Merateonline compie 20 anni, un percorso lungo, accidentato e entusiasmante, da 4 amici al bar al primo network lecchese
Il mio compagno mi osservava mentre " chattavo" sul blog di "Parlamentoonline", con il computer fisso, quello che sembrava un televisore con connessione Tiscali, lento ma aperto sul mondo. Ricerche per mio figlio e i primi siti blog dove entravo e parlavo puntualmente con alcuni nikname di politica. Una sera, Claudio, mi chiese come funzionava il tutto e se fosse stato possibile aprire una testata. La sua passione di giornalista lo portava a cercare qualcosa di innovativo. E' così che è nato Merateonline, un'idea uscita quasi per caso e condivisa con chi ti stava accanto da oltre un decennio.
Claudio, il direttore, chiese a Chicco Fumagalli, un altro entusiasta, se voleva essere dei nostri in questa nuova avventura. E Chicco, senza un attimo di tentennamento aveva subito risposto sì. Abbiamo contattato Claudio Mandelli la "testa e le mani" del web, e come quattro amici al bar, abbiamo programmato l'uscita il 1' giugno 2000. Eravamo in pochi, ma con grande voglia di fare. Si sono aggiunti alla compagnia, Roberto Perego, Daniele De Salvo e Fabrizio Alfano, uno studente in giurisprudenza e due giornalisti. Un capitolo a parte merita Sergio Perego che ha vissuto con noi dal primo giorno la crescita del giornale e mai ha fatto mancare un aiuto, un "pezzo", un consiglio da cronista decano. La sua scomparsa ci ha gettato davvero nello sconforto. L'avventura è così iniziata tra tante difficoltà e anche qualche spavento come la perquisizione della redazione da parte di un manipolo di carabinieri, dopo un solo anno dall'apertura del portale. Perché? Forse perché liberi e come tali scomodi. Dopo pochi anni si sono aggiunti Simone Bonfanti, Saba Viscardi, Gloria Crippa, Alice Mandelli, Camillo Fumagalli, Ernesto Fumagalli e tanti altri collaboratori che si sono alternati in tutti questi lustri. Rinforzi che ci hanno permesso di aprire prima casateonline.it e poi leccoonline.com. I dati di diffusione ci hanno visto crescere anno dopo anno scalando la classifica nazionale di shinystat (nei giorni Covid 19 Mol ha fatto segnare oltre 90.000 accessi unici/giorno). Mi sento orgogliosa di aver fatto parte della squadra e d'essere il direttore commerciale anche se ciò comporta non poca fatica. Non posso mancare di ringraziare in primis il dottor Antonio Di Pietro, ex PM di Mani Pulite, per averci difeso nel processo "scanner", ormai un amico sempre presente alle cene sociali. E gli inserzionisti, che ci permettono di continuare a informare il lecchese. Noi, a differenza di altre testate, non abbiamo mai fatto pagare un abbonamento anche se virtuale, perché abbiamo sempre creduto che la "rete" deve essere libera. E l' avventura continua con la stessa grinta di vent'anni fa e di questo devo ringraziare il mio compagno di vita Claudio che è il mio compagno anche sul lavoro,
Essere uniti, sia come coppia che come colleghi, ci aiuta a inventare sempre qualcosa di bello e stimolante e , insieme, combattere qualsiasi difficoltà . A lui devo il mio grazie più grande, per avermi insegnato ad amare il giornalismo, per essere poi diventata a tutti gli effetti una giornalista, quando occorre caparbia perché a volte le notizie sono davvero nascoste. Auguri a noi, auguri a tutti i lettori che ci seguono con affetto. Grazie Merate
Luisa Biella
VENT'ANNI
Vent'anni non sono pochi se dal primo giorno all'ultimo devi contare sulle tue capacità economiche che non sono inesauribili. Vent'anni non sono pochi se in tanti hanno cercato di farti chinare il capo e tu lo hai sempre rialzato, reattivo e fiero. Vent'anni sarebbero stati pochi se il destino non ci avesse portato via proprio in questi giorni quel collega, amico e uomo meraviglioso che è stato Sergio Perego. E invece sono stati e sono tanti e sul terreno del nostro percorso hanno lasciato la loro impronta tante scarpe che un tempo avremmo definito " sporche di inchiostro". Vent'anni di testimonianze, di parole, di riflessioni, di ironia, di sarcasmo, di indignazione. Vent'anni spesi senza fare pagare un solo centesimo di euro ai nostri tantissimi lettori. Vent'anni di fatica diurna e notturna che nessuno o pochissimi possono minimamente immaginare Chi ce lo ha fatto fare? Il semplice, puro desiderio di dare un senso compiuto alla vita di ciascuno di noi, mettendo un piede oltre la siepe del giardino di casa ed un altro oltre la soglia della porta dell'ufficio o dell'azienda.
Vent'anni senza ricavare un euro, ma solo mettendoceli. E che male c'è? C'è chi li impiega peggio. Arriveremo ai trent'anni? Si, perché pur essendo maturi, sia ancora giovanissimi e al cuore non si comanda.
Alberico "Chicco" Fumagalli
E adesso tocca a me "celebrare" questi primi vent'anni di merateonline. La mia compagna Luisa ha già ripercorso le fasi della nascita del giornale online, credo il secondo in Lombardia, uno dei primi in tutta Italia. E' stata una sua intuizione e ancora oggi non so se ringraziarla o no. Perché dirigere un giornale, poi diventati tre, che da solo mette in rete una trentina di notizie al giorno, da verificare secondo il vetusto comma che imputa al direttore il reato di mancato controllo e al tempo stesso lavorare perché il giornale è fatto per passione e non per lucro, è davvero faticoso. La ringrazio, naturalmente, perché quella per il giornalismo locale è una passione che coltivo dal 1976. E che assieme abbiamo portato avanti in tutti questi anni. Come ha scritto l'amico carissimo Chicco, vent'anni di lavoro duro, senza orario e senza feste, senza ricavare un euro ma solo mettendoceli, presuppone una passione profonda. E' così. Nessun interesse politico né economico, tanti sbagli e molte inchieste azzeccate, soprattutto a firma Alberico Fumagalli, pochi amici e non pochi avversari. Ma moltissimi estimatori. Scrivere dove si vive è complicato: se parli bene tutto fila liscio altrimenti sono problemi spesso tradotti in gesti puerili, altre volte in querele che costano anche se infondate. E del resto mai nessuna condanna per diffamazione a mezzo stampa ci è stata comminata. Qualcosa vorrà pur dire. Non mi dilungo. Non so quanto durerà ancora questa avventura, l'età avanza. Ma fino ad allora sarò e saremo fedeli al principio fondante: libero giornale in libera città. Per la stragrande parte dei lettori questa è una garanzia di serietà e imparzialità, per quanto l'uomo possa essere obiettivo; per alcuni, pochi, una minaccia.
Claudio Brambilla