Merate, viale Verdi: Lega, più alberi nel parcheggio dell’asilo. Ipse dixit Massimo Panzeri quando era capo dell’opposizione

Sarà lui, il leader massimo di nome e di fatto a illustrare giovedì in Commissione urbanistica il progetto “definitivo di riqualificazione di viale Verdi”.
Per uno scherzo del destino toccherà a colui che oltre dieci anni fa per primo aveva messo mano all’importante arteria stradale cittadina avviando la stesura del progetto di sistemazione. Era il 2009 e il neo eletto assessore ai lavori pubblici Massimo Augusto Panzeri aveva fatto predisporre il primo progetto di intervento. Le velleità del giovane assessore e dell’allora sindaco Andrea Robbiani (che sempre per uno scherzo del destino oggi ricopre la carica di assessore all’Ambiente) avevano però dovuto fare i conti con le ristrettezze di spesa imposte dal Governo e con il Patto di stabilità. Fatto sta che il progetto finì in un cassetto e lì restò fino alla fine della legislatura.
Venne poi il tempo della Giunta Massironi e il “nostro” si ritrovò all’opposizione. Quindi con spazi di manovra di fatto azzerati. Almeno per i primi due terzi di legislatura. Ci pensò quindi l’allora assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Procopio (che per uno scherzo del destino oggi è vice sindaco e assessore a Urbanistica e  Commercio) a rispolverare il progetto. Con un rilancio in grande stile, passato attraverso un concorso di idee internazionale, aveva riportato in primo piano l’intervento in viale Verdi. La Giunta Massironi approvò il progetto sul filo di lana, pochi giorni prima della fine della legislatura.
Giova ricordare che il progetto di sistemazione aveva rischiato di essere approvato all’unanimità se non fosse stato per l’improvvisa sterzata del consigliere Andrea Robbiani della Lega. Le cronache di allora riportano che “L'unica nota di colore fu ascrivibile al ''siparietto'' messo in scena dal consigliere Massimo Panzeri che prima era sembrato propendere per un'approvazione totale dell'opera (posto che il ''progetto - come ha detto - non mi ha mai convinto appieno'') ma ha poi dovuto ricredersi, sentite probabilmente le dichiarazioni del compagno di gruppo Andrea Robbiani, secondo il quale lo studio, oltre che essere pensato sulla base di ben altre necessità, andava commissionato ad altri e non alla Provincia, astenendosi quindi un po' a malincuore”.
Erano giorni in cui sotto la cenere covava già la brace dell’imminente campagna elettorale, che avrebbe poi visto uniti gli esponenti della lista di maggioranza uscente di “Più Merate” con i leghisti di “Prospettiva comune”. Insieme diedero poi vita a “Più Prospettiva” vincendo così’ le elezioni.
Tutto questo per dire che il destino è beffardo e che soprattutto in politica mai… dire mai.
Ma tornando al viale Verdi, va detto che nelle ultime settimane sono nati Comitati più o meno spontanei e movimenti di opinione, sostenuti da diversi interventi finalizzati a salvare i meravigliosi pini marittimi che diffondono la loro ombra sul parcheggio antistante l’asilo nido e la scuola materna, ma anche tutti gli altri alberi presenti nell’area Centro diurno disabili.
Quindi oggi il tema non è più “rotonde sì o rotonde no”, ma abbattiamo gli alberi come da progetto oppure no?
Ci sono però buoni motivi per attendersi giovedì sera “clamorose novità”, anche se difficilmente il sindaco Panzeri tirerà fuori il coniglio dal cilindro. A dirlo non sono le indiscrezioni ma i dati di fatto.
Nel mese di febbraio del 2019, quindi non un secolo fa,  l’attuale sindaco Massimo Panzeri e l’attuale assessore all’Ecologia ma anche all’Innovazione tecnologica Andrea Robbiani presentarono le “loro” osservazioni al progetto sostenuto dall’allora maggioranza e in particolare dall’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Procopio.
Osservazioni che se accolte avrebbero modificato sensibilmente il progetto e che riteniamo utile ricordare a noi ma anche a loro.


“La prima osservazione è relativa alla necessità di ripristinare la pista ciclabile che il progetto intende cancellare, disattendendo uno degli obiettivi primari del concorso di idee.
In secondo luogo, riteniamo necessario integrare la riqualificazione del tratto inziale della via Verdi all’altezza del raccordo con la SP 342DIR, modificando la geometria della rotatoria finalizzata a rendere più fluido il traffico nella direttrice nord-sud così da sgravare la via Verdi dal traffico in ingresso, generato da chi cerca alternative alla 342DIR.
Per quanto riguarda i passaggi pedonali riteniamo debbano essere tutti messi in protezione facendo attenzione anche che la loro presenza non pregiudichi l’accesso alle attività commerciali che si affacciano sulla via.
Per quanto riguarda la “chicane”, sarebbe opportuno valutare la possibilità di rialzare la carreggiata così da creare una zona 30 così da privilegiare la mobilità lenta e quella pedonale.
Relativamente alla realizzazione del nuovo parcheggio a ridosso del CDD, con relativo abbattimento di diversi essenze arboree, sarebbe opportuno valutare una alternativa che non si affacci direttamente sul viale, così come anche suggerisce il Piano Urbano del Traffico.
Più in generale, si osserva che il progetto è focalizzato su interventi di tipo viabilistico, mentre il nostro auspicio è quello di porre particolare attenzione anche all’aspetto della vivibilità del comparto. In particolare, ci sono alcuni spunti come quelli proposti dai progetti che hanno vinto il concorso di idee che la Provincia di Lecco ha ignorato e che secondo noi andrebbero valutati con attenzione.

In questo senso, sarebbe utile:
- Utilizzare materiali ecologici, anche introducendo asfalti di nuova generazione, che aiutano ad abbattere il rumore del rotolamento degli pneumatici, le polveri sottili e offrono una maggior drenaggio delle acque piovane;
- Introdurre soluzioni “smart” sui pali illuminazione e prevedere almeno una stazione per la ricarica delle auto elettriche;
- Prevedere nuove piantumazioni, in particolare nel parcheggio antistante l’asilo;
- Completare il collegamento con l’ingresso del parco di villa Confalonieri
- Valutare la realizzazione di un’area di aggregazione nella zona del parcheggio adiacente la via Santa Maria di Loreto;

Si raccomanda inoltre l’utilizzo di materiali meno “basic”, ponendo l’attenzione all’uso di soluzione più adatte ad un contesto urbano.
Infine, si invita, al termine della fase del recepimento delle osservazioni, di procedere con la validazione esterna del progetto, soprattutto per valutare l’impatto viabilistico complessivo”.

In particolare le osservazioni dei due esponenti leghisti puntavano a migliorare la “vivibilità del comparto” e chiedevano “Nuove piantumazioni, in particolare nel parcheggio antistante l’asilo”, oltre alla creazione di un’area di aggregazione nel parcheggio adiacente a via Santa Maria di Loreto.

Ora a distanza di poco più di un anno i cittadini avranno la possibilità di verificare la coerenza di chi li amministra.

Ora il sindaco Panzeri e l’assessore Robbiani dovranno soprattutto dimostrare che le osservazioni del febbraio 2019 non erano dettate… da fregole elettorali.
Angelo Baiguini
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