Lomagna: riflessioni su PGT e campi elettromagnetici

Buon giorno Signor Direttore,
le scrivo in merito alla riunione di presentazione della variante del Piano di Governo del Territorio
(P.G.T.) del comune di Lomagna in data 7 marzo us., impegni personali mi vedono lontano da Lomagna e non mi è stato possibile parteciparvi.
Mi affido a Lei e al suo giornale per rivolgermi all'estensione del piano e agli amministratori per competenza per chiedere alcune precisazioni.
Si tratta di una porzione di terreno alla terminazione di via Garibaldi con tracciatura in grigio, un'area non edificata e non edificabile, dove il PGT2016 già classificava come area non soggetta a trasformazione urbanistica perchè all'interno della fascia di presunta influenza degli effetti dei campi elettromagnetici (C.E.M.) generati dall'elettrodotto da 380.000Volt che attraversa Lomagna.
Avrei voluto chiedere il perché all'interno di questa presunta fascia di influenza C.E.M. non si è seguita la stessa tracciatura di grigio per le aree già edificate? Queste aree potrebbero in futuro beneficiare di eventuali aumenti volumetrici? Il parco giochi è attraversato da questa fascia di influenza C.E.M. perché pur essendo non edificato, non ha la stessa tracciatura di grigio?
Interessante conoscere comuni a noi vicini come Ronco Briantino e Casatenovo (loc. Capofiorenzo), con le stesse problematiche hanno affrontato il problema con i loro P.GT.
Mi permetta Direttore di citare un articolo della nostra Costituzione tanto sbandierato durante in recente periodo pandemico, l'articolo 32,
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
In cosa consiste questa presunta influenza degli effetti dei campi elettromagnetici a bassa frequenza nel nostro caso generati dall'elettrodotto?
Un gruppo di esperti della IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, ha stabilito nel 2001, dopo aver analizzato la letteratura più recente, che questi campi sono “possibilmente cancerogeni”, un giudizio che ridimensiona quello precedentemente espresso dall’Istituto Superiore di Sanità nel 1995, che li giudicava “potenzialmente cancerogeni.”
Differenze sottili che non escludono il pericolo.
Le problematiche relative ai C.E.M. mi ha visto impegnato per oltre un trentennio, non mi soffermo sui vari D.P.C.M. dal 23 aprile 1992 al 8 luglio 2003, legge 36 del 2001, D.M. 29 maggio 2008 che forse non hanno seguito quanto previsto nell'articolo 32 della nostra Costituzione, quantomeno nel fare chiarezza e nel definirne univocamente i limiti all'induzione magnetica. Forse tra le righe di queste leggi e D.P.C.M. come sintesi si potrebbe dire che se la casa la devi ancora costruire, devi rispettare i limiti di qualità imposti dalla legge, ma se già la possiedi entro certi limiti, la puoi abitare. "Dura lex, sed lex", la legge è dura, ma è legge anche se può far male?
Alcuni nostri amministratori più sensibili sull'argomento, si sono limitati ad inserire nei loro programmi elettorali, "usare attenzione sull'argomento", ma nulla di concreto se non quello di far tracciare righe sulle carte del P.G.T. null'altro.
Mi auguro con questo mio scritto, di non essere nuovamente minacciato di procurato allarme alla cittadinanza a suon di volantini, dagli amministratori di turno.
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Gianfranco Carozzi, ex consigliere comunale
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