Merate: in un libro la storia del dott. Adolfo Sindoni, medico condotto dal 1922 al '66, contribuì all'espansione del Mandic
L'autore del libro Gabriele Pirovano
Scrive così Gabriele Pirovano nell'introduzione al suo volume, pubblicato solo qualche giorno fa in omaggio alla famiglia Sindoni. Il libro, quasi duecento pagine tra racconti, immagini e documenti, regala ai lettori uno spaccato estremamente realistico della Merate di inizio secolo scorso. La biografia, precisa e coerente, è frutto di una lunga ricerca che Pirovano ha compiuto, raccogliendo materiale d'archivio dalla casa meratese della famiglia Sindoni, che altrimenti sarebbe andato inevitabilmente dimenticato. "Con questo volume ho voluto omaggiare il dottor Adolfo" ha spiegato con modestia l'autore "dandogli l'importanza che si merita di ricevere dalla città di Merate". Se ciò che lo legava alla famiglia Sindoni era un rapporto di amicizia con Francesco, il primogenito del dottor Adolfo, è stato proprio Elio, unico figlio ancora in vita e fisico di fama mondiale, a spronare Gabriele Pirovano a mettere per iscritto le memorie dei Sindoni. La storia della famiglia affonda le sue radici in un piccolo comune della Provincia di Messina, Piraino, dove il 5 luglio del lontano 1897, dai coniugi Francesco Sindoni e Ginevra Tocco, nasce Adolfo. Il ragazzo che sarebbe diventato il medico di tutto il territorio meratese ha trascorso un'infanzia tranquilla, circondato dall'affetto dei fratelli e delle sorelle, e si è innamorato della giovane Amalia, che poi sarebbe diventata sua moglie. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, Adolfo Sindoni è nel bel mezzo degli studi di Medicina a Messina.
Il dottor Adolfo Sindoni
Chiamato alle armi, anche al fronte ha modo di mostrare le sue capacità mediche, fino al congedo avvenuto nel 1920. Un anno dopo, il 7 luglio del 1921, si laurea a pieni voti, decidendo subito dopo di trasferirsi a Milano, dove si iscriverà all'Ordine dei Medici. É il 10 gennaio del 1922, però, che il dottor Sindoni fa tappa per la prima volta nel meratese, prestando servizio nell'allora Comune di Sabbioncello come medico chirurgo.
Il dottor Sindoni ritratto sul tetto dell'Ospedale Civico di Merate
La Merate che fa capolino nelle pagine del libro di Gabriele Pirovano è una città laboriosa, viva, fulcro delle attività produttive - prevalentemente di natura agricola - in cui, come scrive l'autore stesso, "il ritmo della vita veniva regolato dal sorgere del sole e dal suono delle campane". A 24 anni, dunque, come dimostrano gli attestati contenuti nel volume, il dottor Adolfo Sindoni inizia ad operare nel Consorzio Medico Comunale, detto Mutua Sanitaria, venendo nominato medico condotto del territorio. Nel 1923, il dottore si sposa con l'amata Amalia, con il Podestà Carlo Baslini, amico di famiglia, a fargli da testimone. Gli anni meratesi trascorrono tra gli impegni lavorativi e famigliari, come dimostrano le pagine dell'agenda riportate nel libro da Pirovano.
A Sabbioncello l'Asilo, il Municipio e la Chiesa parrocchiale
"Non è stato certo un periodo facile per fare il medico" ha spiegato l'autore, ricordando che, oltre alla guerra, la popolazione si trovava ad affrontare costantemente malattie di cui ancora, magari, non c'era una cura. Il dottor Sindoni inizia poi a lavorare anche per l'allora Ospedale Civico di Merate, operando in diverse specializzazioni. "Sindoni ha ricoperto un periodo storico importantissimo ed era, non dimentichiamolo, l'unico medico del territorio". Ha contribuito tra l'altro all'espansione dell'ospedale di Merate, rendendosi costantemente disponibile per fornire diversi servizi di emergenza.
Merate, Ospedale Civico e Pio Istituto Terzaghi
Nella metà del libro, una testimonianza scritta dal figlio Francesco, nato nel 1928, racconta il giorno in cui la città di Merate è entrata in guerra: è il 10 giugno del 1940. Il testo prosegue con pagine di diario degli altri figli del dottor Sindoni, Ettore, nato nel 1930, Anna Maria, classe 1932, ed infine Elio, venuto alla luce nel 1937. "Una volta finita la guerra, anche due dei figli decidono di seguire le orme del padre, portando avanti la sua professione" racconta l'autore, sottolineando l'importanza del tramandare un mestiere così fondamentale in quel un periodo storico.
La famiglia Sindoni in gita a Pisa
"Dopo un primo periodo iniziale, il dottor Francesco ed il dottor Ettore apriranno in forma congiunta un ambulatorio medico di condotta presso la via Caneva, nel centro di Merate, e proseguiranno la loro attività fino agli anni Duemila". Il 27 dicembre del 1966, il dottor Adolfo Sindoni viene nominato Cavaliere della Repubblica, ed un anno dopo, l'8 febbraio del 1967, il comune di Merate gli conferisce l'attestato di benemerenza ed una medaglia d'oro, in segno di riconoscimento per quanto fatto per la città. Solo pochi mesi, e il dottor Sindoni concluderà la sua carriera andando in pensione per raggiunti limiti d'età.
Il dottor Adolfo e la moglie Amalia festeggiano i 50 anni di matrimonio (1973)
La casa dei Sindoni a Merate
Gli ultimi anni di vita trascorrono con la presenza costante dei figli e dell'amata moglie nella casa meratese, fino al 29 marzo del 1975, giorno in cui la città intera e tutto il territorio piangono la scomparsa del dottor Adolfo Sindoni. Il libro è dunque una rara testimonianza dei ben 43 anni in cui il dottore ha esercitato la professione, prodigandosi per la comunità. "Dal 1922 al 1966, è stato, se vogliamo, il testimone silenzioso e schivo della vita dei meratesi per più generazioni" scrive in una lettera riportata nel libro Mario Gallina, sindaco di Merate tra il 1990 ed il 1995. "Ci sembra inutile ricordare quanto fece nella sua attività professionale presso la Fondazione Cerri, da cui prese sviluppo l'Ospedale, presso la Mutua Sanitaria, presso l'ONMI e soprattutto nella impegnativa condotta medica".
I figli Francesco, Ettore, Elio e Anna Maria
Tra curiosità, documenti ufficiali, pagine di agende e attestati, Gabriele Pirovano è riuscito a restituire al lettore il ritratto di un uomo e di un professionista appassionato del suo lavoro ed estremamente legato alla sua famiglia. La speranza è che anche coloro che non l'hanno conosciuto possano apprezzare il lascito del dottor Adolfo Sindoni, tramandato ai suoi figli e un po' anche a tutta la comunità di Merate.
Giorgia Colombo