Merate: il bilancio di Casa Amica chiude in utile. 150 soci attivi. Rinnovato il CdA
“Il buon andamento di Casa Amica Merate degli anni precedenti ci consente di guardare al 2020 con una certa serenità, nonostante l’emergenza Covid-19”.
Il presidente della cooperativa sociale Fulvio Beretta ha aperto l’assemblea dei soci, riunitasi venerdì sera nella sede di via Campi, focalizzandosi sui positivi risultati dell’anno 2019, che si è chiuso con un utile di 72 mila euro, senza però trascurare gli effetti della pandemia che sono destinati a lasciare il segno sul bilancio dell’anno in corso.
L’anno lasciato alle spalle è stato particolarmente significativo per Casa Amica e non solo per l’aumento dei soci attivi che sono ormai 150, ma anche perché ha visto la realizzazione dell’ampliamento della parte produttiva della cooperativa che presto potrà disporre di 400 metri quadrati di capannone che consentiranno una riorganizzazione dell’attività e la sua espansione.
Ovviamente anche Casa Amica ha dovuto fare i conti con il Coronavirus, con l’interruzione dell’attività “attuata anzitempo rispetto ad altre realtà – ha spiegato il presidente Beretta – per garantire e tutelare la salute di quanti operano all’interno della cooperativa”.
Sono ormai ottanta le persone che con vari ruoli e a vario titolo fanno riferimento a Casa Amica, di questi 17 sono normodotati, di cui 15 assunti a tempo indeterminato, 2 a tempo determinato; 3 diversamente abili a tempo indeterminato con contratto part time; 11 diversamente abili full time a tempo indeterminato; 5 diversamente abili legati alle commesse lavorative con i clienti della cooperativa; 22 diversamente abili a carico della Provincia di Lecco; 58 soggetti nella Cooperativa B e 20 diversamente abili ospiti del Cse, quindi della cooperativa A, per un totale di 78 soggetti.
I coordinatori sono Rocco Crea, responsabile produzione, che cura anche i rapporti con i clienti supportato dall’ingegner Filippo Casati (vice responsabile), Losa Cosmin responsabile della divisione Elemaster, Chiara Scaioli coordinatrice che si occupa dei rapporti con il Collocamento provinciale e il coordinatore Franco Arlati.
Un ruolo molto significativo e importante è svolto dai volontari, che affiancano gli utenti disabili nelle operazioni di assemblaggio e si occupano del completamento delle commesse lavorative.
“La presenza dei volontari - si legge nella relazione allegata al Bilancio sociale – continua ad essere una ricchezza non solo per l’impegno continuo di cura nel completamento delle lavorazioni ma anche e soprattutto per il valore aggiunto della cura amicale e della serenità con cui si rapportano con gli utenti”.
A ottobre Casa Amica tornerà a disporre anche dello spazio attualmente occupato dall’associazione Mehala, e questo dovrebbe consentire la riorganizzazione degli ambienti utilizzati dagli ospiti del Cse coordinato da Valentina Francescatti con il contributo degli educatori Giuseppe Lavelli, Nicoletta Rigamonti e Ambrogio Villa.
Tutto sommato il presidente non ha nascosto un certo ottimismo, nonostante gli effetti negativi legati al Covid-19, soprattutto grazie agli “amici” di Casa Amica, e cioè quelle aziende che forniscono lavoro alla cooperativa. Tra queste ci sono Elemaster, Torneria Colombo, Regina Catene, Alpina Raggi, Krino, Caleidograf… solo per citarne alcune e alle quali è andato il sentito ringraziamento dell’interno consiglio di amministrazione di Casa Amica Merate.
Conclusi i passaggi burocratici si è quindi passati al rinnovo del Consiglio di Amministrazione che è stato esteso da sei a nove componenti, consentendo così l’inserimento anche di alcuni dipendenti della Cooperativa.
Sono risultati eletti: Fulvio Beretta, Angelo Baiguini, Alfredo Casaletto, Daniele Castelli, Gabriella Mauri, Maddalena Reitano (membri esterni), Rocco Crea, Laura Biffi e Filippo Casati (dipendenti). Da segnalare l’ingresso di un volto nuovo, si tratta dell’avvocato Maddalena Reitano di Casatenovo.
L’assemblea è stata preceduta da un aperitivo con focacce e pizzette offerte dal Panificio Tamandi di Merate.
Il presidente della cooperativa sociale Fulvio Beretta ha aperto l’assemblea dei soci, riunitasi venerdì sera nella sede di via Campi, focalizzandosi sui positivi risultati dell’anno 2019, che si è chiuso con un utile di 72 mila euro, senza però trascurare gli effetti della pandemia che sono destinati a lasciare il segno sul bilancio dell’anno in corso.
Nella sua relazione non ha nascosto la soddisfazione per il trend positivo della cooperativa che solo dieci anni fa aveva un fatturato inferiore ai 100mila euro e un pesante disavanzo, mentre nel 2019 e per il secondo anno di seguito il fatturato ha superato il milione di euro.
Ovviamente anche Casa Amica ha dovuto fare i conti con il Coronavirus, con l’interruzione dell’attività “attuata anzitempo rispetto ad altre realtà – ha spiegato il presidente Beretta – per garantire e tutelare la salute di quanti operano all’interno della cooperativa”.
Nel corso degli ultimi cinque anni, attraverso una rete di rapporti fra pubblico e privato, Casa Amica ha realizzato un’offerta articolata di servizi all’interno della stessa struttura, dove sono operativi un settore di inserimento lavorativo, la classica cooperativa di Tipo B, ed un Centro Socio educativo (Cse), finalizzato a dare il massimo supporto possibile alla persona svantaggiata e al suo nucleo familiare.
L'avvocato Maddalena Reitano, "new entry" nel CdA
I coordinatori sono Rocco Crea, responsabile produzione, che cura anche i rapporti con i clienti supportato dall’ingegner Filippo Casati (vice responsabile), Losa Cosmin responsabile della divisione Elemaster, Chiara Scaioli coordinatrice che si occupa dei rapporti con il Collocamento provinciale e il coordinatore Franco Arlati.
Un ruolo molto significativo e importante è svolto dai volontari, che affiancano gli utenti disabili nelle operazioni di assemblaggio e si occupano del completamento delle commesse lavorative.
“La presenza dei volontari - si legge nella relazione allegata al Bilancio sociale – continua ad essere una ricchezza non solo per l’impegno continuo di cura nel completamento delle lavorazioni ma anche e soprattutto per il valore aggiunto della cura amicale e della serenità con cui si rapportano con gli utenti”.
Tornando alle cifre, per quanto riguarda il bilancio di previsione per il 2020, tenuto conto degli effetti della pandemia, è stata ipotizzata una contrazione fisiologica dovuta al lockdown del fatturato che è stato stimato in 750 mila euro, contro il milione e rotti dello scorso anno, con una perdita preventivata di circa 75 mila euro, mentre l’anno scorso l’utile è stato appunto di 72 mila euro.
I soci intervenuti all’assemblea di Casa Amica. Da sinistra verso destra: Filippo Casati, Maddalena Reitano, Gabriella Mauri,
Alfredo Casaletto, Angelo Baiguini, il presidente Fulvio Beretta, Laura Biffi e Rocco Crea
Alfredo Casaletto, Angelo Baiguini, il presidente Fulvio Beretta, Laura Biffi e Rocco Crea
Tutto sommato il presidente non ha nascosto un certo ottimismo, nonostante gli effetti negativi legati al Covid-19, soprattutto grazie agli “amici” di Casa Amica, e cioè quelle aziende che forniscono lavoro alla cooperativa. Tra queste ci sono Elemaster, Torneria Colombo, Regina Catene, Alpina Raggi, Krino, Caleidograf… solo per citarne alcune e alle quali è andato il sentito ringraziamento dell’interno consiglio di amministrazione di Casa Amica Merate.
Conclusi i passaggi burocratici si è quindi passati al rinnovo del Consiglio di Amministrazione che è stato esteso da sei a nove componenti, consentendo così l’inserimento anche di alcuni dipendenti della Cooperativa.
Sono risultati eletti: Fulvio Beretta, Angelo Baiguini, Alfredo Casaletto, Daniele Castelli, Gabriella Mauri, Maddalena Reitano (membri esterni), Rocco Crea, Laura Biffi e Filippo Casati (dipendenti). Da segnalare l’ingresso di un volto nuovo, si tratta dell’avvocato Maddalena Reitano di Casatenovo.
L’assemblea è stata preceduta da un aperitivo con focacce e pizzette offerte dal Panificio Tamandi di Merate.