Resalute: la proposta di ripianamento del Cda con ritocco delle tariffe e delle quote

La dottoressa Laura Mattiello e il presidente Alessandra Colombo
Ha cercato con un linguaggio semplice di spiegare la complessa situazione dei conti in cui versa l'azienda, non senza fatica dando risposte alle voci elevate del 2018 cui più volte gli amministratori hanno chiesto delucidazioni. La dottoressa Laura Mattiello, il cui lavoro di fino di questi mesi è stato più volte elogiato nel corso dell'assemblea, ha ribadito che è mancata in azienda una contabilità ordinata e regolare e che la perdita 2018 "è sporcata dagli anni precedenti".

Come ha avuto modo di illustrare tramite slides, una volta predisposte le linee guida per il budget 2020 si è partiti dalla perdita 2019 che era così composta: 143mila euro per la perdita sui servizi in quanto le tariffe non coprivano i costi, 300mila euro di spese generali non coperte, 130mila euro di costi che non avevano copertura. Normalizzata la perdita a 440mila euro, la dottoressa Mattiello ha illustrato le previsioni di disequilibrio nell'ipotesi di tariffe attuali. Per il 2020 si prevede una perdita sui servizi educativi causa covid pari a 170mila euro cui si aggiungono investimenti per 70mila euro che portano il totale a 680mila euro. Per il 2021 ci si assesterà a 510mila euro e per il 2022 a 495mila euro. E' passata così a illustrare la proposta di ripianamento del disequilibrio operativo. Per coprire le perdite, ha spiegato, si andranno a toccare le tariffe il contributo di funzionamento che al momento è di 2 euro per abitante, riprendendo in considerazione il contributo dell'ambito a cui è stata fatta una proposta che deve essere esaminata. Saranno incrementate le tariffe SAD (servizio assistenza domiciliare). Dagli attuali 21,20 euro orarie si propone per il 2020 di salire a 23,7 per poi riposizionarsi su 23,5 per il 2021 e 2022 Il contributo di solidarietà per il servizio sociale di base dovrebbe essere incrementato di 45mila euro nel 2020 e di 20mila nel 2021.

Ad esclusione dello Spazio neutro di propone l'incremento dei servizi educativi dai 23 euro attuali ai 24 euro per quest'anno per poi scendere a 23,50 30mila euro da destinare in più alle comunità minori per il primo anno e altrettanti per la tutela minori sempre per il primo anno. Come accennato anche il contributo di funzionamento si prospetta al rialzo da 2 euro a 3,75 euro per il 2020 per scendere poi a 3,5 euro. In aggiunta al contributo erogato dall'ambito pari a 136mila euro, si ipotizza un recupero per le spese generali di 170mila euro per il primo anno, identica cifra per il 2021 e 165mila euro per il 2022. L'ultima slide ha poi indicato gli aumenti proposti con quale incidenza andranno a coprire le perdite.

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