Mandic: lettera degli ''invisibili'' dell'officina, equiparati agli amministrativi nella premialità Covid. Il rischio vale 300 €

Sono stati inseriti nella "fascia C" riservata al "personale amministrativo con presenza in sede" e quale premialità per l'emergenza Covid riceveranno una somma tra i 300 e i 350 euro.

L'officina del Mandic


Sono i cosiddetti "invisibili" (da loro stessa definizione), gli addetti dell'officina manutenzione dell'ospedale Mandic di Merate. Un riconoscimento stabilito per entità, criteri di assegnazione e collocazione nelle fasce, a livello di accordo tra regione Lombardia e organizzazioni sindacali e che, stando alla lettera affissa in bacheca dai dipendenti, non avrebbe tenuto conto dell'effettivo ruolo svolto in questi mesi di emergenza dal personale dell'officina a rischio quotidiano, come i sanitari, di contagio da coronavirus.

Gli operai dell'officina, infatti, sono gli stessi che hanno fatto i traslochi per adibire i reparti a Covid, quelli che sono intervenuti per le manutenzioni urgenti anche dove c'erano pazienti positivi, che hanno predisposto flussimetri, prese elettriche, che si sono adoperati per far sì che i macchinari potessero erogare 4500 litri di ossigeno giornalieri contro i 200 "ordinari". Insomma in prima fila c'erano anche loro. Non una linea "sanitaria" ma una linea fatta di lavori manuali e meccanici, indispensabile e senza la quale il sistema non avrebbe potuto affrontare l'emergenza ed erogare servizi.

"Sarebbe bastato veramente poco per una volta per essere riconosciuti per quello che siamo e per quello che costantemente facciamo. Ma non preoccupatevi" conclude lo scritto "noi continueremo a fare il nostro dovere, perchè noi pensiamo all'utenza".
S.V.
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