Merate: petizione di vle Verdi è rinnovata da ''Legambiente''
Legambiente, dopo le modifiche apportate dall'Amministrazione comunale al progetto di riqualificazione di Viale Verdi, specialmente per quanto riguarda l'abbattimento degli alberi nell'area prospiciente asilo nido, scuola materna e centro diurno disabili, ha aggiornato la petizione promossa per chiedere che le piante vengano salvaguardate tutte quante.
Se, come emerso nella commissione urbanistica di settimana scorsa, la notizia che due pini marittimi e conservati buona parte degli abeti ha portato un certo sollievo tra chi chiedeva più tutela dell'ambiente, l'abbattimento di otto pini marittimi suscita comunque perlpessità al comitato lecchese dell'associazione a tutela dell'ambiente.
Di seguito il testo allegato all'aggiornamento della petizione, che è possibile firmare a questo link
https://www.change.org/p/comune-di-merate-vogliamo-un-viale-verde
https://www.change.org/p/comune-di-merate-vogliamo-un-viale-verde
Sono emersi alcuni elementi di novità rispetto alla precedente ipotesi progettuale: si farà una zona cuscinetto tra l'asilo e il parcheggio; i pini marittimi del parcheggio antistante l'asilo, otto, saranno abbattuti mentre gli altri alberi saranno mantenuti; nella parte del CDD sono stati modificati i posteggi per conservare gli abeti, uno dei quali sarà estirpato; sarà ricostruita la siepe e la messa a dimora di altre dieci piante, forse platani o carpini; saranno modificati gli ingressi alla scuola materna e all'asilo nido, posizionati nella parte bassa. I parcheggi saranno illuminati e videosorvegliati.
Rimandiamo alla lettura dell'articolo di Merate Online per una più ampia analisi di quanto riferito da assessori, progettista e consiglieri.
Restiamo convinti che il progetto , pur parzialmente migliorato rispetto alla precedente versione, sia una grande occasione persa e che si basi su valutazioni progettuali superficiali e superate.
Nella lettera da noi inviata al Comune di Merate avevamo posto alcune questioni:
● Il numero di posti auto previsto nel progetto è stato stimato sulla capacità dell’area selezionata o sul calcolo di un reale bisogno degli utenti delle strutture e degli esercenti presenti? Oppure è un’esigenza dei residenti? aggiungiamo ora: se è stata misurata l'esigenza, quando è stato fatto?
● Come si spostano gli utenti delle strutture per arrivarci? Se utilizzano principalmente l’auto privata, sarebbero disposti ad andare a piedi o in bici se i percorsi fossero sicuri? È stata svolta un’indagine a riguardo?
● Le aree verdi a disposizione delle strutture sono realmente a servizio di esse e in quale misura vengono integrate nelle attività riabilitativo-educative?
● Qualora non lo fossero, potrebbero diventarlo grazie ad una progettualità specifica che al momento manca nel piano generale di riqualificazione del viale?
La mobilità delle aree urbane dovrà cambiare per garantire ai cittadini un benessere sempre maggiore in termini di salute, tempo e sicurezza: siamo certi che serviranno in futuro i parcheggi previsti ora? Per quanto tempo anche con l'utilizzo attuale dell'auto privata verrebbero occupati i parcheggi?
Ricordiamo che l'impermeabilizzazione del suolo è un processo quasi irreversibile e la scelta deve essere ponderata e motivata da ragioni, che per ora a nostro giudizio non giustificano il consumo di ulteriore suolo.
Rimandiamo alla lettura dell'articolo di Merate Online per una più ampia analisi di quanto riferito da assessori, progettista e consiglieri.
Restiamo convinti che il progetto , pur parzialmente migliorato rispetto alla precedente versione, sia una grande occasione persa e che si basi su valutazioni progettuali superficiali e superate.
Nella lettera da noi inviata al Comune di Merate avevamo posto alcune questioni:
● Il numero di posti auto previsto nel progetto è stato stimato sulla capacità dell’area selezionata o sul calcolo di un reale bisogno degli utenti delle strutture e degli esercenti presenti? Oppure è un’esigenza dei residenti? aggiungiamo ora: se è stata misurata l'esigenza, quando è stato fatto?
● Come si spostano gli utenti delle strutture per arrivarci? Se utilizzano principalmente l’auto privata, sarebbero disposti ad andare a piedi o in bici se i percorsi fossero sicuri? È stata svolta un’indagine a riguardo?
● Le aree verdi a disposizione delle strutture sono realmente a servizio di esse e in quale misura vengono integrate nelle attività riabilitativo-educative?
● Qualora non lo fossero, potrebbero diventarlo grazie ad una progettualità specifica che al momento manca nel piano generale di riqualificazione del viale?
La mobilità delle aree urbane dovrà cambiare per garantire ai cittadini un benessere sempre maggiore in termini di salute, tempo e sicurezza: siamo certi che serviranno in futuro i parcheggi previsti ora? Per quanto tempo anche con l'utilizzo attuale dell'auto privata verrebbero occupati i parcheggi?
Ricordiamo che l'impermeabilizzazione del suolo è un processo quasi irreversibile e la scelta deve essere ponderata e motivata da ragioni, che per ora a nostro giudizio non giustificano il consumo di ulteriore suolo.
Legambiente Lecco