Confindustria: Maria Anghileri è ''vice'' nel nazionale Giovani
C'è un volto lecchese tra i vice presidenti neo eletti all'assemblea nazionale di Confindustria giovani, che comprende gli imprenditori tra i 18 e i 40 anni. Per giunta, quota rosa. Si tratta di Maria Anghileri, 33enne, Chief Operating Office (COO) di Eusider, un gruppo con oltre 500 collaboratori che ha sede a Costa Masnaga, in via per Rogeno (frazione Brenno).
Maria, dopo una laurea all'Università Bocconi, un'esperienza in uno studio legale di Milano e un master ad Harvard, è oggi alla guida del gruppo, insieme al fratello Giacomino che riveste invece il ruolo di CEO aziendale.
Nella categoria si è già creata uno spazio: la giovane ha iniziato la sua esperienza tra i giovani industriali prima in Confindustria Lecco e poi nel Gruppo Giovani di Assolombarda dove ha la delega al Comitato Nazionale e allo sviluppo d'impresa.
L'assemblea che si è tenuta nella giornata odierna vedeva due giovani contendersi il vertice dell'associazione, per raccogliere il testimone dell'uscente Alessio Rossi: si tratta di Riccardo di Stefano, classe 1986, palermitano ed Eugenio Calearo Ciman, classe 1982, vicentino. A larga maggioranza, con 143 voti su 209 votanti (211 gli aventi diritto), è stato eletto Di Stefano. Nel suo team, a completamento della squadra formata da otto giovani e tre donne, figurano due lombardi: Alessandro Somaschini in rappresentanza di Confindustria Bergamo e Maria Anghileri per le province di Lecco e Sondrio.
Maria, nell'attività di famiglia, rappresenta la quarta generazione. L'impresa venne infatti avviata nei primi anni del 1900: nel 1979 i due fratelli Efrasio e Antonio Anghileri, che ancora oggi detengono il 100% della proprietà, hanno dato un nuovo assetto all'attività fondata dal loro nonno. Eusider è un centro di servizi interamente dedicato al mondo siderurgico con prodotti che vanno dai coils (laminati, alluminati, elettrozincati...), alle lamiere da treno, fino a tubi saldati e non, tondi, barre cromate. Il materiale, dopo l'acquisto presso le acciaierie, viene lavorato e stoccato nei capannoni, pronto alla vendita, destinato a settori dell'automotive, dell'elettrodomestico, del movimento a terra, della cantieristica navale, degli impianti industriali, delle infrastrutture, dell'arredo-casa e dell'oil&gas.
Il gruppo, che oggi conta 8 società di cui sei in Italia dislocate tra Lombardia ed Emilia Romagna e due all'estero (Serbia e Turchia), ha chiuso il 2018 con un fatturato di 750 milioni di euro.
Maria si è saputa creare uno spazio in un settore che ancora oggi vede ancora una preponderanza di volti maschili: è l'ultima arrivata in azienda, entrata nel 2016 dove ricopre il ruolo di direttore operativo. In pochi anni, ha scalato i vertici dell'associazione di categoria e oggi è una portabandiera del territorio lecchese sul piano nazionale.
Maria, dopo una laurea all'Università Bocconi, un'esperienza in uno studio legale di Milano e un master ad Harvard, è oggi alla guida del gruppo, insieme al fratello Giacomino che riveste invece il ruolo di CEO aziendale.
Nella foto Maria Anghileri è quarta da destra
L'assemblea che si è tenuta nella giornata odierna vedeva due giovani contendersi il vertice dell'associazione, per raccogliere il testimone dell'uscente Alessio Rossi: si tratta di Riccardo di Stefano, classe 1986, palermitano ed Eugenio Calearo Ciman, classe 1982, vicentino. A larga maggioranza, con 143 voti su 209 votanti (211 gli aventi diritto), è stato eletto Di Stefano. Nel suo team, a completamento della squadra formata da otto giovani e tre donne, figurano due lombardi: Alessandro Somaschini in rappresentanza di Confindustria Bergamo e Maria Anghileri per le province di Lecco e Sondrio.
Maria, nell'attività di famiglia, rappresenta la quarta generazione. L'impresa venne infatti avviata nei primi anni del 1900: nel 1979 i due fratelli Efrasio e Antonio Anghileri, che ancora oggi detengono il 100% della proprietà, hanno dato un nuovo assetto all'attività fondata dal loro nonno. Eusider è un centro di servizi interamente dedicato al mondo siderurgico con prodotti che vanno dai coils (laminati, alluminati, elettrozincati...), alle lamiere da treno, fino a tubi saldati e non, tondi, barre cromate. Il materiale, dopo l'acquisto presso le acciaierie, viene lavorato e stoccato nei capannoni, pronto alla vendita, destinato a settori dell'automotive, dell'elettrodomestico, del movimento a terra, della cantieristica navale, degli impianti industriali, delle infrastrutture, dell'arredo-casa e dell'oil&gas.
Il gruppo, che oggi conta 8 società di cui sei in Italia dislocate tra Lombardia ed Emilia Romagna e due all'estero (Serbia e Turchia), ha chiuso il 2018 con un fatturato di 750 milioni di euro.
Maria si è saputa creare uno spazio in un settore che ancora oggi vede ancora una preponderanza di volti maschili: è l'ultima arrivata in azienda, entrata nel 2016 dove ricopre il ruolo di direttore operativo. In pochi anni, ha scalato i vertici dell'associazione di categoria e oggi è una portabandiera del territorio lecchese sul piano nazionale.