L'impresa di cinque meratesi alla 100 Km del Passatore sulle strade della Valtellina

La “100 chilometri del Passatore” corsa invece che sugli appennini toscani, lungo le valli della Valtellina. Protagonisti dell’impresa cinque giovani meratesi, partiti da Morbegno venerdì notte all’una e giunti a Bormio sabato alle 17. Hanno tagliato il traguardo virtuale dopo poco più di 16 ore. E comunque ben al disotto delle 20 ore previste dal regolamento.
I cinque atleti hanno raccolto la sfida Covid-19, che ha di fatto costretto gli organizzatori ad annullare la famosissima ultramaratona, che si sarebbe dovuta correre proprio sabato, con partenza da Firenze e arrivo a Faenza.



La partenza da Morbegno sabato all'una



Il pettorale di Nicola Magni



Uno dei punti di ''ristoro'' durante la gara

Davide Belotti di Paderno d’Adda, Franco Salvioni e Nicola Magni di Merate sono partiti venerdì notte all’una, come prevede il regolamento, da Morbegno diretti a Bormio. Con loro anche Massimo Ausenda di Montevecchia che ha effettuato il percorso in bicicletta fornendo l’assistenza necessaria ai tre ultramaratoneti, e Stefano Ciuti, sempre di Merate, che ha percorso il tragitto alternando la corsa alla bicicletta. Gli atleti hanno deciso di correre virtualmente la “classica” Toscana per non darla vinta al virus, ma soprattutto per non rinunciare a un’impresa che ha tutto il sapore della sfida e che non poteva mancare nel loro palmares personale.

Venerdì sera sono partiti alle 23 da Merate con tre auto - per rispettare le distanze - e hanno raggiunto Morbegno. All’una in punto ha preso il via l’ultramaratona… I cinque atleti hanno così imboccato la via dell’Adda diretti verso Bormio. In mattinata sono giunti a Tirano, dove a separarli dall’arrivo mancavano però ancora una quarantina di chilometri. E’ stato questo il tratto più duro, per via del caldo e del sole cocente ma anche per la pioggia.

Insomma nelle 17 ore della corsa non è mancato nulla. Verso mezzogiorno sono giunti a Grosotto, a poco meno di trenta chilometri dalla meta. E alle 17 finalmente sono arrivati a Bormio.
L’iniziativa è stata lanciata dal gruppo Facebook “100 km di Passione” con lo scopo di permettere agli appassionati di correre l’ultramaratona “ognuno a casa sua”.


Ecco la sintesi del regolamento:
L’associazione 100 km del Passatore è lieta di annunciare una pregevole iniziativa del gruppo Facebook 100 Km di Passione che propone nel rispetto delle norme e dei decreti nazionali e regionali vigenti una versione “ognuno a casa sua” da svolgere nei medesimi giorni.
“100 km di casa”
Dopo la 50 km di casa non poteva mancare la 100 km di casa!
Dalle ore 1.00 del 23 maggio alle ore 22.00 del 24 maggio si potrà correre la 100 km ognuno a casa sua in tre opzioni:
- 100 km in unica sessione con tempo max 20 ore
- 100 km in sessioni multiple, fino al max di quattro, da svolgere entro 20 ore
- 100 km in versione staffetta con massimo 4 atleti per squadra con un tempo massimo complessivo di 20 ore, in questo caso deve essere nominato un caposquadra.
Ci si iscrive inviando una mail all’indirizzo 100kmdipassione@gmail.com e richiedendo il pettorale personalizzato con nome e numero se disponibile altrimenti sarà assegnato a caso.
Chi farà invece la staffetta il caposquadra iscrive tutti i partecipanti inviando un’unica mail indicando il nome della squadra, i nominativi e il numero di pettorale (se disponibile).
- Pubblicare a piacere una foto o video della vostra corsa con hashtag #100kmdicasa
- Mandare la foto del Gps sempre alla stessa mail 100kmdipassione@gmail.com per essere inseriti nelle tre classifiche distinte.
Gli atleti meratesi hanno così raccolto la sfida e hanno scelto un percorso particolarmente impegnativo, dove gli unici punti di ristoro sono state le varie fontane incontrate lungo il tragitto.  Solo a Tirano ad attenderli c’era un ristoro organizzato da alcuni amici dove hanno potuto rifocillarsi prima di affrontare l’ultima parte della gara. Hanno sofferto in particolar modo la salita, anche perché sono tutti abituati a partecipare a Ultra Trail ma non a maratone su strada.



L'arrivo a Grosotto



I corridori di fronte al monumento in memoria delle vittime dell'alluvione del luglio 1987




L'arrivo a Bormio sabato pomeriggio

Abituati alle “classiche” d’Italia e stanno già pensando ai prossimi appuntamenti: a fine giugno a Cortina, il Monte Bianco a fine agosto e l’Adamello a fine settembre.
Durante tutto il tragitto hanno potuto contare sul sostegno morale di Cecilia, moglie di Nicola Magni, che è sempre rimasta in contatto con loro fino alla fine.



Gli atleti con lo striscione dedicato all'amico Lorenzo

Ed ecco il profilo di ognuno di loro elaborato da Cecilia: “Davide è il giovane forte e veloce con il cuore d’oro, catechista a tempo perso; Franco meratese doc, animo buono e sempre pronto per tutti! Nicola caratteraccio ma l’inventore di tutte queste stupidate! Stefano (60 anni quest’anno) il giocherellone; Massimo e Michele (quest’ultimo li ha raggiunti a gara inoltrata perché aveva un funerale) sono i cervelli del gruppo". E se lo dice lei...
Il gruppetto è rientrato domenica sera a Merate, dopo aver trascorso una splendida giornata a Bormio.
E l’avventura continua.
A. Bai
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