Mandic, Brivio: ‘Preoccupati per il futuro. Importante però mantenere saldo il confronto’

C’è preoccupazione da parte dei sindaci e soprattutto da parte del presidente del Distretto Sanitario Meratese, Paolo Brivio, a seguito dell’incontro tenutosi lunedì pomeriggio con i vertici della Asst di Lecco in merito all’andamento dell’Ospedale di Merate. 

Benché il Direttore Generale Marco Trivelli abbia aperto illustrando alcuni dati positivi, come l’incremento del numero di interventi chirurgici nel primo periodo quest’anno rispetto all’anno scorso e la manifestazione di interesse da parte degli specializzandi anestesisti per il presidio meratese, il quadro che è stato presentato dopo non ha fatto altrettanto piacere ai primi cittadini. 
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“Siamo usciti da questa riunione con un po’ di preoccupazione” spiega il presidente Paolo Brivio, menzionando la difficoltà di reperimento di radiologi seppur a fronte del confermato investimento (di 500mila euro ndr) da parte di Regione per acquistare strumentazioni per il reparto. “Questo rischia di mettere in difficoltà non solo il reparto di radiologia, ma a cascata anche altri e il Pronto Soccorso, con riflessi ulteriori sulla qualificazione del presidio come ospedale di primo livello”. 

Il Direttore Generale pare non abbia dipinto lo scenario come ineluttabile, ma a sua volta si sia detto preoccupato. Permangono difficoltà riguardo allo ristabilimento degli organici di Psichiatria, anche se il dr. Trivelli ha detto che sono al lavoro per l’individuazione di alcune figure che possano garantire il mantenimento del reparto a Lecco e il rafforzamento del servizio territoriale anche nel Meratese. Inoltre bisognerà valutare come andrà l’attuazione dei percorsi territoriali pre e post parto in relazione al nuovo scenario.  

Secondo il presidente del distretto,  prossimo a lasciare la carica poiché a giugno terminerà il mandato di sindaco di Osnago, la dirigenza è parsa meno “sicura” rispetto ai primi incontri. “Il dottor Trivelli vede l’ospedale di Merate come un organismo sano, per certi aspetti robusto e che può valorizzare i suoi punti di forza. Quello che stiamo vedendo noi nella realtà però è che i primi incontri sono uno dopo l’altro il racconto e l’annuncio di chiusure, effettive o potenziali, sospensione di alcuni servizi e ridimensionamenti”. 

Una nota positiva però c’è. “Come presidente mi sento di dire che abbiamo registrato rispetto al passato una forte disponibilità al confronto e un clima migliorato sul fronte delle relazioni, sia con i sindaci che con il personale. Anche se questa disponibilità non può bastare. Bisogna vedere quali saranno i fatti e quali le decisioni. Stento a vedere un disegno compiuto” ha detto, facendo sapere che lui stesso all’incontro ha chiesto chiarimenti in merito alla necessitò di riscrivere il Poas. “Quando sono stati nominati nuovi direttori è sempre stato fatto. In questo caso è stato detto che dalla Regione non arrivata alcune richiesta a riguardo. Bisognerà arrivare però a un momento in cui si dice chiaramente cosa si intende fare dell’ospedale di Merate, su cosa si riesce a puntare e quindi quali saranno le prospettive per i servizi. Questo disegno facciamo fatica a vederlo e non può che preoccuparci”. 

Secondo Brivio non si tratta di attribuire colpe e responsabilità, ma solo di fare chiarezza. Le cause di questo scenario a suo parere sono molteplici: “Il problema delle tendenze demografiche, la difficoltà nel reperimento del personale, cosa che c’è in tutta Italia e Lombardia, e probabilmente le conseguenze di scelte politiche del passato che hanno molto potenziato la sanità privata a discapito di quella pubblica”.

In merito alla sua presidenza, ha concluso: “Ho cercato di agire senza clamore e senza fare polemica. I sindaci dopo la riforma hanno ottenuto una sede istituzionalizzata dove confrontarsi con la Asst. Ho cercato di rappresentare tutti i sindaci e le loro sensibilità, anche politiche”. In merito al futuro: “Bisogna andare avanti. Noi siamo chiamati a non abbassare la guardia e Asst a mantenere questa disponibilità di confronto. Il documento presentato all’assessore Bertolaso e le indicazioni ricevute devono fare da base per un continuo confronto serrato anche nei prossimi mesi, anche durante la fase di interregno quando scadrà il mio mandato di sindaco. Merate non merita di essere sguarnita, ma dobbiamo capire cosa aspetta al nostro territorio”. 

Da regolamento, il nuovo presiedente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto Sanitario Meratese dovrebbe essere rinominato entro due mesi, quindi entro fine agosto. 
E.Ma.
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