Gilardi (PD): servono risorse urgenti per i trasporti
I problemi e le difficoltà del trasporto ferroviario in Lombardia sono seri ed anche alla luce dell'incidente ferroviario di oggi sono da affrontare e risolvere immediatamente e con estrema urgenza.
Al di là delle responsabilità che saranno la magistratura e gli organi tecnici a stabilire, è necessario che Regione e Governo siedano allo stesso tavolo e destinino parte del Piano regionale da 3 miliardi e parte delle risorse provenienti dal Recovery Fund alla manutenzione straordinaria della nostra linea ferroviaria - passaggi a livello compresi - ed all'ammodernamento dell'intero materiale rotabile senza attendere l'appuntamento olimpico del 2026. Mi auguro di non assistere al solito teatrino del rimpallo di responsabilità e di competenze, ma alla presa di coscienza della gravità della situazione e ai conseguenti interventi risolutivi. Sentiamo molte volte parlare di sicurezza a bordo dei treni, ma molto spesso si dimentica che la sicurezza sta anche e soprattutto al di fuori del treno. Per fortuna sembra che non ci siano persone morti o feriti gravi, ma ciò dipende soltanto dalla "fortuna" del periodo feriale e dell'effetto Covid sulla scarsa fruizione del trasporto pubblico.Non si scherzi sulla vita degli oltre 800 mila pendolari che da settembre torneranno in Lombardia ad utilizzare il treno come mezzo di lavoro, studio e vacanza.
Al di là delle responsabilità che saranno la magistratura e gli organi tecnici a stabilire, è necessario che Regione e Governo siedano allo stesso tavolo e destinino parte del Piano regionale da 3 miliardi e parte delle risorse provenienti dal Recovery Fund alla manutenzione straordinaria della nostra linea ferroviaria - passaggi a livello compresi - ed all'ammodernamento dell'intero materiale rotabile senza attendere l'appuntamento olimpico del 2026. Mi auguro di non assistere al solito teatrino del rimpallo di responsabilità e di competenze, ma alla presa di coscienza della gravità della situazione e ai conseguenti interventi risolutivi. Sentiamo molte volte parlare di sicurezza a bordo dei treni, ma molto spesso si dimentica che la sicurezza sta anche e soprattutto al di fuori del treno. Per fortuna sembra che non ci siano persone morti o feriti gravi, ma ciò dipende soltanto dalla "fortuna" del periodo feriale e dell'effetto Covid sulla scarsa fruizione del trasporto pubblico.Non si scherzi sulla vita degli oltre 800 mila pendolari che da settembre torneranno in Lombardia ad utilizzare il treno come mezzo di lavoro, studio e vacanza.
Antonio Gilardi – Responsabile Trasporti PD Provinciale Lecco