Sartirana: chiazze biancastre sulle acque e cattivi odori, mentre San Rocco è sepolto
Eppure in queste giornate la riserva è stata meta di centinaia di persone alla ricerca di un habitat tranquillo e fresco. Come sia possibile che a Palazzo non capiscano di quale grande opportunità anche economica dispone Merate è per noi da tempo ormai incomprensibile. Un robusto intervento pur nel rispetto della fascia più sensibile che in ossequio al regolamento si può anche chiudere tra aprile e giugno regalerebbe ai meratesi un angolo di verde bellissimo soprattutto per i bambini. Invece nulla, via Verdi è l'unica priorità di questa Amministrazione lego-forzista.
San Rocco
Peggio ancora sta lo stagno di San Rocco. La fioritura delle piante acquatiche ha di fatto ricoperto lo specchio d'acqua e oggi si fatica a capire dove finisce il terreno e dove inizia lo stagno. Con qualche pericolo non certo eliminato dalle strisce plastiche tirate tra un albero e l'altro. Se l'accordo con la proprietà non si riesce a raggiungere dovrebbe scattare l'ordinanza di messa in sicurezza, promessa già dall'ex assessore Vivenzio qualche anno fa e mai emanata. Robbiani è persona coriacea ma a quanto pare anche lui si è fermato di fronte alle argomentazioni del legale della proprietà.
Così due spazi verdi da valorizzare ai fini turistici, ambientali e economici marciscono nel disinteresse dell'Amministrazione comunale. Un vero peccato.