Merate: tutto riaperto fuorché i parchi

Saremmo davvero dispiaciuti se il signor Sindaco di Merate ci accusasse di accanimento terapeutico nei suoi confronti. E' che a volte - diciamo pure spesso - il suo pensiero è talmente imperscrutabile da essere per noi incomprensibile. Pensavamo che dal 18 maggio avrebbe consentito l'apertura dei parchi cittadini. Con qualche giorno di ritardo su altre città, come Milano, Roma, Lecco. Invece con fermezza, nel rigoroso, letterale, reiterato  rispetto delle linee guida del Comitato scientifico - cui lo stesso Conte ha voltato le spalle - il nostro signor Sindaco ha deciso di mantenere chiusi tutti i parchi e pure la riserva lago di Sartirana. Una misura che si potrebbe anche condividere se il lockdown fosse esteso a tutta la città. Ma, come certo ha visto percorrendo le strade del centro città, piazze e vie da sabato in avanti - e quindi da prima dell'apertura ufficiale - sono state letteralmente prese d'assalto da flotte di famiglie, giovani, anziani alla ricerca disperata di una boccata d'aria. Possibilmente senza l'impedimento della mascherina. Domenica il centro città era impercorribile. E lunedì anche qualche locale mostrava l'evidente segno della rinascita, per quanto ai danni del distanziamento sociale. Un dato positivo, l'ulivo nel becco della colomba dopo il diluvio. Però fatichiamo a capire perché sia possibile passeggiare in centro, gomito a gomito mentre in tutte le aree verdi cittadine, compreso il vasto comparto del lago resti l'interdizione. E' più probabile un contatto fisico in colonna - distanza media mezzo metro, verificata domenica - davanti al tavolino di un bar che sul sentiero attorno allo specchio d'acqua. Allora ci torna la domanda circa l'imperscrutabilità del pensiero del signor Sindaco di Merate: se a Milano, a Roma, a Lecco, a Casatenovo i parchi pubblici sono stati riaperti perché a Merate no? Riaprono i bar, i negozi, gli agriturismi vicini e lontani. Insomma come cantavano i Nomadi dai boschi e dal mare ritorna la vita. Dal lago, però no. Siamo certi che il nostro Primo Cittadino una risposta ce l'ha. Seguiremo quindi con scrupolo le dirette facebook, per non perderci una spiegazione che, ne siamo certi, stroncherà la nostra riflessione. E quella di altre centinaia di meratesi.



Claudio Brambilla
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