Minacce al Prefetto di Lecco e a un cronista del Giorno
Messaggi intimidatori sono stati fatti pervenire al Prefetto di Lecco Michele Formiglio e al collega Daniele De Salvo del Giorno di Lecco.
Si tratta di episodi che risalgono alla fine del mese di aprile: il cronista ha presentato denuncia ai Carabinieri di Merate dopo aver trovato nella cassetta della posta suoi articoli con la firma strappata e una croce sulla faccia del prefetto.
Due gli articoli fatti recapitare: uno relativo ai funerali di Pino Trovato, fratello incensurato del boss della 'ndrangheta lecchese e pluriergastolano condannato in regime di 41 bis, Franco Coco Trovato con la firma strappata. E l'altro, riporta l'ANSA, in cui si parlava di un'interdittiva antimafia, firmata dal prefetto Michele Formiglio, indirizzata a un albergo e un ristorante del lungolago chiusi per il pericolo di infiltrazioni mafiose.
Le indagini affidate ai militari de comando provinciale stanno vagliando diverse piste mantenendo il massimo riserbo, in stretta raccordo con la magistratura.
Il prefetto dr. Michele Formiglio è stato commissario straordinario a Brescello, sciolto per mafia e a Lecco si è distinto per avere firmato diverse interdittive con conseguenti chiusure ad attività in odore di mafia.
Si tratta di episodi che risalgono alla fine del mese di aprile: il cronista ha presentato denuncia ai Carabinieri di Merate dopo aver trovato nella cassetta della posta suoi articoli con la firma strappata e una croce sulla faccia del prefetto.
Due gli articoli fatti recapitare: uno relativo ai funerali di Pino Trovato, fratello incensurato del boss della 'ndrangheta lecchese e pluriergastolano condannato in regime di 41 bis, Franco Coco Trovato con la firma strappata. E l'altro, riporta l'ANSA, in cui si parlava di un'interdittiva antimafia, firmata dal prefetto Michele Formiglio, indirizzata a un albergo e un ristorante del lungolago chiusi per il pericolo di infiltrazioni mafiose.
Le indagini affidate ai militari de comando provinciale stanno vagliando diverse piste mantenendo il massimo riserbo, in stretta raccordo con la magistratura.
Il prefetto dr. Michele Formiglio è stato commissario straordinario a Brescello, sciolto per mafia e a Lecco si è distinto per avere firmato diverse interdittive con conseguenti chiusure ad attività in odore di mafia.