Accadeva 30 anni fa/102 luglio: Merate Psi alleato con la Dc. Rapine, incendi, assalti, si scatena la criminalità organizzata

Mentre il Governo si misura sull’opportunità o meno di assumere 37mila infermieri extracomunitari per fronteggiare la mancanza di queste figure sanitarie, Merate, al solito si distingue, grazie alla scuola infermieri interna diretta da Maria Teresa Ferrari. Ben 43 sono i neo diplomati 18enni che escono dalla scuola in questi giorni di inizio luglio 1990, pronti a entrare nelle corsie. Nelle quali, peraltro, già da un anno aiutano i colleghi in servizio applicando quanto imparato a scuola. Secondo il vice presidente dell’Ussl 14, Giacomo Molteni, il nostro ospedale non ha alcun bisogno di rinforzi stranieri ma, dice ai governanti, invece di sbizzarrirsi sulle nazionalità migliori cui rivolgersi per reclutare personale, dovrebbe pensare ad aumentare gli stipendi che mediamente superano di poco il milione e mezzo di lire per 36 ore settimanali turni inclusi (circa 1.450 euro di oggi).


Giacomo Molteni e Maria Teresa Ferrari

A Arlate di calco prosegue la cementificazione che negli ultimi anni ha cambiato volto a gran parte del territorio agricolo. Una nuova lottizzazione è prevista nei pressi di via papa Giovanni XXIII comprendente 29 alloggi tra villette e palazzine.

 

A Airuno i Vigili del fuoco accertano senza dubbi che l’incendio al deposito del Market di via Nazionale è di origine dolosa. Come altri scoppiati nel territorio. Danni per oltre 30 milioni di lire.

La malavita locale scopre un nuovo filone di guadagni: il furto di mountain bike. Tra maggio e giugno ai carabinieri di Merate sono state presentate oltre 20 denunce di furto di bicicletta. Ma si presume che il numero sia in difetto. I luoghi più “pericolosi” sono gli oratori, i supermercati, le stazioni e le scuole.

Nasce l’associazione culturale e turistica Il Gabbiano su iniziativa di alcuni cronisti animatori del settimanale cittadino e del promoter, ex bancario, Ilario Maggioni. Si chiama Il Gabbiano e intende “formalizzare” l’attività di organizzazione di viaggi che da anni Maggioni sviluppa personalmente.


Ilario Maggioni

Si comincia a discutere di una nuova Società per Azioni a capitale misto in prevalenza pubblico per la gestione del ciclo idrico integrato. La situazione nel meratese-casatese è la seguente: su spinta del sindaco di Casatenovo Giovanni Maldini quel circondario ha dato vita al consorzio Brianteo mentre il meratese il consorzio acqua potabile tra Merate, Cernusco e Montevecchia si è allargato a Robbiate, Verderio, Imbersago e Paderno. Eugenio Mascheroni, sindaco di Montevecchia, “spinge” per la costituzione di una unica società che gestisca anche il grande depuratore di Osnago, d’accordo Maldini e Gianfranco Castelli sindaco di Lomagna; più prudente Antonio Conrater sindaco di Cernusco che chiede un supplemento di analisi sulla proposta di Mascheroni; quasi contrari i meratesi rappresentati da Antonio Cova, presidente del Consorzio. In realtà mentre i casatesi con Mascheroni e altri pensano a una società interamente pubblica i meratesi hanno in mente una mista e già si fa il nome della Camuzzi gazometri, azienda di distribuzione locale di gas. Cova ne sarebbe il presidente con un’azione in più del privato che, al contrario vorrebbe la maggioranza. L’operazione consentirebbe alla Dc di “piazzare” alcuni personaggi di rilievo, soprattutto iscritti alla turbolenta sezione di Pagnano, ma non riconfermati in Consiglio comunale. Come si vedrà le due società più altre due daranno vita, negli anni a venire, a Lario Reti Holding.


Antonio Cova, Eugenio Mascheroni, Antonio Conrater e Giovanni Maldini

A Banca Briantea, Popolare Lecco, Lariano, Cariplo, Credit, in città si aggiungono  anche il Credito Commerciale e il Credito Valtellinese. Merate diventa una piazza sempre più apprezzata dalle banche che sono in una fase di forte espansione territoriale.

La vicenda Petroldragon di Airuno che per anni ha visto titolare e cittadini su barricate opposte, volge al termine: il Giudice per le indagini preliminari di Lecco accoglie il ricorso del titolare, ordinando il dissequestro dei sili per fare in modo che le 16mila tonnellate di un liquido misterioso dal quale, secondo l’azienda è possibile distillare petrolio, possano essere trasferite negli impianti di Caponago.

 

Un successo inaspettato ma graditissimo quello ottenuto dall’iniziativa “L’Oratorio feriale” di Merate che ha visto la partecipazione di 230 ragazzi suddivisi in squadre per colore e nazione, un po’ come avveniva negli anni sessanta durante il carnevale. Sotto la regia del coadiutore don Domenico i ragazzi si sono dati battaglia con caccia al tesori, traduzione di vocaboli stranieri, danze locali e alla fine dopo la grande spaghettata, nel bosco dietro Cascina Gattafame, ogni squadra un maxi pentolone, con l’acqua della Ruschetta e la legna trovata nel bosco, lo spettacolo finale dentro l’oratorio con i 25 animatori.






Mentre alle Piramidi vengono abbattuti una quarantina di pioppi, per lo più ammalorati, la Commissione edilizia del comune di Merate esamina il progetto della nuova chiesa di Novate redatto dagli architetti Guzzetti di Milano e Colombo di Merate. La struttura a forma di croce si presenterà alta fino a 17 metri con un calo sotto quota di 4 metri, con vetrate e travi in legno lamellare fissate al suolo con pilastri in cemento armato.

 

A Brivio in località Vaccarezza i ladri mettono a segno un colpo da 250 milioni di lire ai danni di una società che si occupa di materiali per la casa e forniture idrauliche.

A Osnago la sinistra contesta la variante al piano regolatore che prevede ulteriori espansioni nella fascia tra la ferrovia e il Molgora, edificazioni alle Orane, cambi d’uso da agricola a edificabile lungo la ferrovia tra Carnate e Paderno al confine con Ronco e alcune strade interne.

A Imbersago nasce il villaggio Monsereno su 30mila mq. destinato a ospitare una quarantina di villette per diversi miliardi di investimento. Un’altra operazione gigantesca che sottrae terreni all’agricoltura.

Proprio quando si spengono le luci sull’oratorio feriale giunge come una bomba la notizia del trasferimento di don Domenico. Grande clamore e sentite proteste da parte di ragazzi e genitori. Sembra quasi di essere tornati al tempo del trasferimento delle suore dell’asilo. Al suo posto arriva don Alessandro Brembati.


Don Domenico Rota e don Alessandro Brambati

L’insediamento industriale era già previsto dal piano di fabbricazione del 1970 ma l’apertura del cantiere avviene vent’anni dopo, quando anche la coscienza ecologica del paese è cambiata. Ma ci sono i diritti acquisiti da rispettare – come a Osnago in località Marasche – così ben 80mila metri quadrati di area verde diventano sede di un consistente numero di capannoni artigianali e industriali lungo via per Airuno in comune di Brivio località Beverate. Ma non è tutto: mentre le ruspe briviesi scavano per gettare le fondazioni sul lato opposto ma in territorio di Airuno si decide di destinare quella porzione di terra a edilizia residenziale. Entreranno nel tempo molte aziende importanti e la cosiddetta “Valletta” diventerà un polo produttivo importante.


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Un tempo ci abitavano fino a trenta persone, contadini, piccoli artigiani che avevano  occupato ogni locale, ogni anfratto. Ora sono rimasti solo in due, Cogliati marito e moglie a vivere nel Castello che da secoli sovrasta la valletta sottostante ove scorre il torrente Molgora. Così il vecchio e decadente maniero resterà disabitato. Di lui, di quel nobile castello collocato sulla gobba alta della collina restano le parole scritte da Carlo Merli, direttore della Banca Briantea ma anche scrittore di storia locale nel 1896, nel suo libro “Sette giorni a Merate”: “Lo scorrere degli anni mira irrimediabilmente quel rudere che invita al silenzio e alla meditazione. Guardate bene ora che siete in tempo, ché non andranno molti anni e del Castello invano cercherete le vestigia, non troverete che un sasso, una iscrizione”. In realtà le cose, fortunatamente, sono andate in modo diverso. Ma lo vedremo nel tempo.


Adolfo e Pierina Cogliati

A Lomagna in vendita lotto D’Adda Busca, buona parte della centralissima via, al prezzo di 6 miliardi da destinare a edilizia residenziale e commerciale. A Verderio si trasferisce a Paderno il maneggio “Asso di picche”,. Ci sono interessi sull’area per eventuali espansioni delle zone produttive.

 


Drammatica rapina a mano armata a Perego al Magazin. Un quarto d’ora di paura anche a causa del mancato funzionamento di una cassa che ha innervosito i banditi. Una bimba terrorizzata è rimasta avvinghiata alla gamba di un commesso.

A Osnago due bombe molotov vengono scagliate nella notte contro un deposito di materiali edili. Fatti del genere si susseguono a ritmo sempre più serrato al punto da far sospettare l’esistenza di una vera e propria organizzazione mafiosa dedita alle estorsioni. Negli ultimi tempi non si contano le rapine in banca, le ultime a Comit e Agricola Milanese, agli uffici postali di Sirtori e Sulbiate, gli assalti ai supermercati, l’irruzione a mano armata al Bel Sit e al Francolino con tanto di razzia e botte ai clienti, una catena di violenza che i carabinieri non riescono a arginare.

Sul versante politico si apre la nuova stagione a Merate con un tricolore Dc-Psi-Pri. Lo scudocrociato ha perso la maggioranza assoluta e ha dovuto inevitabilmente allearsi. Mario Gallina è il sindaco, Aldo Castelli socialista, il suo vice. Al primo banco ma della maggioranza c’è il vecchio leone socialista Marcello Basosi, dopo aver combattuto per decenni sul versante opposto. Tra il pubblico due ex sindaci Luigi Zappa e Giuseppe Ghezzi ascoltano il vecchio avversario “costretto” in un ruolo che non è il suo. L’incipit di un articolo dell’epoca curato da chi scrive queste note: “Fa uno strano effetto vedere il vecchio leone socialista seduto in prima fila tra i banchi della maggioranza. E ancor di più ricordare il suo ruggito da toscanaccio, spentosi ormai tra gli arazzi della sala consiliare di villa Confalonieri…”.


Marcello Basosi, Giuseppe Ghezzi e Luigi Zappa

A Rovagnate scatta l’operazione “Uno” dell’Agip: vengono installate sonde per trivellazioni allo scopo di rilevare la quantità di oro nero presente nel sottosuolo, dentro i confini del parco del Curone. Le proteste si levano immediatamente. Il cantiere che dovrebbe sorgere alla Fornace comprende baracche per il personale, piattaforme in cemento per le sonde, un pozzo per l’acqua, una strada di collegamento con Bagaggera.

Il gruppo folcloristico La Brianzola torna dalla Francia dopo una settimana di successi. I trenta componenti guidati da Gianni Galbusera hanno partecipato a due importanti rassegne internazionali cui hanno preso parte ben 19 gruppi provenienti da Bulgaria, Romania, Antille, Taiwan, Gabon e Perù.



 

102/continua
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