Merate: la Procura ''valuta'' le dichiarazioni e i consigli di Panzeri ai cittadini in diretta FB

Massimo Panzeri

La valutazione spetterà al sostituto procuratore Andrea Figoni. Non appena avrà ricevuto anche "l'integrazione" chiesta agli uomini del Commissario Domenico Nera, il PM, riservandosi del tempo per analizzare la questione, potrà optare poi, come sempre, per proporre al giudice l'archiviazione oppure, ritenendo di cavalcare le deduzioni della Digos, per esercitare l'azione penale. Difficile ipotizzare che chiederà ulteriori approfondimenti. Del resto quella che potrebbe essere considerata la "prova regina" è lì, da ascoltare. Tutto il resto - e non è da poco - è interpretazione giuridica, in un momento in cui tra DPCM e ordinanze si fatica perfino a mettere in ordine anche le fonti del diritto. Niente perquisizioni comunque. Niente attività d'indagine, nel senso più ampio del termine. Non parrebbe esserci altro da raccogliere. Ricevuto "mandato" direttamente dalla Prefettura - ancora non è chiaro se su iniziativa propria del dr. Michele Formiglio, su indicazione di un funzionario o a seguito di mirata segnalazione di un qualunque cittadino - la Questura di Lecco ha provveduto ad acquisire la registrazione della diretta Fb tenuta lo scorso 3 maggio dal sindaco di Merate Massimo Augusto Panzeri. "Istigazione a delinquere, aggravata" l'ipotesi di reato in relazione alla quale, ascoltato il video, la Polizia ha poi inoltrato segnalazione alla Procura della Repubblica, con il dottor Figoni chiamato all'approfondimento del "caso". Al centro dell'attenzione, come ormai è noto, due risposte date dal borgomastro dialogando tramite social con il pubblico da casa, alla vigilia dell'avvio della così detta fase 2 della gestione dell'emergenza coronavirus.

Il magistrato Andrea Figoni e il commissario Domenico Nera

Al minuto 12 della lunga "conferenza" una voce fuori campo legge una richiesta di chiarimento: "Io sono invalido e non faccio camminate. Sono due mesi che sto a casa, posso andare a fare un giro in macchina entro la regione?". "Non è consentito ed è inopportuno" risponde il sindaco in prima battuta, aggiungendo poi: "Se la fermano non dica che sta facendo un giro, dica piuttosto che sta andando a trovare un parente, un amico". E ancora, in un passaggio successivo: "Può anche andarci... Dice che va a fare la spesa e intanto porta l'elettrodomestico. Ci sono tanti modi per, tra virgolette, aggirare queste norme, visto che è impossibile controllarle in modo puntuale" il suggerimento dato dal leghista ad una signora che chiedeva se può portare l'aspirapolvere o la lavatrice a riparare fuori dal comune di residenza.
Una prima valutazione sarebbe stata fatta dagli uomini della Digos sullo strumento utilizzato da Panzeri, nella sua veste - elemento non secondario - di sindaco. Strumento idoneo ad arrivare ad un pubblico, seppur virtuale, con il numero di visualizzazioni facilmente riscontrabile. I "consigli" poi parrebbero essere stati ritenuti - c'è da ritenere visto che si è deciso di mandare avanti la segnalazione - volti effettivamente a eludere i controlli operati dalle forze di polizia. "Consigli", tra l'altro, espressi da colui il quale in città è anche autorità sanitaria locale, preposta dunque alla tutela della salute, di tutti. Da qui la comunicazione alla Procura con la richiesta, di ritorno, di sviscerare anche un secondo aspetto del ragionamento legato alla presenza o meno dell'obbligo di dire la verità al momento del controllo, essenziale per incardinare (eventualmente) il reato di istigazione a delinquere. Su tale punto il dr. Figoni attende che gli vengano riversate le carte. Parrebbe essere questioni di ore. Poi il pallino tornerà a lui.

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