Merate, 'La collinetta di via Leopardi': nel libro di Zuppani gli anni 80 e la giovinezza
Un racconto sulla perdita di uno dei luoghi del cuore dell'infanzia: è così che Alvise Zuppani, meratese classe 1974, descrive il suo libro, pubblicato settimana scorsa, dal titolo "La collinetta di via Leopardi". Il romanzo, edito dalla casa editrice TAM - Piccoli Libri Eccellenti, è ambientato a Merate nella prima metà degli anni Ottanta, e ha per protagonisti quattro giovani ragazzi - Alessandro, Daniele, Giuseppe e Biagio - che si scontrano con il mondo degli adulti che vuole sottrarre loro l'amato rifugio, una casa sull'albero situata proprio in via Leopardi. A partire da qui, nel verde della Brianza, dove è in corso una trasformazione edilizia senza precedenti, la storia dei quattro si intreccia con la realtà della ‘ndrangheta e dei suoi loschi affari.
Alvise Zuppani, che ha abitato a Merate per oltre trent'anni, risiede oggi a Calolziocorte, ed è docente di inglese all'Istituto Fiocchi di Lecco. L'amore per la scrittura lo accompagna fin da bambino: ha infatti alle spalle la pubblicazione di diversi racconti. "Circa quattro anni fa mi sono trovato con in mente questa storia ambientata a Merate" spiega l'autore "che era inizialmente nata come una raccolta di racconti". Man mano che i personaggi - tutti inventati - hanno iniziato a prendere vita dalla sua penna, però, è nata la decisione di scrivere un vero e proprio romanzo. Nel libro ci sono dunque tanti dei ricordi dell'infanzia di Alvise, che ha vissuto buona parte delle sue giornate da bambino su quella collinetta, dove ora c'è un complesso di case, che per i ragazzi meratesi dell'epoca rappresentava un vero a proprio giardino dell'eden, poi perduto. Due sono i temi cardine del romanzo: la crescita, scandita da tutti quei momenti che poi definiranno la maturità di una persona, e l'ambiente, visto nell'ottica della salvaguardia di un luogo incontaminato quale era la collinetta di via Leopardi.
Lo scrittore Alvise Zuppani
Una volta terminato il romanzo, più di un anno fa, Alvise ha trascorso parecchi mesi in cerca di una casa editrice per la pubblicazione del romanzo "inventato, ma verosimile", come lo descrive lui stesso. Nonostante le difficoltà iniziali dovute alla ricerca di qualcuno che leggesse il manoscritto, oggi, grazie all'ottima distribuzione ottenuta, il romanzo si trova sugli scaffali delle librerie di tutta Italia. Zuppani sta ricevendo molti apprezzamenti da chi ha già avuto modo di leggere il libro in queste due settimane, e tanti dei complimenti vengono, ovviamente, dai coetanei che, come lui, hanno trascorso momenti dell'infanzia alla Collinetta.
Alvise Zuppani, che ha abitato a Merate per oltre trent'anni, risiede oggi a Calolziocorte, ed è docente di inglese all'Istituto Fiocchi di Lecco. L'amore per la scrittura lo accompagna fin da bambino: ha infatti alle spalle la pubblicazione di diversi racconti. "Circa quattro anni fa mi sono trovato con in mente questa storia ambientata a Merate" spiega l'autore "che era inizialmente nata come una raccolta di racconti". Man mano che i personaggi - tutti inventati - hanno iniziato a prendere vita dalla sua penna, però, è nata la decisione di scrivere un vero e proprio romanzo. Nel libro ci sono dunque tanti dei ricordi dell'infanzia di Alvise, che ha vissuto buona parte delle sue giornate da bambino su quella collinetta, dove ora c'è un complesso di case, che per i ragazzi meratesi dell'epoca rappresentava un vero a proprio giardino dell'eden, poi perduto. Due sono i temi cardine del romanzo: la crescita, scandita da tutti quei momenti che poi definiranno la maturità di una persona, e l'ambiente, visto nell'ottica della salvaguardia di un luogo incontaminato quale era la collinetta di via Leopardi.
Lo scrittore Alvise Zuppani
G.Co.