Merate: solo asporto e caffetteria, i bar fanno le prove della ripartenza dopo i due mesi di lockdown, aspettando giugno

C'è chi con l'opportunità di offrire anche il servizio di panetteria non ha mai veramente chiuso, chi ha ''tirato avanti'' con i tabacchi (attività che hanno avuto entrambe notevoli riduzioni), chi ha potuto riaprire solamente da qualche giorno tra mille incertezze e dubbi causati dall'accumularsi di decreti governativi e ordinanze regionali e infine chi ha ancora la serranda abbassata. I bar sono alle prese anche a Merate con una ripartenza, iniziata ufficialmente lunedì 4 maggio, che ancora attende di ingranare. Quelli ripartiti con il servizio caffetteria hanno l'obbligo di limitarsi al servizio d'asporto e ovviamente evitare che si creino il più possibile assembramenti davanti al locale.

Alla pasticceria Ravasi di via Manzoni, ad esempio, si entra solo tre alla volta. Alla Casa del Caffè e alla pasticceria Albani di Piazza Prinetti l'ordinazione si effettua restando sul varco d'ingresso, dove i titolari hanno posizionato un tavolino sul quale vengono appoggiati i prodotti scelti (cappuccio, espresso, brioche e via dicendo). Consumare sul posto è impensabile e chi viene pizzicato a farlo seduto su una delle panchine della piazza, viene esortato dalla Polizia locale ad alzarsi. Ma non tutti i bar, pur potendo, hanno deciso di ripartire da subito con la caffetteria.

Cazzaniga Mario del bar Il Glicine di via Statale, Raffaella De Luca della pasticceria Ravasi di via Manzoni
e Annalisa Albani dell'omonima pasticceria di piazza Prinetti

''Preferisco aspettare'' ha spiegato Mario Cazzaniga, titolare de Il Glicine di via Statale. ''Non ha senso che io chieda al mio personale, attualmente in cassa integrazione, di rientrare per fare venti caffè al giorno. Se non possiamo fare più di due persone alla volta, sarebbe troppo dispendioso. E poi rischierei che i clienti si mettano a consumare fuori nella veranda, così la multa la prendo lo stesso. Ci stiamo organizzando per sistemare altre zone del locale sperando per giugno con il bel tempo di poter ospitare più clienti. In questi due mesi siamo andati avanti con i tabacchi, con notevoli cali non avendo più il passaggio davanti. I clienti sono stati solo i residenti in pratica''.

Ovunque, accanto ai prodotti offerti sono apparsi gel lavamani e in alcuni casi anche guanti in lattice a disposizione della clientela. La sicurezza è infatti un tema da cui non può prescindere questa riapertura  e i titolari lo sanno bene. Ma non per questo si deve continuare a rinunciare al lavoro. ''Dobbiamo essere razionali e intelligenti e ripartire'' è il commento di Raffaella De Luca, titolare della pasticceria Ravasi. ''Nelle ultime settimane abbiamo tenuto aperto grazie alla panetteria, ma si può dire che anche per noi il lavoro si sia praticamente azzerato. Avevamo bisogno di questa ripartenza, ma anche di regole diciamo più elastiche. L'altro giorno avevo un cliente che ha preso un caffè mentre nel locale non c'era nessuno. Lo ha preso e se lo è bevuto in auto. In questo momento però tutti temiamo di essere sanzionati''.

Per risolvere il problema alla radice, il Q.Bo di Piazza Prinetti ha organizzato uno stand provvisorio all'esterno del locale che nei prossimi giorni - lo ha spiegato la collaboratrice Roberta - verrà attrezzato anche per merende e aperitivi. ''Noi dipendenti siamo stati in cassa integrazione'' ha proseguito la barista. ''Dopo un paio di giorni di pulizie ci siamo attivati con questo stand, dove offriamo caffetteria e pranzi d'asporto''. Riaperto da martedì anche il bar la Casa del Caffè, attrezzatosi per servire la clientela all'esterno del locale. ''Abbiamo riaperto martedì, pur potendo farlo già lunedì, per attendere chiarimenti ai decreti ed essere sicuri di ciò che potevamo offrire'' ha commentato il titolare Matteo Monari. ''E' naturale che abbiamo riscontrato un calo notevole dell'attività in questi giorni, pressoché dimezzata. Però sono ottimista e devo dire che pensavo anche peggio. Aspetteremo il 18 maggio o eventualmente giugno prima di riaprire anche il gazebo esterno''.

A.S.
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