Osnago, estorsione in un bar: in Appello alleggerite le pene

Nell'ottobre 2019 avevano definito la loro posizione, optando per due riti alternativi. Quest'oggi in Tribunale a Milano, in appello, la pena applicata loro è stata ri-concordata, con un "ribasso" per entrambi. Si torna così a parlare del "blitz" compiuto nell'aprile dello scorso anno dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Merate che, appostandosi all'esterno di un locale di Osnago, avevano colto letteralmente sul fatto un soggetto portatosi presso il pubblico esercizio - secondo le risultanze investigative - per "batter cassa". P.D.M., classe 1983, era così stato arrestato per estorsione, aggravata dall'uso di armi, venendo trovato altresì in possesso di coltelli a serramanico, denaro, assegni e cocaina. Difeso dall'avvocato Rocco Romellano, in primo grado era stato processato in abbreviato, venendo condannato a 5 anni e 4 mesi. Oggi la pena è stata ridefinita in 4 anni e 8 mesi oltre a 1.800 euro di multa.
Aveva invece patteggiato, a Lecco, C.P., ritenuto coinvolto nelle "attività" del P.D.M. e, tra l'altro, già noto alle cronache in quanto vittima nel dicembre del 2017 di un'aggressione a Novate: nella mattinata odierna, assistito dall'avvocato Richard Martini, ha ottenuto una lieve rimodulazione. Da 2 anni e 8 mesi si è passati a 2 anni e 6 mesi, con 600 euro di multa.
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