La relazione del CdA ai sindaci: ''Accertare gli errori che hanno determinato il dissesto''

RELAZIONE ASSEMBLEA SINDACI 1 GIUGNO 2020

 

Signore Sindaci, Signori Sindaci

Siamo tutti consapevoli che l'Assemblea oggi fissata può, a ragione, essere considerata il luogo dove il piano di realtà deve essere affrontato per prospettare un futuro all'Azienda RETESALUTE.

Le analisi elaborate dal Dott.D'Attilio e del Dott. Munafò, chiamati a relazionare su argomenti e problematiche differenti, supportati dalla interpretazione della giurisprudenza contabile, pervengono alle medesime conclusioni:

1 - è necessario accertare LA NATURA DEGLI ERRORI CONTABILI e che hanno determinato il dissesto;

2 - il finanziamento per il ripiano di perdite gestionali di organismi partecipati dall'Ente Locale corrisponde a criteri di sana gestione finanziari SOLO SE FINALIZZATO A SOSTENERE PIANI DI RIEQUILIBRIO DEI COSTI RISPETTO AI RICAVI;

3 - è ammissibile il soccorso finanziario IN PRESENZA DI UN PIANO INDUSTRIALE O IN UNA PROSPETTIVA CHE REALIZZI L'ECONOMICITA' E L'EFFICIENZA DEL LUNGO E MEDIO PERIODO.

Cerchiamo pertanto di applicare questa prospettiva all'Azienda Speciale Retesalute.

Il presidente Alessandra Colombo
La relazione del dott.D'Attilio elaborata nel confronto con la Dott.ssa Matiello Responsabile Amministrativa, evidenza che le perdite, accertate e che sono EMERSE solo al momento dell'analisi dettagliata a fine 2019, risalgono al 2015 laddove viene evidenziata una prima perdita pari a 93.213,00 che nel 2016 arriva a 235.330,00; nel 2017 a 572,386; nel 218 a 2.444.816 e ne 2019 altre 569.962,00.

E' evidente pertanto che nell'ipotesi in cui fosse stata prontamente evidenziata la suddetta perdita già nel 2015, l'Assemblea dei Soci avrebbe, e non ne dubito, introdotto quei correttivi (tariffe, contributo di finanziamento, riorganizzazione servizi) ed avrebbe predisposto piani strategici futuri tali da impedire la situazione che oggi si rappresenta e che è stata perpetrata.

La premessa si rende necessaria per verificare se, applicando la normativa che regolamenta l'attuale situazione di dissesto e l'interpretazione della giurisprudenza contabile, è possibile individuare un percorso che possa e debba prospettare il futuro dell'Azienda.

Gli sforzi di questi mesi del CdA sono stati tutti volti ad individuare prospettive di futuro per l'Azienda non solo perché consapevoli che i servizi gestiti da Retesalute nell'interesse delle nostre Amministrazioni e dei nostri Cittadini sono patrimonio non negoziabile ed indiscutibile, ma anche per tutte le energie che sono state spese e sono spese e per il pensiero di forte ed importante valore che ha motivato la creazione e realizzazione di Retesalute: costruire un terreno per tutti, riempire avvallamenti, spianare colline, rendere il terreno di partenza e senza ostacoli per tutti e cioè dare a tutti le STESSE OPPORTUNITA' con le risorse di tutti.

Dopo il lungo e complesso lavoro di analisi è ormai acclarato che, come ben evidenziato dal Dott. Maffi - Revisore dei Conti - nel verbale di verifica 12.12.2019, che una delle ragioni del dissesto è da ricercare nell'utilizzo di un modello contabile errato - peraltro contrario alla Legge - non rispettoso del principio di competenza economica e del principio di corretta imputazione delle componenti di spesa di Ambito e Retesalute.

I contributi pubblici generati dal ruolo aziendale dell'Ambito, anziché essere contabilizzati quali mere poste patrimoniali, sono stati incassati e contabilizzati a ricavi di Retesalute, oppure contabilizzati a ricavo in anni precedenti, mentre i costi/uscite relativi, non sono stati stanziati negli stessi anni per cui le entrate e le uscite sono state classificate come costi e ricavi.

Nel conto economico le entrate dell'Ambito sono state contabilizzate come componente positiva del reddito e sono state registrate per cassa invece che per competenza economica mentre le erogazioni ai Comuni beneficiari sono addebitate fra i costi registrando in contropartita un'uscita di banca o un debito.

Questa modalità di gestione contabile delle entrate/uscite dell'Ambito ha reso impossibile misurare il reale valore della produzione risultando artificiosamente aumentato dai flussi finanziari dell'Ambito e, di conseguenza ha reso impossibile REGISTRARE TEMPESTIVAMENTE LE PERDITE DI GESTIONE E PORVI RIMEDIO CON EVENTUALI RIDUZIONE DI COSTI GESTIONALI E/O L'ADEGUAMENTO DEI CORRISPETTIVI DEI SERVIZI PRESTATI.

La "ricostruzione" della contabilità secondo criteri corretti ha evidenziato che le entrate dell'Ambito "non spese" nell'anno di competenza per la relativa destinazione sono state impiegate per coprire i costi dell'Ente Strumentale in anni successivi.

E' evidente pertanto che una tale scelta contabile ha impedito di far emergere dal 2015 ciò che ben ha accertato la Dott.ssa Matiello, e comunicato attraverso una prima relazione al CdA del 14.1.2020, APPLICANDO IL CORRETTO CRITERIO DI CONTABILITA'

- inadeguatezza dei contributi per le spese generali

- inadeguatezza delle tariffe

- mancata vigilanza e controllo sulle spese

Questi due elementi - ERRATO CRITERIO DI CONTABILITA' / MANCATO CONTROLLO SUL BUDGET ALFINE DI RIPRISTINARE PREVENTIVAMENTE L'ECCEDENZA DEI COSTI SUI RICAVI - avrebbero ben potuto essere inquadrati come FATTI DI GESTIONE (art.194 lettera b) TUEL) o ERRORI RILEVANTI (OIC 29) tali per cui la Corte dei Conti li riconduce nel perimetro autorizzatorio del bilancio dell'Ente partecipante mediante il ricorso al riconoscimento delle perdite generata dagli erri di gestione o errori rilevanti quali debiti fuori bilancio di cui alla lettera b) dell'art.194 del TUEL.

Sempre secondo l'orientamento e l'interpretazione della Corte dei Conti infatti , e come evidenziato sia dal Dott. D'Attilio che dal Dott. Munafò, reputa ammissibili interventi della Pubblica Amministrazione previo programma industriale o una prospettiva che realizzi l'economicità e l'efficienza della gestione nel medio e nel lungo periodo ritenendo che perdite strutturali o croniche non posso e non debbono giustificare un intervento di risorse pubbliche

Non può però più essere disconosciuto all'Assemblea dei Soci che in realtà, dall'analisi dei singoli mastrini nei rispettivi anni di competenza, sono state rilevate - così risulta altrettanto chiaramente dalla relazione del revisore dei Conti - oltre che errori di gestione, manomissioni e falsificazioni contabili che hanno altrettanto impedito agli Organi dell'Azienda di procedere alla revisione dei piani tecnici (organizzativo economico finanziario ), di programmazione dell'attività gestionale, di verificare la congruità dell'attività di gestione al programma di erogazione dei servizi.

A solo titolo di esempio si segnala che sono emerse le seguenti gravi irregolarità:

- nell'anno 2018 nel mastrino di un fornitore compare una registrazione contabile non supportata da documento fiscale o da un pagamento (prima nota n.3528 del 31.7.2018) con cui il debito dell'Azienda è ridotto di 550.000,00 euro; dall'esame delle registrazioni contabili riferite allo stesso fornitore è emersa una registrazione analoga (prima nota n. 2554 del 30.6.2017) non supportata dal pagamento o da documento fiscale che riduce il debito dell'Azienda di 431.000,00;

- nel mastrino 2018 in data 1.1.2018 risulta un'altra prima nota n. 311 non assistito da alcun documento fiscale dello stesso importo di 431.00,00 euro ma di segno contrario per l'incremento del debito verso il medesimo fornitore

- nel mastrino 2018 di un altro fornitore figura una prima nota in data 30.11.2018 n.3528 non supportata da documento fiscale o da pagamento che riduce il debito dell'Azienda di 70.000,00

Per il CdA è stata scelta imprescindibile e non rinviabile segnalare la situazione alla Corte dei Conti anche perché, e non solo, per atto dovuto nella presente situazione, ma soprattutto per conferire fiducia ad un percorso che non sia adombrato da presunte collusioni e mancanza di trasparenza.

La suddetta segnalazione impone all'Azienda, così come segnalato sia dal Dott. Munafò che dal Dott.D'Attilio, l'annullamento della delibera di approvazione del bilancio 2018 ai sensi per effetto di quanto previsto dal punto 53 dell'OIC 29 - - per tutti i motivi e le ragioni esposte con la conseguente verifica ed accertamento di responsabilità per i danni cagionati all'Azienda.

Il futuro dell'Azienda non potrà che essere connesso ad una serie di atti che, sempre secondo l'Organismo di Contabilità e gli orientamenti della Giustizia contabile, sono imprescindibile:

- dichiarazione di nullità della delibera del bilancio consuntivo 2018

- approvazione del bilancio 2019 con accertamento della perdita e delle sopravvenienze passive

- delibera di ripianamento del debito

- proposta di bilancio 2020 con obbligo di effettivo pareggio

 

IL BILANCIO 2020

Lo scarso tempo intercorso dall'insediamento del nuovo CdA ci ha impedito di conoscere a fondo l'Azienda e tutti i servizi erogati e ciò altresì considerando che, diversamente da altre Aziende, l'Azienda Retesalute non ha un documento o PIANO PROGRAMMA che identifica tutti i servizi, la qualità degli stessi, i risultati dell'anno e le prospettive e progettazioni future.

Non possiamo peraltro non evidenziare la difficoltà che abbiamo avuto ed abbiamo nel ricevere, dai diversi servizi, i suddetti dati di riferimento (l'Azienda, a solo titolo di esempio, non ha un'anagrafe dettagliata, di tutti gli interventi che sono eseguiti sui 300 minori che risultano iscritti) ed una accertata mancanza di professionalità che ha perpetrato il ricorso a dispendiosi interventi di "consulenti esterni".

Il budget 2020 non potrà pertanto che limitarsi a considerare macroareee di orientamento e di azione e che potranno trovare ampia proposta nei prossimi piani di sviluppo dell'Azienda.

Le proposte sono di natura concreta ed operativa per assicurare un budget annuale in pareggio proponendo linee strategiche di revisione organizzativa e di sviluppo per consentire a Retesalute di mantenere il ruolo di risposta efficace ai bisogni sociali rappresentati dagli Enti Soci, bisogni valutati ed accertati alla luce delle crescenti necessità della popolazione del nostro territorio.

In questa direzione:

1 sono state identificate aree dove è necessario rimodulare le tariffe poiché i costi dei servizi erogati sono superiori alle tariffe proposte: l'analisi dei costi e dei ricavi effettuati sul controllo di gestione evidenzia l'attività in perdita;

2 l'attività svolta da Retesalute nell'interesse dell'Ambito ha altresì evidenziato che il contributo di quest'ultimo è stato sottostimato e va rimodulato;

3 è necessario rivedere il contributo di funzionamento erogato dai Comuni a Retesalute che, oltre a non risultare coerente con le necessità risulta essere minore rispetto a quanto stabilito da altre Aziende Speciali;

4 vanno introdotte attività di revisione organizzativa e/o strategica di alcuni servizi con percorsi di monitoraggio della qualità degli stessi anche attraverso indicatori di processo e di esito;

5 è necessario ipotizzare a decorrere dal 2021 lo sviluppo di altre attività considerando bisogni espressi e non espressi ma presenti sul territorio (anziani post dimissioni - adolescenti con esordio psicotico - ludopatologie - recupero maltrattanti e violenze familiari - ricostruzione solidarietà di vicinato - Covid e problematiche attuali - )

6 sarà necessario incrementare e sviluppare l'erogazione diretta dei servizi;

7 e implementare il senso di appartenenza a Retesalute del personale; prevedere forme di comunicazioni efficaci dei servizi erogati da Retesalute attraverso revisione del sito web e garantire una presenza attiva di Retesalute a tutti i Tavoli Istituzionali

I punti da 1 a 3 costituiscono strumenti per garantire un pareggio di bilancio che, come evidenziato nella prima parte, avrebbe dovuto essere affrontato con decorrenza dal bilancio 2015.

I punti da 4 a 7 costituiscono elementi per prevedere uno sviluppo qualitativo e strategico dell'Azienda.

Nell'ambito della rivisitazione della struttura aziendale riteniamo che siano imprescindibile le seguenti AZIONI

- monitoraggio periodica e costante sugli aspetti economici e di bilancio

- una continua e proficua comunicazione ed interlocuzione con i Sindaci del territorio, con ATS e con tutte le realtà sanitarie e sociali del territorio nonchè lo sviluppo del rapporto con il Terzo Settore;

- la valutazione della qualità dei servizi erogati attraverso strumenti di customer;

- il confronto proficuo con altri soggetti analoghi che erogano servizi sociali sul territorio

- la possibilità di offrire i servizi ad altri Comuni

- individuare e sviluppare professionalità interne per valorizzazione le risorse umane in termini di efficienza

Avremmo voluto dare molto di più. Avremmo voluto rappresentarvi per ogni servizio la

SITUAZIONE

LE CRITICITA'

LE RISPOSTE

 

Confidiamo di poterlo fare con il Vostro concorso e qualora decidiate di confermare un percorso di futuro all'Azienda Retesalute.

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