Valletta: nuovo sfogo della prof. Fumagalli in video su banchi, aule, orari e insegnanti

La prof. Claudia Fumagalli
Dopo un primo tentativo fatto all'inizio di maggio, la professoressa Claudia Fumagalli, docente presso la scuola secondaria di primo grado di La Valletta Brianza è tornata alla carica. Nella giornata di ieri, infatti, la prof 'social' ha pubblicato un secondo video rivolto alla ministra Lucia Azzolina sul suo ormai celebre canale YouTube. In dodici minuti ha concentrato tutto il suo disappunto su come, a distanza di ormai cinque mesi dall'inizio della pandemia e dunque dalla chiusura delle scuole, il Ministero stia gestendo la situazione. Inevitabilmente, lo sfogo parte proprio da una delle ultime novità comunicate dal Ministro all'Istruzione: i banchi con le rotelle. "Sembrano essere la panacea di ogni male" ironizza la prof, sconcertata dalla preoccupazione destata per dei banchi e soprattutto dalla soluzione trovata. "I ragazzi si muovono, non sono mai fermi durante le lezioni" prosegue, definendo ingestibile ed a tratti tragicomica un'ipotetica classe arredata con dei banchi a rotelle, in cui, come è stato più volte ribadito dal Comitato Tecnico Scientifico, è solamente necessario che ci sia un metro di distanza tra un alunno e l'altro a partire dalla bocca.
Dopo questa - non certo trascurabile - questione, la prof. Fumagalli si è concentrata poi sulle aule. Tante delle classi degli edifici scolastici sul territorio nazionale, infatti, non saranno più sufficienti a contenere gli studenti, distanziati così come il Ministero impone.

IL VIDEO


"28, 29 o addirittura 30 alunni sono spesso concentrati in aule piccole" puntualizza. Anche qui, senza mandarle a dire, sviscera poi quello che è il suo dubbio principale. La soluzione trovata - quella di utilizzare spazi esterni alle scuole come cinema, musei e sale degli oratori - non è praticabile. O meglio, alla teoria funziona benissimo, ma è evidentemente pensata da chi, in una scuola di un qualunque piccolo comune italiano, non ci ha mai messo piede. "Questi spazi di cui la ministra parla" precisa "sono da trovare, e soprattutto è necessario che siano estremamente vicini tra loro per garantire una copertura su tutte le aule durante il cambio dell'ora". Pensando sia in generale che, più nel dettaglio, alla situazione della secondaria di primo grado di La Valletta, il problema principale resta la carenza di personale ATA per mettere in campo una soluzione del genere.


L'homepage del canale YouTube

"Non è fattibile lasciare una classe intera lontana dal plesso scolastico, anche fosse di soli 200 metri, senza il supporto di una bidella da chiamare in caso di bisogno".
Come nel gioco del domino, questo problema ne provoca subito un altro. Se, infatti, non è sempre possibile trovare nuovi spazi, si possono sdoppiare le classi. Le 10 ore adibite all'insegnamento di Lettere, dunque, diverrebbero 20 se spalmate su due gruppi. A mancare, questa volta, sono gli insegnanti. A solo un mese e mezzo dall'inizio effettivo del nuovo anno scolastico, non c'è però traccia dei nuovi insegnanti promessi dal Ministero. L'organizzazione di questa nuova, inedita vita scolastica post Covid-19 diventa quindi sempre più difficoltosa, in un circolo vizioso costellato di incertezza e confusione.
G.Co.
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