Mandic. P.S.: cosa significa perdere la copertura notturna

COSA SIGNIFICA PERDERE LA COPERTURA NOTTURNA DEL PRONTO SOCCORSO AL MANDIC Dagli articoli di stampa e anticipazioni di alcuni Sindaci presenti all’incontro di lunedì 6 maggio u.s. col Direttore Generale della ASST di Lecco, Dott. Trivelli , si profila una situazione drammatica del ns nosocomio, per carenza di personale tecnico di radiologia, la prospettiva di una sospensione dell’attività di Pronto Soccorso dalle 20 alle 8. La difficoltà di reperire personale e’ ormai un “refrain” degli incontri con i DG e abbiamo imparato la prassi gestionale “inevitabile”… manca il personale, chiudiamo il reparto, tecnica che ha trovato in Merate un habitat provinciale ideale viste le chiusure in sequenza dal 2023 di Psichiatria, Punto Nascite, altre importanti Specialità e ora anche quella notturna del PS, pur essendo uno dei 2 nosocomi della ASST di Lecco. La drastica riduzione di copertura dell’emergenza sarebbe un colpo decisivo per la vitalità del ns nosocomio, retrocedendolo da Ospedale di 1° livello a Ospedale di Base, con conseguente riduzione degli standard specialistici previsti dal DM 70/1975. La cittadinanza del Distretto di Merate così, dopo aver perso la risposta locale alle emergenze psichiatriche ( TSO) che, demandata ai posti letto del Manzoni di Lecco (attualmente dimezzati), vede ormai l’indicazione di invio dei casi notturni urgenti verso le Psichiatrie di Monza e Vimercate; dopo aver perso il diritto di far nascere i propri figli a Merate, è chiamata ad affrontare un altro taglio al proprio diritto di salute. Non avere una risposta tempestiva rispetto alle emergenze della notte, si traduce per i 120.000 abitanti del distretto in un aumentato rischio a fronte di dinamiche di gravità note: infortuni sul lavoro in considerazione delle numerose ditte del territorio che operano su turni nelle 24 ore e del calo fisiologico del livello di attenzione notturna degli operai, gravi incidenti stradali ( ricordiamo le “stragi del sabato sera” ove si concentra la casistica di massima gravità e mortalità), infarti ed ictus più frequenti nelle prime ore del mattino. Scenari in cui la tempestività degli interventi è decisiva per la vita delle persone. E di notte non si alzano gli elicotteri del SUEM 112. A fronte delle giustificazioni di carenze di personale, si pone logico un quesito. Se si prospetta la chiusura di Merate, non ci sono soluzioni progettuali di supporto tra i 2 ospedali della ASST di Lecco? Per quanto attiene ai Medici radiologi, sono da tempo attivi sistemi di condivisione e gestione a distanza delle immagini che consentono la lettura anche da parte di un professionista di guardia presso il PS di Lecco. Per quanto attiene all’esecuzione degli esami, occorrerebbe avviare politiche di incentivazione del personale già in servizio presso la ASST, riconoscendo un plus economico premiante per i Tecnici di radiologia di Lecco che accettano di coprire turni notturni a Merate. Anche i contratti vigenti prevedono la possibilità di operare in un ambito territoriale entro 30 km dalla sede di assegnazione del pubblico dipendente. Dunque gli strumenti organizzativi per affrontare le emergenze ci sono, se si ha la volontà di attivarli. Siamo nella curiosa situazione in cui una azienda ha 2 filiali, ma i problemi e i provvedimenti di chiusura si concentrano su una sola delle 2 sedi. E’ come se in una unica famiglia, la ASST di Lecco, un figlio riesce ad avere un pasto tutti i giorni, mentre la sorella muore lentamente di fame. Un buon padre di famiglia non consentirebbe questa disparità. Crediamo che un DG di una grande azienda abbia tutti gli strumenti per ristabilire condizioni di equità nella gestione dell’offerta sanitaria omogenea sul territorio provinciale. Diversamente, i
Dott. Franco Tortorella - Tavolo Sanità del Meratese
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