Accadeva 40 anni fa/5, 1980: prime edizioni festival del teatro Pagnano e Fiera di Osnago. Termina la 1° consigliatura Ghezzi
La consigliatura Ghezzi volge al termine. É la decima dal dopoguerra e Giuseppe Ghezzi è il sesto sindaco della città. Prima di lui Gerolamo Bonfanti Palazzi (1945/46) nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale e confermato dagli Alleati (solo Giunta niente Consiglio), Alessandro Tettamanti (1946) maestro elementare già sindaco dal 1922 al 1923, morto prematuramente, Mario Sala (1946-1960), Enrico Ferrario (1960-1964) cui è dedicato lo stadio comunale e Luigi Zappa (1964-1975). Vittorino Ripamonti, assessore alle finanze presenta l’ultimo bilancio: 5 miliardi di disponibilità tra spese correnti e in conto capitale. Le voci principali di investimento:
Giuseppe Ghezzi e Vittorino Ripamonti
Aumenta il latte: da 495 a 515 lire il litro, 260 lire il mezzo litro. E dal 5 aprile torna l’ora legale fino al 28 settembre. Continua la sua battaglia sulla strada il “45”, il mitico autobus, anzi la corriera delle autolinee Maggioni, che tutti i vecchi meratesi almeno una volta nella vita hanno usato per andare in stazione o nei dintorni.
Arriva l’orario ferroviario estivo. Trenord ancora non esiste, arriverà nel 2009 dopo scorpori e riassetti delle vecchie ferrovie dello stato. Nel 1980 si viaggiava su binario unico da Calolziocorte fino a Carnate-Usmate. Nelle bellissime stazioncine curate dal personale che le affollava con il capostazione solitamente residente sopra gli uffici c’era il cosiddetto “secondo binario” per le coincidenze. Solo Osnago non ne era dotato. Già come merateonline avevamo suggerito di posare il binario di interscambio a Osnago evitando l’azione drammaticamente invasiva di realizzare il doppio binario risparmiando 400 milioni di euro. Unica o quasi voce nel deserto degli applausi a Roberto Castelli che ne era il fiero sostenitore. Peccato che da Calolzio a Carnate nessuno abbia pensato di inserire uno scambio nel caso una delle linee fosse interrotta. Ma a parte questo quali risultati ha portato il doppio binario. Vediamo:
Anno 1980: Cernusco – Milano Porta Garibaldi 43 minuti
Anno 2020: Cernusco – Milano porta Garibaldi 46 minuti
Anno 1980: Lecco – Milano porta Garibaldi 76 minuti
Anno 2020: lecco – Milano porta Garibaldi 77 minuti
E nel frattempo le stazioni sono state svuotate, non ospitano neppure le merci, gli scali sono stati chiusi, tutto è comandato dalle stazioni principali, le sale d’attesa sono mediocri e la biglietteria è stata sostituita dalla macchinetta che spesso non va. Insomma siamo andati indietro. E di molto.
Le stazioni di Calolziocorte e di Lecco
L’ospedale di Merate è al centro delle attenzioni della Giunta in carica e dei suoi uomini di punta. Luigi Zappa ha rilevato alla presidenza dell’Ente Luigi Rusca che ha guidato l’ospedale per trent’anni. Il presidio dà lavoro a 602 persone. La direzione amministrativa è composta dal dottor Mantegazza, capo del servizio dal ragionier Borra e dal ragionier Maternini. La direzione rende noti i dati di lavoro del 1979.
Medicina: 1890 ricoveri per un totale di 28.352 giornate
Unità di Cura Coronarica: 280 ricoveri per 2.163 giornate
Chirurgia: 2.307 ricoveri per 29.108 giornate di degenza
Rianimazione: 526 ricovero per 2.874 giornate di degenza
Pediatria: 1.107 ricoveri per 10.219 giornate di degenza
Ostetricia Ginecologia: 1.477 ricoveri per 9.509 giornate di degenza
Otorinolaringoiatria: 691 ricoveri per 3.070 giornate di degenza
Ortopedia: 2.216 ricoveri per 13.124 giornate di degenza
Neurologia: 439 ricoveri per 7.896 giornate di degenza
Oculistica: 149 ricoveri per 1.292 giornate di degenza.
In totale 11.062 ricoveri per 110.795 giornate di presenza con una media di 10 giorni per ricovero. E poi ci sono le prestazioni ambulatoriali delle quali ricordiamo 7.499 in Cardiologia, 4.780 in Odontoiatria, 846 in odontostomatologia, 380 in Urologia, 1.746 in Angiologia, 24.743 in Radiologia, 13.124 in terapia fisica, 101.265 in Laboratorio e 1.108 in Laboratorio centro trasfusionale.
A sinistra una veduta dell'ospedale (1950)
Da sinistra: Luigi Zappa, Arturo Sartori e Giuseppe Borra
Il cardinale Giovanni Colombo, ex arcivescovo di Milano visita la casa di riposo Leoni di Sartirana accolto dal parroco don Adriano Ferrario. I volontari dei vigili del fuoco, invece, danno spettacolo ai ragazzi delle scuole mostrando loro alcune delle prove cui si è sottoposti prima di entrare nel corpo.
Con una lunga e al solito documentata inchiesta Alberico Fumagalli racconta la maxi operazione di vendita di villa “Il Biffo” già di proprietà di Donna Giulia Maria Mozzoni Crespi, erede universale di Aldo Crespi, morto a 93 anni nel 1978 e storico proprietario del Corriere della Sera. Ad acquistare, una società composta da 15 soggetti tra persone fisiche e società. Registi dell’operazione il notaio Modesto Bosisio e l’architetto Ugo Grimoldi. La nobil donna voleva in realtà donare tutto all’istituto dei Tumori di Milano allora diretto da Umberto Veronesi ma il luminare aveva suo malgrado declinato l’offerta constatando come non sarebbe stato possibile trasformare l’edificio in una struttura sanitaria. Prezzo della compravendita 1 miliardo e 100 milioni, ma avrebbe dovuto ammontare a almeno 1,5 miliardi se donna Giulia non avesse regalato al comune di Merate 100mila metri quadrati di terreno. Altre porzioni furono poi vendute dai nuovi proprietari al gruppo Diana e alla famiglia Comotti.
Nella Merate della “rinascita” c’erano i gabinetti pubblici interrati, una esclusiva per il territorio e, a segnare l’ora per i meratesi, oltre che quello del campanile, anche lo storico orologio della torre. Un orologio che non funzionava, si badi bene, ma che per qualche ragione mai resa nota non veniva aggiustato. E anzi si pensava già di toglierlo definitivamente. Chissà perché.
Mentre Montevecchia organizza la seconda camminata tra boschi, prati e ruscelli, una manifestazione di grandissimo successo, a Pagnano nascono I Giovani O.P. che preparano la prima edizione della rassegna teatrale. L’ideatore della kermesse è Ilario Maggioni che per ottenere la possibilità di mettere in scena “Aggiungi un posto a tavola” si era recato a Roma a parlare con il grande Pietro Garinei. Non solo ma aveva ottenuto dalla famiglia di Sandro Giovannini, l’altro grandissimo autore teatrale, il consenso a intitolare al commediografo il premio alla migliore regia del Festival del Teatro O.P.
Con il mancato conferimento dell’appalto per la costruzione del centro sportivo di via Turati, per un errore formale inserito nel bando, si chiude la consigliatura Ghezzi. L’ultimo Consiglio comunale è del 18 aprile. Accanto al sindaco Giuseppe Ghezzi siedono il segretario comunale e il futuro primo cittadino Giacomo Romerio; nei banchi della Giunta Graziano Selleri, Giovanni Sella, Vittorino Ripamonti e Roberto Milani. Una parentesi dell’autore di questa storia: credetemi, altri tempi altri personaggi, altro spessore. Non si è critici verso gli attuali assessori per partito preso, ma perché il confronto è implacabile. E chi ne è testimone ne resta inevitabilmente influenzato.
Nella stessa seduta l’ingegner Arturo Comotti, rappresentante del Partito Liberale, annuncia le proprie dimissioni per incompatibilità essendo il progettista del centro sportivo presentato dall’impresa Arialdo Villa. Al suo posto entra il primo dei non eletti, il frizzante avvocato Vico Fresia, già rappresentante del PLI tra il 1970 e il 1975.
Arturo Comotti e Vico Fresia
Merate rende omaggio a don Natale Basilico con la consegna ai fratelli Giuseppe e Pinuccia di una medaglia d’oro alla memoria conferita il 25 aprile. Antifascista, uomo della Resistenza, la figura di questo sacerdote cui Merate ha intitolato la più nota area Cazzaniga, è stata tracciata nell’aula consiliare di villa Confalonieri dal dottor Emilio Meschi, già presidente del CNL Comitato Nazionale di Liberazione: “ Don natale è stato un prete ricco di valori religiosi ma i meratesi lo ricordano come un maestro di vita, una sicura guida da seguire nei giorni dello sconforto e del terrore”. Don Natale fu tra i primi a levare la voce contro la dittatura fascista, rischiando più volte la vita, soprattutto quando le truppe tedesche in rotta minacciavano stragi di civili. Ecco, se possiamo dare un suggerimento alla neo assessore alla Cultura, si ricordi di questi personaggi che hanno fatto la storia della città, cominciando a issare un cartello con scritto Piazza don Natale Basilico, sacerdote e eroe della resistenza sulla famigerata e costosissima area Cazzaniga, cercando, nei limiti culturali e anagrafici, di presentare ai giovani di oggi queste persone di cui si rischia di perdere del tutto la memoria.
Un altro personaggio che ha fatto la storia dello sport di Cernusco se ne va a fine aprile: si tratta di Giuseppe Sironi, una vita intera dedicata allo sport cernuschese, alla guida della Polisportiva Libertas per oltre vent’anni. E’ morto il giorno della Liberazione: nonostante gli acciacchi aveva voluto partecipare alla cerimonia, poi un caffè al bar “Dema” ma prima di portare la tazzina alla bocca si era accasciato al suolo. Infarto. Come soleva dire: spero di andarmene senza dare disturbo. Un altro personaggio dei tempi andati.
Luigi e Pinuccia Sesana
Il 25 si apre la prima edizione della Fiera di Osnago. Gaetano Morell sindaco del paese, taglia il primo nastro assieme all’on. Ezio Citterio. Ben 54 gli espositori e addirittura 28 gli allevatori presenti oltre a 7 espositori di macchine agricole. Un successo davvero inaspettato con oltre trentamila visitatori.
Con “Finestre sul Po” messo in scena dai Giovani O.P. , quattrocento spettatori e “Mezz liter de champagne” della compagnia meratese “Adda”, prende corpo e sostanza il primo festival del teatro di Pagnano. Ogni sabato un appuntamento che diventa imperdibile per gli amanti della recita. Un grande successo personale di Ilario Maggioni.
5/continua
- Istruzione e Cultura: ampliamento scuola elementare di Brugarolo 100 milioni; Costruzione scuola elementare di Sartirana 700 milioni; costruzione palestra scuola elementare di Pagnano 200 milioni
- Edilizia: recupero immobili comunali via Quintaberta 105 milioni
- Servizi sociali: ampliamento cimitero di Novate 170 milioni; costruzione fognatura Pozzetto 200 milioni; costruzione centro sportivo (quota mutuo) 520 milioni
Giuseppe Ghezzi e Vittorino Ripamonti
Aumenta il latte: da 495 a 515 lire il litro, 260 lire il mezzo litro. E dal 5 aprile torna l’ora legale fino al 28 settembre. Continua la sua battaglia sulla strada il “45”, il mitico autobus, anzi la corriera delle autolinee Maggioni, che tutti i vecchi meratesi almeno una volta nella vita hanno usato per andare in stazione o nei dintorni.
Arriva l’orario ferroviario estivo. Trenord ancora non esiste, arriverà nel 2009 dopo scorpori e riassetti delle vecchie ferrovie dello stato. Nel 1980 si viaggiava su binario unico da Calolziocorte fino a Carnate-Usmate. Nelle bellissime stazioncine curate dal personale che le affollava con il capostazione solitamente residente sopra gli uffici c’era il cosiddetto “secondo binario” per le coincidenze. Solo Osnago non ne era dotato. Già come merateonline avevamo suggerito di posare il binario di interscambio a Osnago evitando l’azione drammaticamente invasiva di realizzare il doppio binario risparmiando 400 milioni di euro. Unica o quasi voce nel deserto degli applausi a Roberto Castelli che ne era il fiero sostenitore. Peccato che da Calolzio a Carnate nessuno abbia pensato di inserire uno scambio nel caso una delle linee fosse interrotta. Ma a parte questo quali risultati ha portato il doppio binario. Vediamo:
Anno 1980: Cernusco – Milano Porta Garibaldi 43 minuti
Anno 2020: Cernusco – Milano porta Garibaldi 46 minuti
Anno 1980: Lecco – Milano porta Garibaldi 76 minuti
Anno 2020: lecco – Milano porta Garibaldi 77 minuti
E nel frattempo le stazioni sono state svuotate, non ospitano neppure le merci, gli scali sono stati chiusi, tutto è comandato dalle stazioni principali, le sale d’attesa sono mediocri e la biglietteria è stata sostituita dalla macchinetta che spesso non va. Insomma siamo andati indietro. E di molto.
Le stazioni di Cernusco e di Osnago
Le stazioni di Calolziocorte e di Lecco
L’ospedale di Merate è al centro delle attenzioni della Giunta in carica e dei suoi uomini di punta. Luigi Zappa ha rilevato alla presidenza dell’Ente Luigi Rusca che ha guidato l’ospedale per trent’anni. Il presidio dà lavoro a 602 persone. La direzione amministrativa è composta dal dottor Mantegazza, capo del servizio dal ragionier Borra e dal ragionier Maternini. La direzione rende noti i dati di lavoro del 1979.
Medicina: 1890 ricoveri per un totale di 28.352 giornate
Unità di Cura Coronarica: 280 ricoveri per 2.163 giornate
Chirurgia: 2.307 ricoveri per 29.108 giornate di degenza
Rianimazione: 526 ricovero per 2.874 giornate di degenza
Pediatria: 1.107 ricoveri per 10.219 giornate di degenza
Ostetricia Ginecologia: 1.477 ricoveri per 9.509 giornate di degenza
Otorinolaringoiatria: 691 ricoveri per 3.070 giornate di degenza
Ortopedia: 2.216 ricoveri per 13.124 giornate di degenza
Neurologia: 439 ricoveri per 7.896 giornate di degenza
Oculistica: 149 ricoveri per 1.292 giornate di degenza.
In totale 11.062 ricoveri per 110.795 giornate di presenza con una media di 10 giorni per ricovero. E poi ci sono le prestazioni ambulatoriali delle quali ricordiamo 7.499 in Cardiologia, 4.780 in Odontoiatria, 846 in odontostomatologia, 380 in Urologia, 1.746 in Angiologia, 24.743 in Radiologia, 13.124 in terapia fisica, 101.265 in Laboratorio e 1.108 in Laboratorio centro trasfusionale.
A sinistra una veduta dell'ospedale (1950)
Da sinistra: Luigi Zappa, Arturo Sartori e Giuseppe Borra
Il Cardinal Giovanni Colombo con un giovanissimo Don Adriano Ferrario
Nella Merate della “rinascita” c’erano i gabinetti pubblici interrati, una esclusiva per il territorio e, a segnare l’ora per i meratesi, oltre che quello del campanile, anche lo storico orologio della torre. Un orologio che non funzionava, si badi bene, ma che per qualche ragione mai resa nota non veniva aggiustato. E anzi si pensava già di toglierlo definitivamente. Chissà perché.
Mentre Montevecchia organizza la seconda camminata tra boschi, prati e ruscelli, una manifestazione di grandissimo successo, a Pagnano nascono I Giovani O.P. che preparano la prima edizione della rassegna teatrale. L’ideatore della kermesse è Ilario Maggioni che per ottenere la possibilità di mettere in scena “Aggiungi un posto a tavola” si era recato a Roma a parlare con il grande Pietro Garinei. Non solo ma aveva ottenuto dalla famiglia di Sandro Giovannini, l’altro grandissimo autore teatrale, il consenso a intitolare al commediografo il premio alla migliore regia del Festival del Teatro O.P.
Con il mancato conferimento dell’appalto per la costruzione del centro sportivo di via Turati, per un errore formale inserito nel bando, si chiude la consigliatura Ghezzi. L’ultimo Consiglio comunale è del 18 aprile. Accanto al sindaco Giuseppe Ghezzi siedono il segretario comunale e il futuro primo cittadino Giacomo Romerio; nei banchi della Giunta Graziano Selleri, Giovanni Sella, Vittorino Ripamonti e Roberto Milani. Una parentesi dell’autore di questa storia: credetemi, altri tempi altri personaggi, altro spessore. Non si è critici verso gli attuali assessori per partito preso, ma perché il confronto è implacabile. E chi ne è testimone ne resta inevitabilmente influenzato.
Nella stessa seduta l’ingegner Arturo Comotti, rappresentante del Partito Liberale, annuncia le proprie dimissioni per incompatibilità essendo il progettista del centro sportivo presentato dall’impresa Arialdo Villa. Al suo posto entra il primo dei non eletti, il frizzante avvocato Vico Fresia, già rappresentante del PLI tra il 1970 e il 1975.
Arturo Comotti e Vico Fresia
Merate rende omaggio a don Natale Basilico con la consegna ai fratelli Giuseppe e Pinuccia di una medaglia d’oro alla memoria conferita il 25 aprile. Antifascista, uomo della Resistenza, la figura di questo sacerdote cui Merate ha intitolato la più nota area Cazzaniga, è stata tracciata nell’aula consiliare di villa Confalonieri dal dottor Emilio Meschi, già presidente del CNL Comitato Nazionale di Liberazione: “ Don natale è stato un prete ricco di valori religiosi ma i meratesi lo ricordano come un maestro di vita, una sicura guida da seguire nei giorni dello sconforto e del terrore”. Don Natale fu tra i primi a levare la voce contro la dittatura fascista, rischiando più volte la vita, soprattutto quando le truppe tedesche in rotta minacciavano stragi di civili. Ecco, se possiamo dare un suggerimento alla neo assessore alla Cultura, si ricordi di questi personaggi che hanno fatto la storia della città, cominciando a issare un cartello con scritto Piazza don Natale Basilico, sacerdote e eroe della resistenza sulla famigerata e costosissima area Cazzaniga, cercando, nei limiti culturali e anagrafici, di presentare ai giovani di oggi queste persone di cui si rischia di perdere del tutto la memoria.
Un altro personaggio che ha fatto la storia dello sport di Cernusco se ne va a fine aprile: si tratta di Giuseppe Sironi, una vita intera dedicata allo sport cernuschese, alla guida della Polisportiva Libertas per oltre vent’anni. E’ morto il giorno della Liberazione: nonostante gli acciacchi aveva voluto partecipare alla cerimonia, poi un caffè al bar “Dema” ma prima di portare la tazzina alla bocca si era accasciato al suolo. Infarto. Come soleva dire: spero di andarmene senza dare disturbo. Un altro personaggio dei tempi andati.
Giuseppe Sironi e sotto un momento del suo funerale
Luigi e Pinuccia Sesana
Il 25 si apre la prima edizione della Fiera di Osnago. Gaetano Morell sindaco del paese, taglia il primo nastro assieme all’on. Ezio Citterio. Ben 54 gli espositori e addirittura 28 gli allevatori presenti oltre a 7 espositori di macchine agricole. Un successo davvero inaspettato con oltre trentamila visitatori.
Il sindaco di Osnago Gaetano Morell durante l'inaugurazione della Fiera S. Giuseppe
Con “Finestre sul Po” messo in scena dai Giovani O.P. , quattrocento spettatori e “Mezz liter de champagne” della compagnia meratese “Adda”, prende corpo e sostanza il primo festival del teatro di Pagnano. Ogni sabato un appuntamento che diventa imperdibile per gli amanti della recita. Un grande successo personale di Ilario Maggioni.
5/continua