Merate: in pensione Angelo Beretta, dal 1985 in comune prima come bidello e poi come messo

Era il 30 dicembre 1985 e Angelo Beretta veniva assunto dal comune di Merate.
Oggi 30 giugno 2020 ha chiuso il suo percorso lavorativo raggiungendo il traguardo della pensione.
Messo comunale, Angelo è uno dei volti più conosciuti di palazzo Tettamanti (un tempo villa Confalonieri) e prima ancora della scuola di via fratelli Cernuschi.

Angelo Beretta davanti allo scalone del palazzo municipale

 

Classe 1963, a Merate era giunto dopo aver vinto un concorso per bidello. Era stato così assegnato alla direzione didattica delle scuole che si trovavano dove ora c'è il centro diurno disabili e questo mondo fatto di bambini gli ha rapito il cuore. "Sono stati anni bellissimi, una decina in mezzo ai ragazzi. Avevo instaurato un ottimo rapporto con i colleghi e mi piace ricordare in particolar modo Antonella e Tecla". Il secondo concorso per Angelo è stato per la carica di messo comunale. Lo vince e così entra in servizio quando gli uffici sono ancora in villa Confalonieri. Sempre in giro per la città a fare consegne, Angelo però è stata anche la persona rappresentativa del comune nelle cerimonie ufficiali, perchè a lui spettava l'onere e l'onore di portare il gonfalone: in chiesa, durante le parate, ai momenti solenni pubblici.

"Mi ritengo fortunato perchè ho fatto un lavoro che mi è sempre piaciuto. Il messo vuol dire proprio l'inviato e io sono andato dove mi veniva chiesto, amo viaggiare e spostarmi" ha raccontato "in questo frangente ho un ricordo legato alla partecipazione a una cerimonia a Rovereto. C'erano l'assessore Gabriella Mauri, i cittadini di Pagnano e anche il cavalier Luigi Zappa. Dopo la Messa ci eravamo spostati nel teatro e qui l'ex sindaco aveva incantato tutti con una narrazione del capitano Lazzarini che aveva salvato la città di Merate. Al pomeriggio siamo tornati a casa, io ero sul pulmino e non stavo bene. Hanno dovuto chiamare i soccorsi e portarmi in ospedale. Sono arrivato a casa a notte fonda, per un calcolo".
Un pensiero Angelo lo ha voluto dedicare "agli amici e colleghi che non ci sono più: Marco Cimignaghi, Sergio Bosisio, Angelina".
Responsabile provinciale della commissione atletica, avrà tempo di dedicarsi a questa sua passione oltre che all'orto e alla nuova attività di nonno.
S.V.
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