In agosto fenomeni estremi ma aria pulita. Valori minimi per PM10 e ozono. Solo nel Lecchese quattro i giorni di superamento
Se sotto il profilo del fenomeni atmosferici estremi, il mese di agosto ha confermato la tendenza alla tropicalizzazione del nostro clima, almeno abbiamo respirato aria pulita. Le centraline dell’Arpa disseminate sul territorio provinciale che rientra nel cosiddetto “Agglomerato di Milano” con Milano, Monza, Como, Varese e Lecco hanno evidenziato costantemente valori di PM 10, PM 2.5 e Ozono largamente al di sotto delle rispettiva soglie di attenzione.
Solo per pochissimi giorni l’Ozono ha superato la soglia di 180 microgrammi per metro cubo, limitatamente a Lecco, Valmadrera e Moggio. Si è trattato, come in altre occasioni, di un record negativo, cioè, ad esempio, il giorno 6 soltanto la stazione di Moggio, in tutto l’aggregato milanese, ha fatto segnare il numero in neretto, anche se lo sforamento è stato minimo: 181. L’8 di agosto a superare la soglia è stata anche la rilevazione dell’impianto di via Sora a Lecco con 189, quello di Valmadrera a 190 e ancora Moggio a 190. Il giorno 10 l’Ozono ha colpito anche Saronno che ha fatto segnare il dato più alto dell’intero aggregato milanese con 194. Oltre il limite anche Lecco con 182 e Valmadrera con 189. Il giorno 11, infine, numerosi sforamenti: a Cantù (190), Como (201), Saronno 189, Lecco (198) e Valmadrera (193).
Ecco la situazione degli ultimi 10 giorni a Casatenovo, Lecco e Merate relativamente alle polveri sottili (PM 10). Il giudizio complessivo per l’intero periodo preso in esame dell’aria è “buono”.
Per quanto concerne l’Ozono, va precisato che il D.Lgs. 155/2010 consente il superamento della soglia di 120 microgrammi per metro cubo come media massima giornaliera calcolata sulle 8 ore per 25 volte l’anno come media su 3 anni. In realtà il 120 mµ/mc viene superato più di 25 volte pur restando in valori comunque contenuti.
Solo per pochissimi giorni l’Ozono ha superato la soglia di 180 microgrammi per metro cubo, limitatamente a Lecco, Valmadrera e Moggio. Si è trattato, come in altre occasioni, di un record negativo, cioè, ad esempio, il giorno 6 soltanto la stazione di Moggio, in tutto l’aggregato milanese, ha fatto segnare il numero in neretto, anche se lo sforamento è stato minimo: 181. L’8 di agosto a superare la soglia è stata anche la rilevazione dell’impianto di via Sora a Lecco con 189, quello di Valmadrera a 190 e ancora Moggio a 190. Il giorno 10 l’Ozono ha colpito anche Saronno che ha fatto segnare il dato più alto dell’intero aggregato milanese con 194. Oltre il limite anche Lecco con 182 e Valmadrera con 189. Il giorno 11, infine, numerosi sforamenti: a Cantù (190), Como (201), Saronno 189, Lecco (198) e Valmadrera (193).
Ecco la situazione degli ultimi 10 giorni a Casatenovo, Lecco e Merate relativamente alle polveri sottili (PM 10). Il giudizio complessivo per l’intero periodo preso in esame dell’aria è “buono”.
- https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Dettaglio-Comune.aspx?idComune=1354
- https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Dettaglio-Comune.aspx?idComune=1380
- https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Dettaglio-Comune.aspx?idComune=1386
Per quanto concerne l’Ozono, va precisato che il D.Lgs. 155/2010 consente il superamento della soglia di 120 microgrammi per metro cubo come media massima giornaliera calcolata sulle 8 ore per 25 volte l’anno come media su 3 anni. In realtà il 120 mµ/mc viene superato più di 25 volte pur restando in valori comunque contenuti.