Sartirana: la seconda strage di pesci si poteva evitare. Ma la Giunta non c'era

Quasi certamente se l’Ufficio Ecologia, l’assessorato competente e il sindaco avessero percepito la gravità della situazione migliaia di pesci si potevano salvare. Ieri bisognava chiudere subito la riserva dopo la moria nella notte tra lunedì e martedì, e chiedere l’intervento dei vigili del fuoco per riossigenare l’acqua. Invece nessuno dell’Amministrazione comunale ieri si è degnato di salire alla riserva, solo stamattina si è visto il sindaco che, finalmente, ha deciso di chiudere gli accessi anche a causa dell’odore nauseabondo provocato dalle migliaia e migliaia di pesci morti.


E’ incredibile la superficialità con cui l’apparato comunale e la maggioranza politica che governa Merate hanno affrontato l’emergenza.  Per un giorno intero la situazione è stata fronteggiata soltanto dai pescatori e dai volontari mentre la maggioranza consigliare organizzava il rinfresco per il compleanno della segretaria comunale. Già ieri da queste colonne avevamo chiesto l’intervento dei pompieri che in altre occasioni si era rivelato determinante. Ma nessuna autorità tecnica e politica è scesa in campo. Così nella seconda drammatica notte tra martedì e mercoledì altre migliaia di pesci sono affiorati a pancia in su. Una catastrofe senza precedenti.
C’è un prezzo da pagare per questi errori. E massimo Augusto Panzeri ormai ne sta collezionando troppi in così poco tempo per continuare a restare al suo posto.
Claudio Brambilla
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