Merate: cestini colmi e bicchieri per terra. E nessuno provvede. Bentornata normalità
Superata l'emergenza Coronavirus cambierà tutto, quante volte ce lo siamo sentito dire o lo abbiamo letto. La sensazione però è che non cambierà proprio nulla. Ne abbiamo avuto un eloquente esempio domenica mattina in piazza Prinetti, dove grazie alla buona volontà di alcuni baristi si è compiuto un concreto passo verso la normalità: vuoi mettere il piacere di gustare un caffè in piazza?
Come prevedibile, essendo le bevande servite in bicchieri mono uso, i contenitori devono essere poi smaltiti al momento e la cosa più naturale che ci hanno insegnato a fare è quella di utilizzare i cestini porta rifiuti. Tuttavia, l'arredo urbano della piazza non è stato pensato per accogliere un numero elevato di consumatori all'aperto e così succede che a metà mattina i cestini dei rifiuti sono già stracolmi. Ma nessuno vuole tenersi il bicchierino vuoto in mano e neppure raggiungere un cestino posizionato poco più lontano e allora si ripete quello che accadeva nelle piazze affollate prima del Covid-19: cestini sommersi di rifiuti e contenitori sparsi tutt'intorno. Non è un bello spettacolo quello che si è visto domenica mattina in piazza.
"Per colpa di chi?" per citare la nota canzone di Zucchero Fornaciari. Per colpa di tutti e di nessuno. Per colpa dei baristi, che potevano distribuire eventuali raccoglitori suppletivi sulla piazza; per colpa del Comune che poteva attrezzarsi per fronteggiare la situazione eccezionale; per colpa di tutti di noi che nonostante il cestino fosse pieno abbiamo lasciato il nostro bicchierino nel cestino, consapevoli che sarebbe caduto a terra. Insomma, la colpa è di tutti... quindi nessuno.
In piazza Prinetti la normalità è già realtà.
