volta perso il cliente è difficile se non impossibile riconquistarlo. Nel nostro mercato nulla è scontato e la riconferma di Apple avvenuta in questi giorni ha una grande importanza”.


Scongiurata quella che poteva essere una catastrofe, mettendo in atto tutte le misure necessarie per evitare il contagio, l'azienda di Cernusco ha ripreso a navigare a gonfie vele, puntando ad un continuo sviluppo, sia in termini produttivi che occupazionali.
Nel 2019 è prevista una crescita del 30% che porterà il fatturato da 173 milioni a 240 milioni di euro. Ironia della sorte, il mese durante il quale si è registrata la performance più significativa è stato proprio quello di marzo. Di fatto, mentre tutte le aziende del Paese arrancano, c'è chi sembra non aver risentito delle nefaste conseguenze dell'epidemia. Al contrario…
“Il nostro è un settore che stava andando bene e che ha tratto dei benefici da quello che è successo negli ultimi mesi - ha proseguito Cristiano Crippa – E’ aumentata la richiesta di comunicazioni a distanza, di utilizzo di smartphone e tablet… L'avvento della tecnologia del 5G ha fatto il resto”.
Nell'area che si affaccia davanti alla sede di via Vittorio Veneto c'è un cantiere aperto dove sono installate gigantesche gru e si muovono potenti escavatori. Gli imponenti pilastri in cemento delimitano quello che sarà il nuovo capannone industriale.
“Si tratta di un'unità produttiva di 4.000 metri quadrati, strategica per l’ampliamento dell’attività che svolgiamo a Cernusco - ha proseguito Cristiano Crippa - Abbiamo acquistato l'area e raso al suolo il vecchio edificio industriale. Prevediamo la conclusione dei lavori per la costruzione del nuovo edificio nei primi mesi del nuovo anno e di avviare subito dopo la produzione”.
Non si tratta tuttavia dell'unica operazione di sviluppo che i fratelli Crippa hanno messo in cantiere. Sempre nella primavera del 2021 dovrebbe entrare in funzione anche il nuovo stabilimento di Agrate Brianza.
“Si tratta di una scommessa nella quale crediamo molto - sostengono Roberto e Cristiano Crippa – La nuova azienda di Agrate Brianza si trova in un'area strategica dove contiamo di avviare la realizzazione di prodotti che oggi acquistiamo, come molti nostri clienti, dal Giappone e da Taiwan. Vogliamo avviare la produzione di prodotti nuovi che oggi non facciamo. Complessivamente per la trasformazione del vecchio edificio in un immobile ultra moderno, realizzare le camere bianche e acquistare tutte le apparecchiature necessarie contiamo di investire trenta milioni di euro.  Vogliamo offrire nuovi prodotti e nuovi servizi ai nostri clienti producendo in Italia quello che attualmente viene fatto all'estero e non è una sfida da poco. Si tratta di portare in Italia tecnologie che oggi non esistono e che ci consentiranno di conquistare una nuova fetta di mercato”.


Dall'inizio dell'anno la Technoprobe ha assunto circa 200 nuovi collaboratori ed entro fine anno conta di assumerne altri cento, che andranno ad aggiungersi agli attuali 770 addetti.
“Abbiamo bisogno di diverse figure - ha proseguito Roberto Crippa - operai, impiegati, tecnici, periti ingegneri e ricercatori… Fatichiamo a trovare figure specializzate, soprattutto periti e ingegneri. I nostri collaboratori sono prevalentemente brianzoli ma ormai il 15% proviene da fuori regione. Siamo cresciuti molto anche in termini di capitale umano, per questo lavoriamo per inserire al meglio i nostri collaboratori in azienda ed accrescere quello spirito di collaborazione che ci ha sempre caratterizzato”.
Impegno e professionalità che hanno consentito all’azienda brianzola di aggiudicarsi per il terzo anno il primo posto della classifica mondiale Customer Satisfaction stilata dalla californiana Vlsi Research che ha coinvolto i clienti di tutto il mondo. Perché Technoprobe, come è scritto nella motivazione del riconoscimento, “eccelle in tutte le aree”.
Angelo Baiguini
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