Accadeva 30 anni fa/99 maggio: la Lega Lombarda fa a pezzi il pentapartito. Seconda forza politica in Regione e provincia

Sei maggio 1990: un ciclone attraversa la sonnecchiosa prima repubblica. I partiti storici arretrano ad ogni livello istituzionale: regionale, provinciale, comunale. Le elezioni hanno scontato l’onda lunga della protesta che ha un nome quasi nuovo nel panorama politico nazionale e locale: Lega. Il partito della Lombardia, che già chiede l’autonomia piena, preludio della secessione è incarnato da Umberto Bossi che in qualche occasione aveva tenuto comizi con 15-20 persone, anche nel nostro territorio. Il suo proconsole nel lecchese è Stefano Galli. In regione la Lega passa dallo 0,5% del 1985 al 18,9% diventando di colpo il secondo partito dietro la Dc  che si ferma al 28,6% (- 7,4%). Il Pci è terzo a 18,8%.

Al Pirellone vanno Giliola Sironi della Dc con 4.586 preferenze personali ottenute nel bacino dell’Ussl 14 (meratese-casatese) e Stefano Galli, Lega Lombarda con 889.

Clicca sull'immagine per ingrandire

Stessa musica al Consiglio provinciale che nel 1990 si trova ancora in Villa Saporiti a Como. Dei 36 consiglieri 12 sono della Dc, 9 della Lega, 5 del Pci, 5 del Psi, 1 del Pli, 1 dei verdi, 1 del Pri, 1 del Msi e 1 dell’Arcobaleno. I meratesi-casatesi eletti sono Renato Cogliati, ex sindaco di Olgiate, Giacomo Romerio sindaco uscente di Merate, Domenico Galbiati già parlamentare e Fernanda Mauri per la Dc, Bruno Crippa per il Pci e Marco Molgora per i Verdi Arcobaleno.



Da sinistra: Renato Cogliati (DC collegio di Olgiate), Giacomo Romerio (DC collegio di Merate)
e Domenico Galbiati (DC collegio di Casatenovo)


Da sinistra Fernanda Mauri (DC collegio di Valmadrera), Bruno Crippa (Partito Comunista collegio di Osnago),
e Marco Molgora (Verdi Arcobaleno collegio di Osnago)


Il quadro locale non è diverso. A Merate la Dc con Mario Gallina vince ma scende dal 50 al 44% perdendo così due seggi da 17 a 15. Si badi bene che il sistema elettorale era di tipo proporzionale con 30 consiglieri. Il risultato ottenuto dalla Dc impone un’alleanza. La scelta inevitabile cade sul Partito Socialista Italiano (Psi) che pure è sceso dal 14,2 all’11,1% con 3 seggi. Per la prima volta dal dopoguerra Merate sarà governata da un’alleanza Dc-Psi con 18 seggi. All’opposizione vanno il Partito Comunista Italiano (Pci) che dal 16,7 è sceso al 12,2% con 4 seggi; la Lega Lombarda che non c’era alle comunali del 1985 balza al 17,9% conquistando ben 6 seggi. A completare l’Aula il Partito repubblicano Italiano (Pri) con il 3,8% e 1 seggio e i Verdi con il 5,7% e 1 seggio. Sconfitta clamorosa per i partiti storici al governo a Roma: il Partito Liberale (Pli) che ottiene l’1,6% e il Partito Socialdemocratico (Psdi) che ottiene 1,2% entrambi senza seggi. Non si presenta Democrazia proletaria che nel 1985 aveva ottenuto il 2,9%.

Ecco i 30 consiglieri comunali di Merate.
 


Clicca sull'immagine per ingrandire

L’indomani del 6 maggio i partiti si contano e tentano di riprendersi dalla botta assestata da quel partito di razzisti come viene apostrofata la Lega durante le dirette televisive da Bobo Craxi a Bruno Vespa a Moretti di Telekabul. La Dc tiene ancora, del resto tangentopoli è ancora in fase embrionale; c’è quell’ex poliziotto ora Pm a Milano che incomincia a creare qualche fastidio con le prime indagini sulla corruzione che domina nella Milano da bere. Ma sono piccole avvisaglie. Craxi è ancora in sella anche se non è più presidente del Consiglio e i Dc storici stanno ancora tutti al governo. Le maggioranze comunali sono alle prese con la nomina del sindaco e degli assessori. Il maggioritario nei piccoli comuni (sotto i 5mila abitanti) rende le cose più facili.

Airuno: la Dc vince e ottiene 12 seggi ma arretra. Scompare il Psi che pure ha ottenuto 226 voti e al suo posto entra in Aula la Lista Civica con 389 voti a 3 seggi.

Imbersago: Giovanni Villa con 140 preferenze mantiene la leadership della Dc che si conferma primo partito con 427 voti e 12 seggi. Sconfitto Angelo Panzeri del Psi, figura di primo piano nel partito a livello di Comprensorio lecchese. Con 207 voti ottiene 3 seggi.

Robbiate: Nonostante le risse interne, lo Scudocrociato vince ancora sia pure di misura, 1.044 voti contro gli 800 di Vivi Robbiate e i 539, andati perduti, di Solidarietà Democratica. Alla Dc vanno 16 seggi, a Vivi Robbiate 4.

Verderio Inferiore: La dc passa da 430 a 383 voti ma mantiene la maggioranza con 12 seggi. Sinistra per Verderio cresce, ma non abbastanza, dai 197 voti del 1985 a 277 e ottiene 3 seggi.

Osnago: Pesante ridimensionamento della Dc che passa da 1.120 voti dell’85 a 831. Le liste alternative, Sinistra per Osnago (629) e Psi (381) ottengono sommati un consenso nettamente superiore ma la legge del maggioritario è implacabile. Si ottengono 12 o 16 consiglieri contro i 3 o 4 con un solo voto in più. Così, eludendo di fatto la volontà popolare, la Dc ottiene 16 seggi, Sinistra per Osnago, 4.

Paderno D’Adda: Dopo la breve parentesi democristiana i padernesi ritornano a votare il centrosinistra il cui rappresentante storico è Renato Viganò. Vivere Paderno passa da 639 a 787 voti conquistando così 12 seggi; la dc si ferma a 3 seggi.

Verderio Superiore: la situazione resta pressoché la stessa del 1985. La Dc aumenta da 423 a 428 i consensi e ottiene 12 seggi; Sinistra per Verderio sale da 281 a 292 voti e siede in minoranza con 3 seggi.





 
Andrea Consonni, capolista del Pci esamina i risultati




A sinistra Veles Gualtieri, segretario del Pci a Villa Confalonieri, a destra  i dirigenti del Psi meratese
con di spalle il capo storico Marcello Basosi, alla sua destra Mauro Marinari e, di fronte, Antonio Brambilla


Fuori dal perimetro della politica molti meratesi sono alle prese con le allergopatie di stagione. All’Inrca di Casatenovo il dottor Fabrizio della Torre sperimenta nuove tecniche per individuare con rapidità la causa delle singole allergie e il suo reparto diventa un punto preciso di riferimento per tutto il Comprensorio.



Un gravissimo caso di inquinamento del torrente Bevera ripropone la questione ex Siplar a Airuno, ora Petrol Dragon. Legambiente e i cittadini sono in campo contro lo stoccaggio di materiale nei sili dell’azienda airunese. Il liquame che dal torrente Bevera si è riversato nell’Adda ha provocato una impressionante moria di pesci. Un danno ambientale notevole. Sul posto le forze di polizia e il pretore Consolandi.



Merate, grazie alla Proloco, si prepara a Italia 90. Con un maxi schermo posizionato al collegio Manzoni i meratesi potranno vedere le partite del mondiale di calcio. A Cassina Fra’ Martino, più modestamente, inizia la lunga rassegna “Merate Sport”, giunta alla quinta edizione. “Quater pass per Cassina” raccoglie centinaia di adesioni.


 
99/continua
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.