Merate: mensa, trasporto, ingressi, aule. L'incognita della scuola, un'indagine tra le famiglie per capire necessità e scelte
L'assessore Franca Maggioni
Aule, cortili, palestre, mensa, trasporto. Tutto è da riorganizzare con altre forme e le nostre strutture e risorse umane non sono pronte né calibrate per affrontare tali sconvolgimenti.
Abbiamo chiesto all'assessore Franca Maggioni, titolare al welfare e all'istruzione, quale è il quadro che si presenta per Merate e come si sta lavorando per farvi fronte.
“Al momento non abbiamo alcuna indicazione scritta da parte del ministro ma chiaramente le problematiche sono davvero tante ed è difficile capire come agire. Partiamo dall'ingresso a scuola. Dovrà essere scaglionato affinchè non si creino assembramenti sia tra gli alunni che tra i genitori. C'è poi la questione del trasporto. Sia per le elementari che per le medie dovremo capire con l'azienda quanti bambini potranno salire sul bus, quali saranno le precauzioni da prendere, ogni quanto sarà necessario sanificare il mezzo e poi se serviranno corse aggiuntive. Ci sarà un allungamento degli orari a questo punto e quindi l'ingresso a scuola non potrà più essere alla stessa ora. Non è da escludersi che tante famiglie, per paura, preferiscano arrangiarsi diversamente non usufruendo più del servizio”.
Se l'arrivo a scuola non sarà semplice meno ancora la gestione una volta all'interno.
Intanto le aule. Classi di 20/25 alunni non potranno più coesistere nello stesso locale contemporaneamente. L'eventuale “divisione” significherà nuovi spazi (da sanificare ogni quanto? Utilizzabili a rotazione o sempre tra gli stessi ragazzi?) ma anche ulteriore personale.
“Con l'ufficio tecnico stiamo studiando come distanziare i banchi, in che misura e quali accorgimenti prendere per le aree comuni, come i bagni. Sono tutte cose a cui prima non si è mai badato e si procedeva con la pulizia ordinaria, accurata certo ma non equiparabile a una sanificazione. Quante volte ora si dovrà procedere, se si tratterà di sanificazione, durante la giornata oppure dovrà essere a ogni utilizzo di un locale o di un bagno? In quel lasso di tempo i ragazzi dove staranno? Servono disposizioni precise e chiare a tutela della salute dei bambini e di chi vi lavora, perchè nessuno vuole metterli a repentaglio”.
C'è poi il tassello mensa per le scuole elementari. “Anche qui bisognerà fare i conti con il metro alla mano per capire quanti dovranno essere i turni. Al tavolo i ragazzi non potranno più mangiare come prima ma distanziati, non si tratterà più di uno o due turni ma potrebbero diventare 3 o 4 e allora si dilazionerà il tempo del pasto e di conseguenza della ripresa delle lezioni. Anche qui servirà sanificare dopo ogni consumazione oppure una volta al giorno?”.
E poi c'è il problema delle famiglie, sempre in capo all'assessorato al welfare. In tanti hanno smaltito permessi e ferie per restare a casa con la chiusura delle scuole, e ad agosto saranno costretti a lavorare. Chi si occuperà dei ragazzi? “Ci sarà la corsa dei comuni per avere educatori in eventuali centri estivi che anche qui dovranno essere rimodulati. Negli anni passati magari non si faceva fatica a trovare queste figure ma adesso non è da escludere che saranno ricercatissime per coprire più turni. In tutto questo c'è l'incognita costi che lieviteranno a dismisura”.
Il comune di Merate intende procedere, ha concluso l'assessore, con un'indagine esplorativa sulle famiglie per capire le necessità e le possibili scelte per il prossimo anno scolastico e procedere poi nel tentativo di organizzare la ripresa di settembre.
S.V.